~._.~·~., 1empo dopo. rapiscono • 1ruc1da- ·.-., .;•. k:inC1ul10 d1 wi greco. chiamato Rie:,~ 1!ÀSporle:.; 89). 1124. A Beuuth, aaaou1n10 n'ua!e di Fa- •~::agh dragomano d: Lascari. (Desporlo:z:, d'ilJ. IU2. Un ebreo roptsc. due bunb1 malt .. , d1 !o:mlghe cattoliche; il giornale e Stamboul >, informato del lotto dal padre di uno dei landulh eh.lede venga falla un'irrchle110 e Il coipevole punilo. L'oro giudaico, però. corrompe lo polizia 1urc<1. Il giornale, che conttnuo o redamore, i ocquistato per c.n101N-n1oseuemllo luo, e ogni coea è me .. ..a a 1ooore. 1891. A Corfù ucdalone riluale di un g10v1nettc. (cli Rii.veglio>, del 1891). 1896. A r 1li~popoll. OUQi.11nlo per nto. (c()uer CotL>, • cl.a Voce della Ventb>. 21 lughÒ 1896). L'ulumo dehtto rltuOJ.e, 11 quale sia documentato. è staia. dunque, oonsumato, In Europa. .ola..,eni. quarar.totri onm la. S.. per moltt cc-1, li dena:o ebto:ico nuad a mantene,- unpun110 11de:1110, per altn, non meno numerosi. 11 ebbero damorosl proceui. Nella 81blioteca Polouna d1 Vienna oro• :10. e crediamo lo alano ancora. conse"ali ,glJ 0111 e i dOC'\lmenlj del ~ fatto agli ebrei dì Tronto, che mailiu:z::z:arono Il be-ato Slmoncino da Tronto nel 1475. oll~n:1:iri~ r:~11~~:nf;=a1::· 1:°~~~ nullo tu tormenlato per olu-. mezz'ora s>ri· ma che spirasse. tl martirio consiatà nello 11rappa191i oon una teno91la lombi di COI· ne dalla masoolla e dalla gamba destra e nel pungerlo oon aghi. Il sangue, lrauanto, •e:i.iYo toC'CClllo In uno sC'OCH:lla.Akunl nell incidere il oorpo del rogano, 1I quale ero 1onuto ntto can le braccia come uno che loue poato In croce, recitavano: e Tu sei mar1otlnoto come Gesù, d!o dei Cri• atiani soapeso_ E ccol poua accadere a tulli t nostri nemici>. E i p~Hnh rispon• dovano: • Amen >. Ri1uhò, anche, che Il sangue 1ervl per lo preparazione della pasto can la quolo al fanno gli animi e eh• e ut d1ctus scm;ulo aìl bonus od illud od quod ipsi iude! utwi• 1ur esl necesse quod ili• RU•I moriotur in 1ormentl1, ali1er !Ile aan9ul1 non est bonus • (loglio LXXII) ("). fama.o fu çur• il proceaao di Damasco per I auosairuo. cn'Hnuto nel 1840, del J)O• d:e cappuccino Tommaso do Calan91ano. Fano entrate il Irate ,n caaa aua, il 9iud~ Davld Arari, aiutato da alcuni parenti, !o !~ò e lo imbaYaghò •• qulndl, allo pr► Hn:z:o del rabbino ICOIU'IO, oaoleme al lto1ello Aa,on con Un coltello il pio padre. Il 1ongue 1U inviato per raticomen, in una .bolliglia, al gran rabbino. S1 divise, poi, 1n piccoli peni Il cadavere, le cui ossa 'urono tran1umai. 1n un mortaio. e il tutto fu gettato nella (ogna. A ceno Ebrohlm Amamh, ""O di podio Tommaso, che 11 recò nel quartiere ebraico a cercarvi il J)Q• dron• venne lana subire mede1hna aorte, I nOml degli QSIOl,linJ del Irate sono: Da- ~n~:,"• r:b~n: ~~on~:~ust lofioh, rcd>bino Mltcione Muua Bokor ludo detto Salonlki • Sullmon; di quelli del aervl• a!01 lo ~~.::-1-=•:'°_! c:_s;9.j fQnç;\lllo a..oiG -IM torli.I"•. dlfff-·• q,...I •CU>9,... non • b...ono lor• Mehir Forkh1. Murad Farkhi. Aronne S1ccnbul. lsocco Pi«aouo. A~an fark!:u, la- «>b Abu Elahoh. luMI Monahe:n Fa:rkhl. e Murod Ellatahol. Di ffSI due morirono du• rante !I processo. dieci ·1urono condannati alla pena capitale o, per avere latte le nvela:z:ionl, quallro furono gra:lati. Le macdùn<ttionl giudee - 1,o steuo ebreo Crem1eux, all0t0 minlatro lranceae della G!ulli:z:la. 11 ero recoto a Dai:i.asco - nuacirono, se nop a 1nascherare la colp.- volou:a troppo eYldente, a ottenere la gra- :10 por I condannali. La ccncordon:z:o !ra lo depoaa:z:.oni • le conle11ion1 - lontane nel tempo, d1stantl per lu090 e di pe11one diverse - avutosi aJ vari proce:1$1 .ano, come abbia.mo glb acc-ennolo. la ptOYa 1!re!utcb1le dello NI• ston:z:o ne1le praliche reli910M del popolo cirçonciao (lo 1toua cucond1lone non i lorae, come lo Spencer volle dimosiraro Il ahnbollco rudimento dei barbari =:acnilcl uman:?J del sel•agglo rito del 1Cl.''l9uo. Lo sp01911t1on10ntuale di oan91.1e cr.atiano i, pure, conlormoto dagli sentii da qualche ebrea convertilo. Oggi, il giudeo non incide JXù le eotnl delle v11t1me ,riauone con agtu • coltelli non si dba più del aangue umo."'lo impr• gnandone !I 1uo pone az:z:1mo. I :nodoml slrumentl, per meno dei qualj I fi9l1 di Israele succhiano - perpetuando il rito - il noetro a<mgue, aono rappreaentotj dai conopoh mond,ah dogli ialltt.111 banccut. dallo botM, do loro duetn. GiUMppo Gri•eo dalla Quor1a Sponda 1 Ouaato Yoha Yoglio parlare dei soldou. dei hori soldati d Italia, quali Il ho vi1ti e cono1c!ulj In queato Libia dovo, oomo dice un della divenuto ormaj" popolate quoggh) l."Q I IOldali, ç i 9l01io per tul11e donne, per nessuno. Ne YO,gaoparlare anche perch• In cui io r.conosc:o Il •olto fiero • giovano della nostra rana e la base della auo aem• pre ere.ceni• • tempre più gloriosa atler• ma:i1one nel mondo. Chi Il ho Yl11i.meglio. du ho mmcialo uno solo volta ccn eui, sono quello 10:0 arden:o, dello Ubio, sulla sabbia arroventata del deaerlo, aen:z:a lamentarsi mai M !"acqua è poca e lo sete i 9ronde, Mn:z:o lmi;irecare, lìert. tenaci, an1tancab1li. ho avuto. co=ne me. la eerteuo 01.oluto che contro essi non c•• nulla da fore che tutli gli osioco!i che al frappongono o! no.tro commino 11,0ronnoinfranti, che tu!• le le :nit• saranno rog9iunle, che la •itlorta scr6, ancoro e MmP,e. la nostra. Ne ho conoaau11 di OQ'ni armo e di 09nl etò.: r1chlomati che, partendo, hanno lasda. 10 o caao moglie • fioH, giovani del '20 che non hanno ancora compiuto I vent anni, trai. tenuti che hanno trenta e più mesi di aer- .-1:z:io. Ho conaaciulO lanli. artiglieri. genieri, autisti, soldati di tutte le specia!itb o di tutte le reç,-oni d'Italia, ma olfratollat!, roal un blo«e solo dalla volontb e dalla fede. unili dal comune do•ere di Hr•lre in armi lo Po1tkJ contro I nemici delkl 1ua ascesa imperiale e gl'inaldialOri dello suo steua padlica His1on:z:a dvile. In quOlta guerra che, a delta di certi e dotti> atudlosi d'arte milito,.., doYHO tr:onlare l'elemento e maochina > e che in• ve« ho .-!sto il trionlo dell'elemento cuomo> signore e dominatore dello mo«hlna di cui Daotto,o , .. poua.blle I TELES,10 INTEBLANDI a: MrYO per poten:z:iore al mouamo lo poien:z:oguemoro, li soldato 1tohano ha ocqu •• 11a1;:auno fisionomia lullo P'Qpr10 e 1ncon• ... fond1b1le. Pagi,ne sublimi di glorio e d"erol• smo 916 sono alato da lui scritte o carouori indelebili nel libro della storia, ali.re o p.ù glonose onccro sa,cnno scritte lino a quan. do la auperba Albione n,n ch1noro rinla la testa orgogliosa e 1uperba· di dominatrice • alruttolrlce del piò vasto e merconlilo lm• pero del mondo. Ouondo. nel 1935, le giovani Ione ilo.Ilo• ne 11 !andavano alt'auollo del pii) anocromsuco • barbaro Impero del mondo, por doro !1nolmen1e all'ltalla il 11.10posto al sole, dnquantadue stati. con a capo lo riechl.asuna • insa:z:iobile Inghilterra. oerearono d! sollocore nel pii) 19:nommio.o deg!i auect, clie la storia ricordi, la giovane :i.o:z:ione noliono, reo so,honto d1 non voler chmou:i a aubire il gioco o lo ,trozz1nag;io doi plu1ocra11 d'ol1.r'Alpe e d"oltre OC90r.o. Si parli> O.:lora d1 nostra Incapaci~ coloniale, si •o• mi:arcna contro I noetn 90Jda1i le calunnie p;i) 1ngiur!OM e rlbunanu; ai foce da Iuli':> pur di offenderci Il più prolondamonte po11i.bile nel nostro onOJe. Mo la risposta la ~egna ri,posta a tank.' ignobili calu~ie, I ha dolo • la sta danuo lutto,o il ao!dato i1aliano. a1lenrioaaraenur, con I Ioni. che sono la pù eloquente voce dolio 110rio. I plutocrati Jnglesl che, dall"alto del loro opulontlffimo Impeto, gucuda•ano con co:nmiMrcn1one i fieri aoJdati 11ohoni oardare olla conqu111a dell'Etiop(a barbaro e schiavista, questj plutocrati che lìno a ~ tompo la larnetu:avano di inconalllonro del noslro Impero ocqul1tato o preuo dì ao.n• gue, adeuo debbono aaststere. rcbbiosl mo impolentl. allo K"Ordma.me:,lo procpenl•=> del loro Impero da porlo appunto dì quntl acldall. Vere tempre di soldati e di colonlt- :z:otori, non c'à clima torrido o deaerto che li poua lermare. Eu1 O"l'an:z:ano dovunque, pronti od ogni sacrihdo e ad 09ni aiorto pur dj ro,ggìun9eN1 la mèto. Le ptÙ bolle virtù della nostra razta le ho Yi1te nfulgieNI nei loto volli bruniti dal .ole. Guardandoli, io ho avuto la confermo dolio 11.1periofiqua. litb guerriero • colonb:rolrici della noolro rcua, Invano aT'l'1llte • m1acona.au1e nel MCO;, tristi del Hrvog,gio. Sono ben essi I discendon1l diroltl di Roma. di quello Roma che fece parlare lo sua J.ngua a tutti I popoli alfocc:tanhsl. o.ll0ta, aulle auurre acque del moze M.:Ltorraneo; il Mote Nostrum. Che CO.O vol9ono, o confronto di queste !lor• tempre di Jeg!onari. I biondi ligli della pallida Albione. c:he hanno prete.o dì Imporre In eterno al mondo la loro pesante cappa di merconti ? La risposta i alle armi, non olle parole. S. 1en1oul di darla lo. essi, I soldati 10rebboro I primi ad aver• aela o mole. ·u loro lin9ua9glo i l'aiione. la loro rispoa10 i lana di .-ilt0tle c:onqui• a1a:a o pre:r:to di oon91.1e. Le prime hanno giiò un nome che rimarro scolpllo o caratutr: !r.do!obili nel cuore di 09nl italiano· Sol!u:a S!d1 El Banani. Altre ancora ... g,um,.,!\O :,:,o al 9lomo d♦lla vittoria totale. Mc :,cr. c 6 !orse q~ di la1ole nel fotto che p:ei:;:lo :,oi Italiani siamo ehlamoti o vibrare 1l co!po mortale al ptù gigante.ca Impero di mercanti sorto dopo quello di Cmtagine? U,1,nga e aonguinooo: lu ollota la gueno. Mo po! Car1a9ine codde. Andie l'Inghilterra cadrl.l. E p-oalo_ 0uea11 .oldatl i:. ne dbnno la corteua inlalllbllo, Slam~ori: Societb Anonima btituto Romano di Arti Grafiche di TummlneU• 6 C.- C111bUnivt!-rLlaria • Roa:a
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