fftrlico Cl Xouh•I-Mal•t tarda il trionfo fmak. \'ìnù principa.11 sono: la puruza dd corpo e dell'anima, la 11nccntà., la comp,assionc, la magnanimità. la bcncficcnn. e Buoni pensieri, buone ~- iole, buone optre •; fu il mollo di Zaratustra. Ndl'cducuionc- dei giovani si diede molta importanza agli uucizi fisici, alla tcmpcrania, alla castità. Pur ammettendo 1... pohpmia, la famiglia fu considerata ba, se dello stato e ra,·er molti figli costituì un gran merito. Ohr~ a questo principio, fondamcnto di ogni popolo sano, ,·i fu an, chc quello di gloriricarc il nobile la,·oro <ki campi santHic.2ndo il pio contadino, <'hc all'alba aggioga i forti buoi, che lo acrompa.gnano ncl Ja,·oro fino a scra. Prin. <'lpi immortali su cui il nostro Duce si è basato per cos1ruirc la grandczta d'Italia e per crt"arc il nuovo impero di Roma. Molti scrittori, ne-i vari secoli, ci lasciarono magnifici attestati di ammirazione ~r k qu.a.liti d1 questo popolo ariano. Dic,e Erodoto ( I • 1 J8): e La cosa più vergognosa è rc-putata fra essi il mcntirt. noochè il contrarre debiti, pcrchl ciò, essi dicono, tnt";tte il dt";bitorc nella condizion~ di dire menzogne•· Eratostene (citato da Srabonc, 1. 4, 5) condanna chi chiama barbari gli Ariani ptrsiani; essi non '°"° barbari, cosi come non lo ,ono gli hw,l.1.-ni e I Ronu.ni. Ed ceco che dice: Ckmtnte d1 Al:!ssandria nd suo J>,-o,,.~,,iko,r: e I Persiani non h11nno"isto lt forme dei loro Dei in legno e pietra conic i Greci, nl negli ibis o negli icn:mmoni come gli Egiziani, ma ne-gli dementi di natura, fuoco ed acqua, come i filosofi•· Prett,o gli antichi Persiani (Se. nof. Cirop. 8, 8, 2; Cor. N'ep. Oatamcs. 10; Diodoro 16; Vtndtdad) in ogni trattazione di affari, una streua di mano garanti,·a più di 1111 giuramento. Del resto per avf're una giusta idu d~llc altt' qualità dei Peniani, 1uptriori per kgti etiche. a 1an1i popoli ddl'antichi1i p,a• ,:ana. basta considerare i Parsi. che sono •l'esempio ,·iv:mc delle ,,irtù della raua da cui discendono. Poche decine d'anni dopo Ili conquista araba, molti fedeli di Zaratustra dcci~ro di abbandonare la Persia cnnai munulmana, e, discesi al pono di Ormuz, dopo qualche. anno, passarono in .. India a Oiu e a Saugiau, do, e. raggiunti d.. numerosi corrchgionan, fondarono una f-ortntt coloma. Assaliti piUtardi dai Mussulmani, si tratferirono a Surate e soprat111110 a Bomba.), do,·e costituiro1)() la fa. mos.1.comunità dei Parsi, divenute in seJ:-Uitoricchissima. Oggi essi godono gnn. de stima fra gli Indiani, per la ,·ita ,·irtuos.a e laboriosa c:he conducono, per la )o. ro onestà e per la grande propt"nsione alla ~ndic:c:nza. Anche: i zoroastriani di Yud (Persia Ccrllralc) sor)() rimasti un mod!llo c,i onorabilità e di rettitudine, nonostante le gravi difficoltà derivate dalle numerose persecuzioni subile nei secoh scorsi (C. Brown: A yror o•o•gst llfr Prrlio,u). Ma, come si ,·ede nella grande scultura dell'antica Bc.histun (ora Bisutun), se i re achemc.-nidi accol~ro la religione di Za. ratustra e la vro1essuo, i Magi, che dai Caldei loro affini avevano appreso l'arte dcll'utrologia, senza prinC"ipi morali, dando grande: importanza al naturismo e considerando la religione un scmplic<: mezzo cti dominio, ,•edcndosi sopraffatti, er=dcttero, alla morte di Cambisc (522), giun10 il momento OJ•ponuno per tentare il colpo piU imponante: la conquista dcllo S1ato. Uno di essi, Gaumata, sorretto nell'inganno da tutta la sua casta, ordi la grande truffa d1 farsi passare per il fratello d1 Cambise, Pardiya, (lo Smerdi degli scrittori greci) che Cambi se stesso aveva fatto segreta men. te uccidere temc.ndoche durante la sua lun. ,a assenza in F.gitto lo sostituisse ncl rcli,1'0. Col falso nome suscitò una vasta rihf:I. hone e riuscì ad tfflpadronirsi dcl poltre. Oucnuto ki scopo, mise in disparte le fint! nrtù saccrdotali e si dette ai piaceri, circondato da 1111 enorme harem. Non cbhe pt.rò il coraggio di apParire in pubblico, per timore che il suo inganno venisse sco. J)frtO, e rimase nascosto ne.I palauo, tra le donne dtl e serraglio•• circondando la sua e sacra ptrsona • di un mis1ero impcnetrabile. Ma Gaumata, che in gioventù. aveva commesso un ladrocinio. per cui gli erano state mozzate le orecchie, nasconde:. va questa sua pccca con lunghi rkcK>li. Una delle sue mocli, figlia di un nobile persiano, a rLtChio dc.Ila ,•ita, riuid, in un momtnto di abbandono. a. sm;uch"rarlo. " ad a,·~rc conftnna della ,-oc:e. che corrc,·a fra gli <>4timati,tacciandolo d1 c:iurmadort'. C.osì lo stcuo Dar)(), insieme coi nobili. poi~ ucciderlo e souomeucrc 1ut1i I ribelli. Così con Dario e col dominio degli altri tolleranti Achemcnidi, trionfarono i prin. c.ipi superiori della religione arian2 di Z2. ratus1ra. Dopo AJelSandro, duran1: il regno dc1 d1odorl1i e qutllo dci Parti, i Magi non fo. rono perscguit.1ti, ma neppurt onorali: 9c1•1,cro r,crò tenersi uniti vh•acchiando nella oscurità. Ma quando l'impero risors: per opera dti Sasiantdi, che ave,•aiM> però contami• nato la purezza ariana con dementi 1CTn1tki aramaici, Ardascir credette: rafforzareil nuovo stato ulcndosi dell'appoggio po-- iitieo della casta teocratica; i Magi non si lasciarono sfuggire l'occasione e divcnncro J)l()len1icome mai erano stati. Scom. parve la tollcranza dq::li Ac:hemenidi e si ebbero violente: pcrSttUzioni contro i ).la. uic:hci c particolarmente contro , Cr1st1:mi. Ed anche quando, spesso IX'f ragioni politiche, i sovrani c:onceuero il loro favore ai Cristiani. i Magi opposero sempre aspro contrasto. E cosi fu che a\'Cndo cui ,·oluto indurre il re Ormazd IV ad una persccuziont', ed avendoli il re duramente rimµro- \'Crali per la loro intolleranza, tssi gli suscitarono la ribellione dei nobili e dell'e. serc:ito, togliendogli non solo il trono, ma anche la ,·ita, con crudeli tormc:nti. Alcuni anni dopo, quando il re Cosr°" Il Pan·iz. approfinando delle int~rnc d1sc:ord1edell'impero bizantino, ne in,·a.sc i posscdimcn. ti in Asia e in Africa, furono ancora i Magi a convincerlo a perscgui1are i Cristiani di Antiochia e di Damas<:o, e a (or. mare un esercito d1 t:brci per lanciarli aJ ma.ssacro d~ Cristiani di Gcrusakmmc. Cosi ancora una rnha i Magi rivelarono la loro origine, per cui duttili cd nidi, astuti e senza scrupoli, erano riusciti a do. minar" ndlo stato persiano, servendosi della rdigione, anzi corrompendo i principi più nobili <klla razza ariana c dtUe dourin: di Zaratustra. GINO LUPI 89
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