RAGIONE E MONARCHIA Che saprà fare questa n:gione umana venuta finalmente tutta intera al paragone della natura, intorno al punto principale della socjetà? Lascio gli esperimenti fatti in Frmcia negli ultimi dd passato, e nei primi anni di questo secolo. Rico. nosciuta per indispensabile la monarchia, e d'altronde la monarchia assoluta per tutt'uno colla tirannja, la filosofia moderna s'è appigliata (e che altro poteva?) •I partito di puntdluc. Non idee dì perfetto governo, non ritrovati, scoperte, forme di esscnz.ia.le ncassaria pcrfez.ionc. Modi6cazio. ni, aggiunte, distiru:ioni, accrescere da una parte, scrmare dall'altra, dividere, e poi lambiccarsi il cervello per cctuilibrare le parti di questa divisio. ne, toglier di CÌua,aggiunger cfj là: in5001ma mascrabili risarcimenti, e sostegni, e rattoppatutt e chiavi, e ingegni d'ogni sorta, ipcr mantenere un edifizio che perduto il suo ben essere, e il suo stato primitivo, non si può più re88crc scnu ar. tifizi che non mtrano affatto nell'idea primaria della sua costruzi~e. La monarchia assbluta s·~ -- ----- --····· cangiata in molti p3esi (ora mentre io sc:mo s'aspetta che lo stesso accada lfl tutta Europa) 111 costitutiva. Non nego che nello stato presente del mondo civile, questo non sia forse il miglior ~rtito. Ma insomma questa non è un'istituzione che abbia il suo fondamento e la sua ragione nell'idea e nell'essenza o della società in generale e assolutamente, o del ,governo monarchico in particolare. E' un'istituzione arbitra.ria, ascitizia, derivante dagli uomini e non dalle cose: e quindi necessariamente dev'essere instabile, mutabile, incerca e nella sua forma, e odia dwata, e· negli effetti che ne dovrebbero emergere pcrch'ella corrispondesse al suo sropo, ci~ ,li.a feliciti della n•zionc. Tutto quello che non ha il suo fondwiento nella natura ddla cosa, ha un'esistenza soltanzialmcnte precaria. La cosa può restare, e Ja modificazione rpcrire, alterarsi, dimenticarsi, abband0narsi, diversific.arsi in mille guise, non ottenere il suo scopo, restare quanto al nome e all'apparcn. za, non quanto al fatto. lnsomma le convengono tutte quelle proprietà, che ne:Ue scuole si attribuiscono all'accidente, e che lo definiscono. Di più, "'ancorchè resti, e resti in tutta la sua relativa perfcz.ione o integrità, difficilmente può giovare, e valere, e tornare in bene, non avendo la sua propria ragione nell'CS$Cnzae natura della ~-
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