La Difesa della Razza - anno III - n. 23 - 5 ottobre 1940

posti uttli stati cattolici. CrotmH·\\ sembra dapprima disposto ad accogli:!rc tali ist:u1. 2<', ma 1~nsa in un secondo momento di :,.ouop'lrle all'esame di una commissione di tcolc,gi protes1ami, i quali si dichiarano in maggioranza contrari agli cbr~i. Z\d fratlt 111j>O, un gra.11numero di semiti si reca a Londra i,cr attendere la conc-lusion-;:dd dibanito: Cromwcll si ,wvale delropera di costoro 1,er lo s11ionaggio in tutte le Corti di Europa. e sp«iahnente in quelle di Spagua e di Portogallo; otti1:ne dagli ebrei la 1iromessa di una ingeme somma d, danaro. c si culla nella spcranz;t di potere. con il concorso dd suoi protetti, riuscire meglio 1.cll1.: Sth! imprcs<', eh~ per il passato si sono arcuate, a moti,·o della scarS<'ua di mezzi di cui dispone l'erario. Poi s1ccome i! commercio di .Londra t('mc la concorrenza dell'industria e della ricch-::zza giu- (!;.ica. t'J!li rifiuta. la <1ualità di ~kssia. dichiara d1 nou a"cr preli-0 alcun impegno con gl'h,racliti c di voler agire secondo i dcuami della Scriuura. (Vilo ,li CromM'II, <li Gn:g. Leti). Epperò l'inco11sis1enza religiosa dell'E. braism,) si ri\'cla so1uat1utto in Francia. :q>p(•nado1>0la Rivoluzione-. E' l'ora in cui l",\bazia si lame111adella cupidigia e delle cuormi usure giudaiche; si fa sentire in una memoria a stampa, che se non si pone un freno a tale spirito di rapina. gli ebrei 111 cinquant'anni diventeranno i proprietari di tjuella pro,·incia. Periamo, un decreto imJX'riah.--(kl 18o6 intorno agli ebrei di alcuni tlipartimcmi d<'l Nord, restringe il ci1ritto d, <'Sigerc il p.1ga111::-nto dei crediti che essi vantano ,•erso i campagnuoli. Poco dopo un'assemh~a d' Israeliti tanll, dcli., Francia, come dell'Italia. scttcn. 1rio11alc, è co1woca.1a a Parigi. Il principale oggeno di questa riunio11e è di tro,·ar.· il modo di conformare i costumi degli ebrei a quelli dell'Europa. e di indurli a rinunziarc all'abitudine dell'usura, che pa. re radicata tanto fortementc in essi. Le ri. ::.postedell'assemblea sono dodici. e trattano del ma1rimonio. dd di,•orzio, del ser- ,·i.:io militare, dell'usura, e in generale delk relazioni degli Ebrl'i con i Cristiani. Sopra questi di\'crsi punti l'assLmblca mostra il <ksiderio di soddisfare Bonaparte intorno alle dispo«.i:doni dei suoi correligionari; vi è anzi una risposta, la q11in1a, chc è dettata dallo spirito del secolo: e: Xoi c• ediamo, dicono i deputati, che la <lit•c,-sitt, dri culli è mw scO,ico,-d,111:aarmoniosa rhc 110n dispiarc t•rnlo al Dio t/cl cielo e della Jc,-m •: J)rincipio che poco CJJncorda con i libri rabbinici, essendo poco in armo. r.ia con la Bibbia. Intanto. il 18 S1'ttcmbre ,8o6 Bonaparte 1i,anda di nuo\'o i suoi commissari aH'assnnblca e fa decretare l;i. riunione di un gran sinedrio, \'aie a <lire-- cli un corpo çompni,to in maggioranza di Rabbini, i quali dO\·ranno con\'ertire in decisioni dot. trinali le risp0ste già date. La corwocazione ha luogo il 20 del seguente ottobre. Vi ::.onochiamati dei rabhiui di Francia e d'Italia, e si J1,"lrtecip.1l.a cosa a tuttl' le. smagoghe dell'Europa: si \'UO! dare con tale apparato maggiore autorità a qu!Sto tribunale e maggiore importanza alle sue dlcisioni. Si dice pure che !"assemblea già L)istcntc continuerà le sue adun:inz! e sarà incaricata di preparare k materie che saranno poi sottoposte alla deliberazione dc! smedrio, il quale si aduna sotto la pr!'sidc.nza di D. Sintzeiu ed è, - almeno così si afferma, - il primo sinedrio tenuto da Caifas in p0i. Le deliberazioni durano mol. li mesi. Finalmente il 2 1varzo 18o7 è stesa una decisione dottrinale -in no,·: articoli, ; quali trattano della poligamia, dd ripudio, del matrimonio, della fratdlanza, dei ~apporti morali, civili e politici degli Ebrei con i Cristiani, delle professioni utili e delle prestanze sia fra i Sc1mti, sia con i Cristiani. Bonaparte che ,"t'de nella religione sohttlllO 1'ins1rumt>111H111 r<'911ie il mezzo di arri,·are ai propri fini, si a,·,·alc llel gran :.incdrio p('r piegare gli ebrei alle csig('nzc dei coslUmi, delle istituzioni e della nuova legislazione dcll'im1..ero, in quçJ. la stessa guisa che ,·orrebbe :,.ervihi del capo Mtprcmo della Chiesa per imporsi alla ,·olontà dell'Europa cauolica. )la riesce solo 11ppurcHl<'t1ICHle nel suo intento: quella bra,•a gente- adunata. dopo -s-::coli,per dare un 11biumsislom a quei principi mo- , ali che <lo,•rcbbero essere una diretta co11seguen1.a dci propri principi religiosi, finge, per ragione di Yita. di a\"vicinarsi al Cris1ianesimo. e p0i continua :id esistere con il solo e unico imemO d1 predoinin"arCsu tutto il mondo. Perfino il sionismo s'ispira a questo proposito. L'11 maggio 1850. è letta alla Camera dei deputati subalpini una petizione, con la quale un israeli1a <li Acqui e:.pone • Essere mente di Dio che gli Israeliti dispersi ai quattro , enti siano di nuon> raccolti intorno a Sion111:e chiede che. per iniziare il mol'ime11to, il Re Sartio rimetta alla nazione ebrea il titolo che J>Ortadi Re di G::rusalcmml'. Che sia protetto per mare e per terra il ritorno dcg\'lsraeliti "-Ila loro antica terra, e fatto poi ;i.bbastanza numeroso, s1 rimetta in trono un rampollo della Mirpc davidica. (01i firma l'istan,:a, di nome Da"id, può forse ess!rne anche un prct::ndente !). In com1>enso la liazione ebraica scriverà sul Sion: /'utlo i11dissolubifr con il Parlmn,·nlo Subulpi• n<J :t. L'idea in concreto non è che ridicola, rr:a non è senza importanza il "edere sempre più smentita dall'ebraismo l'idea di fiuionc con gli altri popoli, çhe nè per p<:rsccuzio11i,1è per benefizi non ottennero nè ,mi ottcrranno che lsrac\e rinunzi alle speranze di un :l\'\'Cnire tutto :.Uo particolare, di un'era che' non può essere bella se 1,011 come ,·ittoria sul principio cristiano e civile degli altri popoli. Ecco la ~la e vera religione dcll'ebrai- ~mo: la dominazione uni,,ersalc. li popolo t:."hraelc ,·uolc, 1>rimao poi, riprendere- la sua missione di reggitore e conduuore del genere umano. E' 1111 sogno, ma si andrebbe errati, pensando si traui di credenza , aga e indeterminata. Per l'ebraismo co- (lesta è fede 1>0siti,·a, (ondata sulle profezie del \'ccchio Testamento, sulla legge mosaica, e anche e sopra tutto sulle predizioni c tradizioni talmudichl'. li Talmud, dopo la distruzione di Gcrusalemmc ~ la dbpcrsione, di,·enne 1>er gli ebrei ,·ero simbolo di unità e codice comune di \'Ìta. Questo libro non è il la,·oro di un uomo, Oli"t"iero Croinwell, il mancato Me .. ia del 9iudaiemo inçileM di 1111:a.cuoia o di una )Ctta: è il prodotto collettivo del giudaismo e di tu:to il popolo ebreo. Essi, come un orientalista !'i espr:- me, ,·i hanno deposto il loro spirito, la loro ,·ita, la loro fede, le loro speranze, le loro superstizioni, la loro ignoranza, i loro odi e le loro predilezioni. Ora nel Talmud (' detto: « gli ebrei sono e rimangono sc-mp:-·- il popolo eletto e pr:::dcs1inato, e il giornc do'"r:ì ,·enire in cui l'umanità doni ad essi so!tomcttersi e i popoli do\'ranno tb. essi cercare la ,1ia e la parola di :.:ipie11.z.. di \'eritfi. e di \'ila>. E, come è natu:-alc, questa parola di sapienza, di \':ri:à, ccc. è stata ~ dovrebbc essere ancora ùet:a con l'omicidio rituale, con l'usura, la prcvarie:;zionc, !"aggiotaggio, con tutte le pagine <li orrore e grondanti di sangue che formano la storia dell'Ebraismo. ARMANDO TOSTI

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