La Difesa della Razza - anno III - n. 24 - 20 ottobre 1940

ramcme. Per la ,,cerca positiva della paternità bisogna ricorrere ad ahri metodi pt rfezionati dalla scuola del \Vcninger. Mentre la questione dell"crcditarictà dei gnippi sanguigni può dirsi bene impostata 1 imaniono sempre oscure ~ relazioni tra <ll.csti e i carattcrì rauiali. E' stato cr-:.-ato un indice biochimico razziale che sta a i1•dicar~ le pcrcemuali di gruppo A e B J;rCSi'ntipresso le singol~ rane: ma come ~'.1 comprend~ anche questo indice è insuf. i:cic111cpcrchè il gruppo O è ereditario ,, rccessÌ\'O e deve essere preso in consi- ,'◄ razione al pari degli ahri. /\Ilo s1a10 attuale delle ricerche si può : Herm,ue che il gruppo A va diminucn- ,/., dalle regioni nord-occidentali dell'Euro1.a, procedendo verso !"oriente e il sud. \:osi per esempio la pcrcentual: di grup1x, B in Russia e Asia Minore è maggiore che in Europa. Il valore di A è però clc- \•ato, come in Europa, in Australia, Polinesia, Giappone, Africa del Nord. Un valore elevato di 8 si osserva nell"Es1remo Oricntc, con esclusione del Giappone. I berberi e gli arabi hanno un valorc di B minore dei negri, ma gli egiziani sono di nuovo molto ricchi di B. Il gene R nggiungc la più elevata perccntualc in Au22 stralia, ndl'Africa del sud e presso gli indigeni americani. Lo studio dei gruppi sanguigni permei. te poi di dimostrare la maggiore affinità d<-lle razze umane con i gran<li alllroJ>oidi, che 1101r1on i gibboni e le scimmie inferiori. Ai gruppi sanguigni principali di cui ab. biamo parlato bisogna aggiunge.e i grup. pi i\·f, N, P, scoperti più recentemente. Su d1 essi sono in corso interessanti ricerche delle quali non possiamo riferir: in questa sede. lntuusantissimo è pure lo studio delle ghiandole a secrezione interna all'attività delle quali alcuni autori hanno rif'ondo110 qualsiasi tipo di mutazione e in definitiva quindi fa formazione delle diverse rau:e. Noi - con il Fischer - pur riconoscendo una grande importanza, soprat. tutto alle ghiandole morfogenetiche, non condividiamo queste opinioni estreme. Differenze razziali int!"rcssanti si osservano anche. ncl sistema nervoso : cosi la rcation:: che presenta l'iride degli curo~i all'azione della cocaina è maggiore di quella dei cinesi e ancora più di quella dei negri. Anche le ricerche. sul riflesso patellare e sul riflesso psicogalvanico hanno dimostrato come esistano dcli~ differenz(' razzia.li. Cosi anche le ricerche sulla scrittura compiute con il noto me1odo dei geme-Ili hanno dimostrato che in questa in. fluiscono notevolmente i fattori crcditari. Tcrminer~mo questa rapida rasscgna sui caratteri risiologid razziali ricordando quanto ha s.critto il Bcrnstein sulla ,•occ. La coppia di fattori AA dctcrmin;, presso l'uomo la ,•oce di basso e presso la donna ià voce di soprano; la coppia Aa rispctti\•amcntc la voce di baritOn() e quella di mezzosoprano e infin:: la coppia aa la \·oce la voce di 1enott" e quella di contraho. E' stato osservato che la diSlribuzionc di questi geni è molto divena a seconda dei paesi: così m::ntre i geni AA (basso-soprano) sono presenti nel 61% degli abitanti della Germania seucntrionalc. scendono al 12% 11ei ,Siciliani. Gli individui di razza nordka pre• senterebbero quindi pili spesso la voce di basso-soprano che non le ahrc razze europee. Si tratta di ricerche intercsS3nti che mostrano quanto ampio sia il campo di indagine della moderna antropulogia fi. siologica. G. L.

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