La Difesa della Razza - anno III - n. 23 - 5 ottobre 1940

f'u proprio allora, nel 1838.. che al ca· pu della ditta, Davide Stisoon. nnne annuniiato che l'imperatore cinese, a,·eva e~ un decrtto col quale ai ordinava che OCMuna nue inglese potes&e più. in an·tni~, sbarcare oppio. L'astuzia del• l'ebreo credette di pottr girare li per lì I o,cacolo: e avant.ò iii cavillo che non inglfti, ma« indiane» erano le sue navi; e che padò il d«relo non poten nlere contro di ~ Ma !"imperatore non ti fece giocare: e rispose con la condanna a morte di. tutti i cinesi, che fOMero comunque implicati in quel commercio. lnolt~ fece bruciare ,·entimila caue d'op- )!io, che già ,i lronvano nel porto di Canton. Colpì, perciò, direuamente l'ebreo: sul quale toha1KO ricadeva il danno. Questi si rh·ol.se per aiuto a Londra., prontmima a concederglielo; e J'lnghihena dichiarò guerra alla Cina. t~u quella che poi fu detta la prima guerra dell'opJ)io. Dopo tre anni di bombardamen1i e taccheggi, ptrpdrati dalla rlotta ingle&econtro città indifese della cotta. finì con la ~~ di Nan,chino; e la Cina ru coatrctta a aoltomelteni. F.c,co in quale modo lo 1te!IIO Glads.10. n~, allora deputato ai Comuni, dd'ini, nella aeduta dell'8 aprile 1840. que11ta campagna, ed il modo con cui era 11a1a condotta. 36 e i\on conosco neuuna gutrra, e non ho mai leuo di nf'Huna, che r<>Me così ingiu· èla nei suoi motivi, cd in tal modo con• dotta, da coprire l'Inghilterra di une tale vergogna. Se la bandier~ inglese non si donsse: più issare in modo di,·e:rso da quello con cui fu i!sata aulle COSle della Cina, dovremmo con l'ONOre nuoonde1fi dalla aua presttU •· L'loghiltura ebbe dalla pace di Nan• chino: 1) 11 poe.sesao di Hong Korlg; 2) l'uso, con speciali privilegi di cin, que porti: Shanghai, Canton. Amoy. Fuciau e Ningpo; 3) il dirillo a cinque conot:!llioni es• traterritoriali; 4) un versamento in denaro di venti milioni di 11crline: dieci per le ripe.· ruioni di gue:rra. tre per le cuse di oppio diMrull~ uno per i danni al com· mercio inglNC, e sei come rimbof10 per le spese militari. Così. per un intereue privato. l'Inghilterra fece guerra a un'altra nazione; e tla.hilì inoltre il m10 diritto ad impor.n, r:on soltanto, in pW!rale:, il proprio oomrnercio ma anche quel commercio che più le raceMC comodo, non importa se in aperto contrasto con gli alln.li intereui. Due anni dopo. cioè nel 1844, la ditta ebrea Saeeoon era andata tanto ohre a etabilire le fue filiali in Cina, e da avol, gen·i. M:nza più alcuno ~tacolo. la sua doppia auività, tanto d~ro.a per quel· la nazione, di e11portatrice d'oppio e di importatrice d'argento. Elia Oa,·itle Su, soou, direttore di quelle riliali, era sta· lo. così, il primo rbreo che s't:ra atabilito a Shanghai. Ma qumo non era ancora aufficiente. Nel 1856, con una teusa. l'lw ghilterra dichiarò,,un'ahra volta, la guerra alla Gna; e fu quella che in seguito ,·enne chiamata la a«»nda guerra del, l'opf)io. Anche la Francia ,; prnc, parte. Dopo qualtro anni <li crudeltà e aaccheg• gi, che finirono con la distruzione del palazzo imperiale di Pechino, uno dei mueimi capolavori <kll'arte cine!e, l'ln· ,biherra ottenne: I) il riconoscimento da ,,arte della -Cina, della legittimili del commercio dell'oppio; 2) L'apertura del 6ume Yang Tse al e traffico inlemaz.ionale •· leggi al com• me:rc10 inglese. .'\) L'l!!ti.t.uzione di un proprio con1::,llc.-au tutte le dogane dei porti di matt. Co!ì, a quel che al Iora si di.Me. la Cina f-u ape.rta alla e civiltà eurOpN >. La ditta ebrea Sa.!&oon. solo nel 1870, potè im· portare lino a centomila caese di oppio. E la 1ua riccbena, che era di,·enuta fa- ,·olosa., era oramai la misura dell'estre• mo inde.bolimento cui era condannt.10 il popolo c:ine,e. G. DELL'ISOLA

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