Nulla di preciso si sa invcct: della do1ninanza dei ea~lli pur essi rigidi degli esquimesì. Mollo differente è anche ndle varie razze la distribuzione del sistema pilifero: accanto a razze pelose:come gli europei, gli aino e gli australiani altre ne c5istono Guasi glabre come gli indiani e gli esquimesi. I bianchi sono più pelosi dei ne- ~ri: poichè i mulatti assomigliano di più ai negri sotto questo aspetto, si deve arguire che tale carattere degli europei non è affatto dominante. Interessanti sono anche i problemi che riguardano i fattori della distribuzione dei peli: così J>er ~scmpio è stato osservato che quasi nel 60% degli abitanti dell'isola di Creta e in molte rc-gioni ~cll'A- ~ia Minore le sopracciglia confluiscono in. siemc sulla glabella. Sembra che questo carattere della cbnflucnza delle sopracciglia sia recessivo. Abbiamo già accennato in un altro numero di questa rivista all'importanza che possono a,•ere per gli studi razziali l'esame delle impronte digitali e abbiamo ricordato le ricerche compiute dal Falco suli'argomcnto. Possiamo qui aggiungere )6 che dai risultati dello Steggerda e d-:1 Cuinmius è stato messo in evicknza che esiste una grande differenza tra la forma delle. impronte digitali degli lUroJJ:i e quelle dei popoli mongolici e mong-oloidi. In Europa le forme a oc..:hidlo sono meno numerose: rispetto a quelle :i.<1 ans.a nel nord, e vanno aumentando prncvk11do \'c-rso il sud e l'est. I giudei pt"r 1 \ !I". ,•ata percentuale- di occhit'Jli e la l'iC(")!"I. percentuale di anse, si staccano dai;li ..u. ropci. I negri formano un gruppo a :;~ che sembra essere c:aratteriuato dalk forme più semplici. Gli csquin1csi e gli indigeni americani stanno con i mo11goh. Ancora allo studio è la questione dcll:i. dominanza o meno d:llc divcrk forme nell'incrocio. Passando adcs!I() alle lince delle impronte palmari, di cui si è parlato in un passato articolo, è stato osservalo che esse si presentano dh•ersc nelle vari: razze. Il Wilder ha cosi parlato di un tipo europw e di un tipo negro. Il Miyakc ha .!ggiunto un tipo mongolico. L'Abel ha compilato una tabella suvt'ndosi delle lince B, C, D e della percentuale con cui i diversi tipi si presentavano nelle varie razze. sr tratta naturalmente delle lince che servono a St'paran dei sistemi di lince papillari e che partono dai triradi; quel1<'che im·cce comunemente vengono chiamate dai chiromanti lince della mano e che non sono altro che lince determinate dall'apposizione e dalla flessione delle dita hanno minore interesse dal punto di vista razziale e al riguardo si può solo ricordare la ricerca compiuta da Poch sulle differente tra Viennesi e Voliniani. Quanto abbiamo ricordato sui earatt:ri razziali del tegumento e d:gli organi an. nessi mostra che a ragione su di essi si è concentrata da 1empo l'attenzione degli antropologi. L'intuizione popolare che ha sempre considerato com~ carattere ranialc fon. damcntalc quello della pelle si f': dimostrata sempre più fondata, man mano che la scienza dcll't:reditarictà ha chiarito i com. plicatii processi per cui si trasmettono nel1:: gc~razioni i caratteri razziali del tegumento e degli organi annessi. G. L. RAGAZZE NORVEGESI
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