La Difesa della Razza - anno III - n. 24 - 20 ottobre 1940

V.roaa: An:o dei Ga-ri e dillerenie li•lche, mo«:zli od intellettuali dello rauo olio quale QJ:>~iene. Il f11ultoto dolrottiTitè'.i mentale e di quella fìsicc. attra,-erso le varie selezioni nahnoll delle oceupcnloni, seeondo anche le d.ilferenze originarie, tradizionalistiche d~li individui, dè'.i uno diJferente educot.ione del lavoro. e quindi la dimostraz.ione migliore delrevoluzione suporotgonka. dello svllu~ po, della funi.ione, della eiviltè'.i, In uno potalo. dei vari aggregali umani. Infatti la difJerenle organizzazione del lavoro ed i melodi Mg"uili ci d6nno rindice pii) sicuro del linllo aociole di una razza. che è tanto più civile, quanlo più il laYoro do aempU~mente Jhdoo e corporale (estrai.ione e raccolta delle materie prime) è passato aUa fase intellettualé per rendere i prodotti alli al consumo, o lra$formadi e utiliuarli por coetilulre altri, che la natura non ha ,-oluto donare. 46 Come eaiatono delle insuperabili evìdentlaaime differenze nel lisioo tra animali od animali, tra uomini od uomini, appartenenti e: ra:z:Ze differenti, CO$l nel oampo del lavoro - espressione la più nobile delle allìvtlè'.i e della civiltè'.idei popolj - vedÌamo esistere razte olle quali arrise da milleMi il genio ~tiTo di su,periore potenza e JXlpoli rìmasli allo 11010 quasi aelvaggfo, dodiccntisi oncora alla JobbriOCl%ione di u••nsill od armi identiche a quelle dell'età paleolitica. Il JXlpolo superiore ai distingue anche dallo sue crecn.ìoni, quindi dal suo lavoro. La capadttl: IO'l'«atha Taria ed ba semJX"eTarlato da raàa a raua. Le a:mqu\.ste delrumQl'IJtè'.i stanno a dimc»trare il nostro asserto: infatti fin dai primi P0ROli Ari che scesero nella nostro. terra e si unirono ol Meditemmei, creando la nuoTa stirpe ariomeditemmea, ai Romani. od oggi. I derivati della torte raua immigrata hanno dimo.trato una suporioritè'.i, sia nella concc- :r:ione del lavoro, sia nelrottuw:ione o esplicazione di esso, sl.U)erioritè'.imoi raggìunta dagli altri popoli europei africani semiti indiani, ecc. · • • • La nostra stirpe, volitivo, intelligente, temprala e resistenle a tulle le fatiche, • CO• pace di portare a termine qualunque Ja. voro, sol~ qualsiasi delo, anteponendosi cosl all'mdolente ne9hlt1oaità dei negri, olla furbesca attlvit6 eminentemente speculativa del poJXIIO semita. Anch! il lavoro dunque presa◊ i vçui popoli • 11 prodotto di tendenze tradi2.lonalis1iche e nello atea.so tempo di adattamenti alla realtà. di impulso delle a:z:ioni istintive e di influen20 di civiltè'.i. Studiando Je obitud1nj dei vari popoli ed i loro siatemi di vita ■i notano le dilferenze istintive nel ~JX> del lavoro, specie nei JXIJ)Oli primillvl, ,poichà questi non debbono subire pressioni eaterne e possono dedicarsi al lavoro per il quale Sl sentono più trasportali. Sono rari però gli esempi di allivitè'.i oconomiche Inamovibili, aistaUizzate. In. lanto il mondo abulico delle rane inferiori statico da secoli, non può euere certo o volontè'.i messo In molo ed 01'ariato Yel'$0 uno C011ìde1taeTolu2.ione, opPlioando provvedimenti aia J)UNll specilici e consoni olle poJXlla:zionl. t· •ero eh\ •I sono tante diUeren~ li.siche • psichiche Ira le rau:e, specie Ira i JXlpoli inferiori e quelli 1u,periori, ma tutlj I punti di atlrilO costituiti da quelle barriere che aeparanQ gente da gente, P0$SOno essere aflie•olitl con la estensione dello lderua e delredu.ca- :z:ione, che ae"ono ad aumentare le facoltà intellettive di osae"azione ed a dare metodo al Jayoro. Questi problemi rientrano nel CQmJXIsuperiore della psicologia colletth:a e sono ir. dipendenza delle condii.ioni di eivill6 d1 ciascun popolo, e dalla matuntò intellettuale, determinato dalla eredilarielè'.i e dalle inlluenio lisiche ed ecologiche delle Sli,P.. _ Non si confonda da dò col ritenere che noi •ogliamo assimilare nel ca.mpo del lavoro l'indigeno; perch• anche in questo oamp0 noi vogliamo <la discrimina:z:iono >, come in quello JX1litico, giuridico, sociale, morale e tisico Ira le ra:z::z:em, entre faremo d; tulio porchè I JXlpoli inleriori aubiaoano una progressivo elevazione; questa porò non deve e■-ore determinata od ottenuta a prezzo di degradazione della raua domi• . nante, perchè dal oampo del lavoro è !acile trascendere ad altri i:iiù generoli, quali quello fisico, economico e morale. Infatti' il lavoro • alle londamenta di ogni ciYÌle torma di atli'Yitò umano e la elevaz.ione o l'lmbastardimenlo dì euo • c<rusa di progresso o regresso ciTile dei JX1poli. Dobbiamo dunque intendere questa educo:z:ione. non come una mod.ifica:zione deoli. ideali sociali delle ra:z:z:e, coll'abbandono delle loro iatitu2.ioni, collo traslonna:z:ione delle loro costumanze di Tito, o colla modili00'%ioo.e dello loro mentolite'.I. cioà colla Oflindlo:zione di esse, mo, secondo quanlo ha soelenuto Paul Giran nel suo trallato e De l'education dea raoes >, come az.ione suJl·ambiente, specialmente con meul economici senza yioJentare le leggi della natura od ottenendo cot:l mutamenlo nelle iatilU2t0fli • oo.tumi, nelle abitudini inlellettuali e morali, In una parola la completa e evoluzione della menta1itè'.i Indigena. La no.tra auperioritè'.i di rauo da quanto abbiamo detto sj manileata anche in q\16-

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