li ramo auslralide che deriva direnamente dal tipo primi• tivo pre:Senta innanzitutto una mutazione che dà la ba.ssa sia• tura (razza wedda) e un'altra che dà i capelli crespi (razza negrito,. Quindi m1 aumento generale della pigmentazione. Le mutazioni capello cre!po e brachicefalia si osservano poi due ,·ohe. La prima nella razza melanesiana e la seconda nella razza tasmaniana. La razza melane!iana come ulteriore mutazione pre• senta una razza a naso convesso e una rana di ba.ssa statura pigmeide'.. Il ramo europide ha molti caratteri in comune con l'australide, se ne distingue: per la mancanza di macchie sacrali, le 111utazionìdel cranio e del cervello, la suca:&Sivadepigmenta• zione e il naso diritto. Le raue meno differenziate sono gli aino, cara1teriz2ati da grande pelosità, e i polinesiani caratterizzali dall'alta statura. Una originaria mutazione verso la brachicefalia determina la razza alpina. Dalla razza di BrUnn derivano innanzitutto gli indiani. con una nuova mutazione, il viso streuo, hanno ori• .gine i mediterranei; gli orienta lidi appaiono con una distinto mutazione a naso conves.so. Brachicefalia e naso convesso sono le mutazioni che si OS· servano all'origine dei dinarici e de levantini: i primi sono distinti dai s.econdi per una ulteriore mutazione, alta statura. Depigmenlazione. capelli bianchi, e alta ,tatura sono alla origine delle rane che derivano dall'uomo di Cro-Magnon. La mutazione, faccia stretta, dà la razza nordica e la mutazione, brachicefalia dà la razza baltica. Il ramo negride 1i presenta molto differenziato rispetto ai due precedenti. Oltre altri caratteri, tipico dell'intero ramo è il capello crespo. Due mutazioni, la busa etatura e i capelli a grano di pepe, .dànno il gruppo boscimano-ottentotto. I boKimani presentano come particolare mutazione la brachicefalia e gli ottentotti la steatopigia e la piega pelpebrale. Si osserva poi nel ramo un aumento di pigmentazione. Una ulteriore mutazione, b~ statura, dà origine alla rau.a pigmea, che pre&enta anche la mutazione della brachicefalia. Le mutazioni alta statura. labbra grogse, e aumentata pigmenta· zione dànno origine ai vari gruppi di negri. In alcuni la brachicefalia, in ahri (nilotici) un aumento notevole di statura. Diametralmente opposto al negride si presenta il ramo mon• golide. Questo prceenta come mutazione generale la acarsczza di barba. i capelli rigidi, e la perdita di pigmento. Una rana un po' a 8è è l'esquimese che presenta come mutai.ione la bas• sa statura, la dolicooefalia, e il naso stretto. Faccia stretta e naso convesso sono alla base degli indigeni americani. Una prima mutazione, bassa st111turad, à la raua fuegina. Un'altra mu· tazione, alatura alta, dii la. razza patagona, un'altra mutazione ancora, naso molto convC!l&Odà la razza sioux. Cli indigeni americahi delle foreste sono caraueriuati dalla mutazione bas• sa statura. Il ramo mongolide &icontinua poi negli A!Jiaticiche pruen• tano una diminuzione graduale della pigmentazione . .Rane mongoliche tipiche sono i 1urco•lartari; le mutazioni naso con,·esso e alta stalura si OMC:rvanonei Kirghisi. La mutazione bassa statura dà i lapponi. mollo primh.ive si presentano le rane del· la Siberia. I ·coreani prCKntano come mut.a:r.ione il naso con• vesso. Giapponesi e cinesi infine presentano molti caratteri di affinamento che sarebbe troppo lungo qui ricordare. Come si vede, buta un solo carattere qualitativo sicuramente determinato dal punto di vista ereditario per ben individua~ una raua, mentre invece le numerose misure e gli indici del• l'antropologia descrittiva creano troppo spesso divisioni pur,.. mente anifaciose e inutili. · GUIDO LANDRA
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