La Difesa della Razza - anno III - n. 23 - 5 ottobre 1940

Vittoria ColouG (G. Mut.iano) s •1w111,anu:11tc -.:011 le ~pr~•ioni- mt•le mi11 mdt' ,11,Hi•,•.1"11t1 - ,· - nt:'qu~•liueraJ Jii/icit m:c nota,,, - rilornJ. ., '!uc11Jo l'e•t-mpio di Viuoriuo da Fehre, ad ~,,ere atldiuu., , ,,.....,. 0:- 111110 coefficie11tt" alla creazione Ji un organismo fori<' t :- rn.•. [. -.o\erchio ricordare rim11orlanza che il gioco df"lb 1,..ilb acc1ui,,1a l>Ure nel Ca--tiglioue. con,,ideralo che tutti ìnllHh,:amentc i teorici della pedagogia de: Hinascimento lo pro1mgna• 10110. non facendo altro in 1al modo che raµpre:,entarc. con compt'tn.:-ione acleguata. !"entusiasmo della società ri11ascimen· !aie per un rnte e-,,ercizio. ,z:iudicato Jal Burckharrh e il ~ioco cla-..•ico d"ltalia •· Balda..,'4rre Ca•tiglione --cri\e\a. per le clui'i colle. per i nobili. Chendo zmch'egli. come il Petrarca. il Salutati. il Hiz• 1,oni. il De Ferraris. (edde seguace tlell"opinione di etlucare 110n la massa del 1,01>010ma il fiore di eHa. Ecco percl1è dà n1 •ngace ammonimento al Cor1egi111io di' non cimentarsi ,1elle ~are u1oni~1ichc cmi gl."nte di ba::,.:-3 condizione :;oeiale. ,-pe• rialmf'nlt' quando ft•me tlì l>t"rclere. EDUCAZIONE FISICA MULIEBRE l,"illu-lre pt' lsgofi~ta del Cinquecento 11011 1li~deg11adì porre la 11ro11rin altClllione. l-'OOS<:iodell'imporla111.a delr:ugomento, ..111,·h<a-ll't'ductiLione fi"-ica femminile. IJopo a,t:r affe,mato che la clonna di C<-rk 1lc\e e;a~re tli hdla presenza. colta. di portamento ,li~imo\to •· ,il!rtu.io.:-o. t it.i le vrìncipali esplicazioni ginuicht: muliebri it1 u-o µ1CJ!'::,1.> ~di iu11ichi <' j!ìu-.tamente commenla: e l\on ,·oglio eh.ella 1111 ,l,.rnna1 u•i que,•ti c,,ierciz1 ,·i rii i così robusti cl asperi 4 maneg• titir le :umi. C.'l\"alcart'. ecc./ m.: \'Oglio che quegli ancora che .-.ono cOt1\'t'J1ie111ia donna faccia co11 riguardo e con quell:1 molic tlelicatura che a\·emo dello comc11ir,,ele :t. La donna cioè cle,·e rimanere .-.empre tale: lungi quiu.li tb quegli atteggiamenti mMCl,i che lanlo deturpa110 il carattere ,lcl ~~-•o femminile. Non vi è in tutta la 11a1ura differenza viù irriducibile che fr.i. l'uomo e la donntt: ltt bellezz:1, b. forza, i:1 ~trultur:1. ic :iuit:.idini si ri\cl3no :1lrocchio :anche- meno :ic:.::u i:: :ipcrto co:;!r::i.:.:o. l'crriV il \0~1ro c-on-i,:::li..i.ill:a fcm- '"'"fl .-olu il l,a:lu 1,.-.i ah,i. etcrci1,; ... !1e r.on richiedono l'ht" p:ircf' im:Ù':'" .!i !orz:t "lC-:"!t~"ron!r::!):1:.-co:10 ::d :1rrc-c3re un ge111ilc !""'..i:"N.·"I" -...I :.::1i;;,c::o h: cu: lo .:;::uardo ,.j i"l.;:1 compl::!{'i111.,. I Cou,-i;:::lie .di ammo:1:mcnt1 che il CJ.Gti7liMte ,.ffrc :1 J'!"· po:-ito della ('uhurn faic::i. dcll::i donn:1 h:mno. '>Cll711 duhl.io un singolare ,•alor(' perchè concorrono ad an·iarci ,·cr::.o !;1 eom1>rcmìo11e del problema che è solo \'anto delle c1à moderne. Per quanto infatti il Hinascimento nel ~uo pieno folgore ci ahhia elargito delle magnifiche figure di eroine. fulgenti di tem1>eramento hallagliero ed oslentanti un corpo al etico e fone. qualì Caterina Sforza. hahella Gontaga, Villoria Colonna. pN quanlo !ia nella Hinascen1.:i che la donu:i :ihbin i"'1>irato i nostri più grandi capola,·ori nell"arte e nella poesiu, è tulta"in solo nel secolo ,ent~imo che \·ediamo riconosciuto il giu~to posto che compete alla dorma, 1a1110 che ia \·ediamo combattere a parità d'armi con ruomo nei negozi J>OHtici, nelle aule a«adcmiche. negli ~:idi. sui campi ue,,osi, nelle pi:.cine. Del resto. come potern l"Era rinascimentale, vur fulgida di Ci\ihà. oceu11arsi con con~ape\'Oleua :adeguata dello sviluppo fisico muliebre st" per esem1>io. l'Alberti, che è pur una delle me111i pitÌ rapprese-ntalÌ\t? del Rina3Cimento. non tro\·a ~r queito e~sere frale <' gcnlile che catti\'e parole. che acerbo dilfpr~1.o. c-he apµellati,·i comc qut'!'ti: « ~uttriee e ce-le.i!li!•

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