La Difesa della Razza - anno III - n. 23 - 5 ottobre 1940

,\'\:'\O lii. N. 2.~ ~l't lt. ABII. PO~T\U•; . 5 OITOBHE. X\ 111 Il L.1 •' Comini ,.;iotf', t' JHnl /H'n,n• 111ullc, sì che 'i Giudeo di roi tru 1·oi 11011 rida!"' , -----~(D-·an1e -~•11rmli~ nIRETTOHE TELESIO INTERLANDI SCIENZA•DOCUUENTAZ POLEUICA • QUESTIONARI

ANNO lii· N. 23 SOMMARIO S OTTOBRI-XVIII SCIENZA GUIDO LAIIDIA: LE VARIAZIONI on SISTEMA TEGUMENTARIO NELLE RAZZE UMANE: G. L: CONSIDERAZIONI SULLA PATOLOGI A DEGLI EBREI. DOCUMENTAZIONE . NEVIO MAnEINJ: IL RINASCIMENTO ITALIANO E Lb SPORT - BALDASSARRE CASTIGLIONE · GINO LUPI I ANTlCHJSSIME VIRTU' ARI AN E: PAOLO GUJDOffl: GLI EBREJ SO'rf0 1 LE DUE TORRI. POLEMICA IEllLIHDO GIANNETTl: SIONISMO E · SIONISTI ; GIOVANNI GntA.LDI: LA RAZZAMOVENTEDELLA STORIA; ARMANDO TOSTI: L'EBRAISMO NON E' UNA RELIGIONE; G. DELL' lSOLA I GLI EBREI, GLI INGLESI E LA GUERRA OEU'OPPIO. PENSlEJUDI LEOPABDI: CARATTEREDEGLI EROI: BARBARJE DELLA RAGIONE . QUESTIONARIO L',rIMPARZIALJTA',.E I PRINClPI RAZZIALIDELLA STORIA; IL RITO EBRAICO DEL SANGUE; SOL,. DATI D'ITALIA. I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICA TI NON SI RESTITUISCONO GLIUFFICIDELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANIONROMA- PIAZZACOLONNA !PORTICIDI VEIO!• TELEFONO67737• 62880 il "TEVERE" è l'avamposto della stampa fascista LEGGERE DIRETTO DA TELES/0 INTERLANDI non significa soltanto essere informati nia anche e soprattutto avere una guida QUADRIVIO È L'UNICO SETTIMANALE LETTERARIO 1TALIANO IN CUI LETTERA TURA ARTE E POLITICA S'ILLUMINANO A VICENDA IN TUTTELEEDICOLE

LFISTITUTO NAZIONALE DELLE J~tii {HIJ ; ~tA [1] ~ iI PERI SUOIASSICURATMIOBILITATI PRJEVIDENTIA "· "· ..__ ......... , .... , • 10 ....................... 1 t•al)llall><..,.d•o,I CHE COSA E' LA CAPITAUZZA· ZIONE1 La realiualione perf•lla d•l risparmio: la Jonnaaione cioè, al termine di un periodo pre■tabilito, di un eopilal• pari ol cwnulo delle somme ••,.ote e dei relatiwl inieroui i:ompo1ti. VANTAGGI DELLA CAPITAUZZAZIONE: "Ju·ariabi.litb di u.n ccnvo• niente tauo di interHae (4 e 4~'; pu cento) per tutta la durcita del contratto (lino a 25 crnni). APPUCAZIONI DI PARTICOLARE CONVENIENZA: Jn...,Htimento di fon• di spettanti a minori, ~tilW1ione di dote, 9aranaia di nudo proprietà, ricoalitu,ione di capitali, ecc. JHi:RllPI Con una poli.Lia a PREMIO ANNUO, ••rsando11 L. 1.154.40 ci.ll'a:nno, dopc 2S anni lo Società pa9her6 L. 30.000 Con una poliu:a c:1 PREMIO UNICO. .,.rscmclo.i L. 33.277,90 una •alto: to:nto. dopo 1S an.ni la Sod•tl1 pagherb L. 100.000 t:tJltltuto N'aalonale delle A111111leurnalo11l 1urnnth1ee l11te,cr11lmente le pollaae di•lln "'PrA."1'1de11tl11" L'Istituto Nazionale delle Assicuraz:oni, che ha sempre considerato i suoi assicurali come elementi di una famiglia, seguendoli in ogni circostanza della loro vita con provvidenze di altissimo significalo e di concreta importanza quali sono l'adozione di liberaliss•.me condizioni di polizza, la concessione della i;::artecipozione agli utili, l'attuazione dell'assistenza sanitaria ecc., ho voluto considerare in modo particolare la loro situazione nelle attuali specialissime contingenze. Il grande Ente di Stato, ben comprendendo che molti suoi assicurati chiamati oggi alle armi per la realizzazione dei grandi destini della Patria, possono incontrare sensibili difficoltà per l'accantonamento delle somme necessarie per il pagamento dei premi, ha deliberato di adottare degli speciali provvedimenti alti a facilitare ai mobilitati il mct;ntenimento in vigore delle loro polizze, nonchè la eventuale riattivazione di quelle che dovessero venir sospese nei loro effetti durante il periodo di richiamo alle armi. PER&LIASSICURATCIONPOLIZZOERDINARIE detti provvedimenti sì conc:retano nelle seguenti'. norme: a) pagamento dei premi con il ricavato di un prestito sulla polizza dietro richiesta dell'assicurato, concesso ad un tasso di favore e sino alla concorrenza della riserva matematica al netto delle spese di acquisto da ammo1tizzare; b) nel caso di sospensione' del contratto per mancato JX)gamenlo dei premi durante il richiamo alle arm;. la riattivazione del contratto stesso potrà avvenire fino a I.re mesi dopo il congedamenlo del contraente e non oltre sei mesi dopo la conclusione della pace, dietro presentazione di una dichiarazione dalla quale risulti che l'ass:.curalo si trova in buona salute e o condizione che vengano corrisposti i pr~mi arretrati con un modico interesse . PER &LIASSICURATCIONPOLIZZE POPOLARI i quali, come è noto, godono già di facilitazioni eccezionalissime, tali da rendere lo polizza popolare dell'Istituto la più liberale del mondo. queste nuove norme varranno tutte le volte che risulteranno più favorevoli a loro. rispetto a quelle stabilite dalle condizioni generali di polizza; le quali prevedono, in caso di richiamo olle armi, il mantenimento in vigore del controllo, entro certi limiti. nonostante la sospensione del pagamento dei premi. PER CHIARIMENTI RIVOLGERSI ALLA DIR,EZIONEGENERALEIN ROMA O ALLEAGENZIEGENERALDI ELL'ISTITUTONAZIONALEDELLEASSICURAZIONI

- BANCA ERC~AlE ITAll NA ffllLA O CAPITALE L. 700.000.000 INTERAMENTE VERSATO Rl$ERVA L. 160.000.000 AL 18 MARZO 1940-XVIII

lADIFDEE~l!l! I Il ANNO III • NUMERO 23 5 OTTOBIIE 19~0-XVIII ,:sci,: Il. s f: IL zo DI OG/U ME!JE IJN NU!lfllHO 91,f>AilATO 1,IMt: I AIIIIONAMt:NTU ANNUO 1.110. 20 ADHUNAJll(.NTO Sl:.D"l'Jl,t,U; • 12 ES'fl!KU IL ll0f'l'IO .. Dirc11.orc: TELESIO INTERLA DI Com.it•to ,li red•iione: prof. dott. CUIOO L~NORA prof. ,1011.l.lDJO ClPRIANJ · dou. LEONB f'RANZJ don. MARCELLO RICCI· dou. UNO DUSrNCO SeKreuriu ,li reduione, GJORG:O ALMIRANTE SCIENZ4•DOCUUENT4ZIONE POLEUIC4 • OUESTIONARIO Pietro da Cortona: "SACRIFICIO AD AMORE"

IL RINASCIMENTO ITALIANO-E LO SPORT BALDASSARR CASTIGLIONE l.11 rvncczipn(" pcdagOf,:ic-.1 icl I:ina-cimeulo •i ptt•t•t1!J ,,,,u, u·aziont' a quella m<-die,ale- •opraltutto per l"imporlanza ,011- <--•.1 al p01cn1.iamcn10 de-i ,alori <Id coq,v. Infatti pt•r quanh, 1 awarda i ,alori dello -pirilo noi lro, iamo dw i J#'(b:.:017?-i•ti ,idl'l m,rnl'•imo e drlla Hina-cenza 11011 cli-.co1la1w in \,:·11a:,, •:r1111 che dall(" id<-ali1òdt"i pt'n~.alori del \lcflio-bo: ,ouu i11fu11i empre !!'.li ..-\(>,,.'-Ì problemi dl'lla co•mologìa. df>Jia mctafi-il:-a. c!t•lla liher1à. Jella dhiui1ù dw ,engono rl\alutali ;,.01t<1 1:i lu1e del Cri•liam:,imo. correlto <' oqrnniualO dttlla •pttul:viont• cla....ica. \la do,e O•'-eniamo un:1 deci;i.a antìle-i alla conct>1.i<uw Ira· tiizionale della [tà di ~leno è. non c"è alcun duhbio. m:llft ,a. lutazionf' ,lella vcr~on:i fì-.ica. nel ,alore d1l' de,1> a,f're. m·l;a «onomia ,!dia , ita. un t"orµo :,;.ano. fortt· t.> ia~diardo. E" risaputo infalti che il :\1cdio Ern ahharbicato alla pcdr111leri:1 della Scola,tica. ligio ad una i111cq.1rt.1.azione troppo ...-mplici~tica <le-i preeetti ernngdici. caratterizzato dal dominio Bcddaaaz'H Cct1li9lione (RoHoello Sanziol iuronl!J•IJlo de!J"i,lt·J t·lito rc,i;.:io J. \:t;J llJIUTJl11u.·11t,· 1·••·1'1 ,..,c-.tu a mi,cono,cue il fa-.cino del corµo ma•chio ,. ht:1,1 dn· ropn: un"auima ,oliti,a e po,~entt. Il numdo ultra1c.-rrem• è no,afrn tl..-,tma:r.ioue: homlu '1'1i11di " tutto tiò cht• può 1rali111nrri: nrnc-niamoci. di,prt"1Ji.:rnu• pnciù il corpo ondC' ~tmprc 1>iù lill('rnrc la ,ia la;.:li o•tac('lli che imp<"di,t·ono la no,tra , itJ in Dio- Ecco il l:OIICCIIO eh(" µli .,,..iriti me<lie,ali ,nè',auo dcll"ahito mortale. ·\è ,aie rit·ord,1r,·. romt• i- -.tato follo. die il eili<"io. il digiuno. l'e.-.ta41i clrll'E1à. di :\lc-110 H•Jli\lUlO iu fondo ad ~ahnr~ il potere di n-,;i~ten:r.a,lcl fi-.ko (' pnciù ;t (a, ori re. in un e~rto •cu~o. la ,;iua cdurazìonc: ne po:-,ono :!-Odli-.fo.rci coloro che hanno troppo CJ!'a1111a10 allt c~reitalioni corporee della Ca,allNi.1. E.' ,ero solo du! il ~lcdic.-E\o fu hen lontano dal con~idcrarc b f!iuna ..tica <'Ollll,: parte i111egra111e del potenziamento intellct111ale e morale lli·I l'uomo. L'a,,ke~itt. quella che per l'utlt'la fttC("O c-r.i l'c>•ert·it,1· :,jone fi-.ica nell"imminenz.i cli un agone. indica,a allrua m11r•

111riamenlo del corpo lurio•a fortumt della parola ma q11111111, ~nnida di ~iynificato -torico! \11 lTm.111t>,imo (atiço-amt"III(' tfapprim.:1 e il Rina-:-inll'nlo t"On nu1~t&1.:1 \ illoria poi. p,orlt"r.:111110a maturalÌOllt' una 11110,a idra. +\tt"ne e Roma addil■uno aili uomini ri..or1i ii no1um 1t'rlmm. qudl" \1.-nc- e quell;a Homa d1t" ,a111a,ano una r■J>• prt:-entaziont" \i\11 t' compiuto tltl mondo. t•·c <'hf". con 11-ioi.11, ,i t·rano abbandonate t1I force •e111imen10 della reah8 delle t·O--t> l:,d etto perdi~ dal \ er,t'rio al \"e,-io. dalr \lherti al Pal mieri. <?al Bruni a· Cl.!'tia:liooe. J)f'r no,1 l'Ìtcrt" rfie le mmli 11i\1 -.ignificati\t nel campo pretlan~nle leoriro. tralti-.r·iando di propo~i10 1 1rattati-.1i nu,diri, q11:1li il \ltreurioli. <1urll1 •porti\i. qtrnli il Bardi. il Cnitnali. lo S<·ninu. il Turcar◊ ,. p1ì1 d1e altro 1tli educ-atori. c-ome il IJ.ar1i,w1. il Guarino. il lfoml,aldoni. ;. 111110 u!'I ri;i:0,1:li,1di mirahili inrt,:ni cht" lanf"iano caloro-.i e ~ntiti a1,prt11.tn t'"rt1i ,er--t, ,a m3-..jm1 d1 Gimc-nale. L'r1d modc-rna cleTeduc-a1io1, ri-iu1: C appulllo aprrta 1l11i no--tri pedaitopi--ti (lei Hina•cimt"nto: e••i la ini1i:ino ron -..rrilli. ,·on 1101me. ron ,uv~erimt'nli <he 1on•enJ1111 tuttora il 11r<•· ,io della (re--,d1t•1.ta e <klruniu·r--aliti. Q11t'--l1) izli --lra1•1l 0 11 non -.on riu--rili a C"Olllt--tarc-i. :1ono-lanlt'" d1(' --i -.ian le,att' e ~1 li-\Ìno tuttora lla cerlf' lt"rrf' racilmt'"nlt" uuli\ i,luahil; \O' 1 di p1 iorità r di --e-io,ini--1ic-a e-ahMiont EURITMIA PSICOFISICA hald~-.arrr C:a-.ti~lioflt'" O' ·up• tra pii --c-rinori dir hanno ri\oho la loro a1te11.tione ai 11rolilt'"mi iella rnhura ck-1 <'Ofl 1111 po--10 prt'nuuente non 1nÌI -.i h:tdi. J>tr aH•re ~riuo di pro• po--it(, "li un !.!le ~du•i,o 11r;mmt'nlo. mn i,<'r :l\erti dalo mo• do di \N.lere attu.,er--o il tipo icle:ile tldl'uomo che è e-.t"lllJ>iO inirahilt di un connubio eurilmico tra corpo e-anima. le più t"Ften-.Ì\e idealiti in rano tli 1>0tenziamento fu.ico ck-1 Rina...-1 mento. I] Ca,1i,1:lione. natura ~ingolarmenlr hella e prt'<ll:rntt". ,i.. plomnlit·o egrcpfo. am:uo e riH~ri10 cloi più potenti Pri11cipi t \lonarchi del tempo. amico fraterno di HaHatllo e del Bc.·mhv. pereiri11a11do di Corte in Corte. •u~u ,...,wto ~u~gefirir. rol ,-uo profondo 1cumt'. le 1-.pirazioni latt"flli dell'rti: " non tro,ò -o,erchia rati<'a nel eomottliarle a11r1,tt':!-o il fUO i11Jr:t",lu10 .i ,.fociart" nel prototipo dc: cillai:lino cor1t•-.e. coho. font, che f' una cre.itione. ma primn di 111110 creuione di luUa un'tpocn Il curnlit"re m0<lello d1t" il \lanto,:1110 \ iene crt"ando ror, 11 ,ua forl,i1a pros.. dlt'" ritthe11ia la ,qu,-.1tezu cht" e11l.1rn1 dallt optrt immor1alì tkfdi arti,.ti eo111tmporane;_ 1leH· (o: lento e m('lodieo e--erri1io formar~i un coq,o am,onioio arfo1chi-. coo 1111 opporhmo ...lilupJ)o l<"llt facoltà 1••irhirhe. po ...... 3 a,, irinarsi 3 cruell'id<"Ale di bdlf'uu ,lrl mornlo dlr11ico. di ,,uel mondo che la ltt'"lleu:■ tras,.e dalla "~ulnione fllo--o· fica 311°.:ITtt" rnelrica. dal ri1n10 della danza alla ~uhura PtrciO il <.:a--,i~lionc , uolr il --uo Cor1,~U.1no « ca,alirr d'o~nì ..ella • al-ile nel « correr lance ... nel 1io-.1rart'. correr tori. la11• dar 11-tr e riardi•· :\In non ..olo in codc•lr l~rcila.i:ioni fi•idu.•. che in fondo ~0110le ~te"'l' propu~nalr l'il ath1Plt- da~i:li uomim del \ledio-E,o. ma in altre più t'!'IH~...imente oritinali il \o --tro ocn•iii::ia di \Nkre i)rou•llo il -uo Princi1)e. Il nuoto in(ath .. 1:1:110pol<'llliaro dai ~re,ci e dai rom.ani f'."he. com'i- 11010. ,1,,h- ,.;,ano ru~lla nmuiera pili Cf)i!?r.'lrica il JH:'n'eno ignornnlf< 1 i• 7

Vittoria ColouG (G. Mut.iano) s •1w111,anu:11tc -.:011 le ~pr~•ioni- mt•le mi11 mdt' ,11,Hi•,•.1"11t1 - ,· - nt:'qu~•liueraJ Jii/icit m:c nota,,, - rilornJ. ., '!uc11Jo l'e•t-mpio di Viuoriuo da Fehre, ad ~,,ere atldiuu., , ,,.....,. 0:- 111110 coefficie11tt" alla creazione Ji un organismo fori<' t :- rn.•. [. -.o\erchio ricordare rim11orlanza che il gioco df"lb 1,..ilb acc1ui,,1a l>Ure nel Ca--tiglioue. con,,ideralo che tutti ìnllHh,:amentc i teorici della pedagogia de: Hinascimento lo pro1mgna• 10110. non facendo altro in 1al modo che raµpre:,entarc. con compt'tn.:-ione acleguata. !"entusiasmo della società ri11ascimen· !aie per un rnte e-,,ercizio. ,z:iudicato Jal Burckharrh e il ~ioco cla-..•ico d"ltalia •· Balda..,'4rre Ca•tiglione --cri\e\a. per le clui'i colle. per i nobili. Chendo zmch'egli. come il Petrarca. il Salutati. il Hiz• 1,oni. il De Ferraris. (edde seguace tlell"opinione di etlucare 110n la massa del 1,01>010ma il fiore di eHa. Ecco percl1è dà n1 •ngace ammonimento al Cor1egi111io di' non cimentarsi ,1elle ~are u1oni~1ichc cmi gl."nte di ba::,.:-3 condizione :;oeiale. ,-pe• rialmf'nlt' quando ft•me tlì l>t"rclere. EDUCAZIONE FISICA MULIEBRE l,"illu-lre pt' lsgofi~ta del Cinquecento 11011 1li~deg11adì porre la 11ro11rin altClllione. l-'OOS<:iodell'imporla111.a delr:ugomento, ..111,·h<a-ll't'ductiLione fi"-ica femminile. IJopo a,t:r affe,mato che la clonna di C<-rk 1lc\e e;a~re tli hdla presenza. colta. di portamento ,li~imo\to •· ,il!rtu.io.:-o. t it.i le vrìncipali esplicazioni ginuicht: muliebri it1 u-o µ1CJ!'::,1.> ~di iu11ichi <' j!ìu-.tamente commenla: e l\on ,·oglio eh.ella 1111 ,l,.rnna1 u•i que,•ti c,,ierciz1 ,·i rii i così robusti cl asperi 4 maneg• titir le :umi. C.'l\"alcart'. ecc./ m.: \'Oglio che quegli ancora che .-.ono cOt1\'t'J1ie111ia donna faccia co11 riguardo e con quell:1 molic tlelicatura che a\·emo dello comc11ir,,ele :t. La donna cioè cle,·e rimanere .-.empre tale: lungi quiu.li tb quegli atteggiamenti mMCl,i che lanlo deturpa110 il carattere ,lcl ~~-•o femminile. Non vi è in tutta la 11a1ura differenza viù irriducibile che fr.i. l'uomo e la donntt: ltt bellezz:1, b. forza, i:1 ~trultur:1. ic :iuit:.idini si ri\cl3no :1lrocchio :anche- meno :ic:.::u i:: :ipcrto co:;!r::i.:.:o. l'crriV il \0~1ro c-on-i,:::li..i.ill:a fcm- '"'"fl .-olu il l,a:lu 1,.-.i ah,i. etcrci1,; ... !1e r.on richiedono l'ht" p:ircf' im:Ù':'" .!i !orz:t "lC-:"!t~"ron!r::!):1:.-co:10 ::d :1rrc-c3re un ge111ilc !""'..i:"N.·"I" -...I :.::1i;;,c::o h: cu: lo .:;::uardo ,.j i"l.;:1 compl::!{'i111.,. I Cou,-i;:::lie .di ammo:1:mcnt1 che il CJ.Gti7liMte ,.ffrc :1 J'!"· po:-ito della ('uhurn faic::i. dcll::i donn:1 h:mno. '>Cll711 duhl.io un singolare ,•alor(' perchè concorrono ad an·iarci ,·cr::.o !;1 eom1>rcmìo11e del problema che è solo \'anto delle c1à moderne. Per quanto infatti il Hinascimento nel ~uo pieno folgore ci ahhia elargito delle magnifiche figure di eroine. fulgenti di tem1>eramento hallagliero ed oslentanti un corpo al etico e fone. qualì Caterina Sforza. hahella Gontaga, Villoria Colonna. pN quanlo !ia nella Hinascen1.:i che la donu:i :ihbin i"'1>irato i nostri più grandi capola,·ori nell"arte e nella poesiu, è tulta"in solo nel secolo ,ent~imo che \·ediamo riconosciuto il giu~to posto che compete alla dorma, 1a1110 che ia \·ediamo combattere a parità d'armi con ruomo nei negozi J>OHtici, nelle aule a«adcmiche. negli ~:idi. sui campi ue,,osi, nelle pi:.cine. Del resto. come potern l"Era rinascimentale, vur fulgida di Ci\ihà. oceu11arsi con con~ape\'Oleua :adeguata dello sviluppo fisico muliebre st" per esem1>io. l'Alberti, che è pur una delle me111i pitÌ rapprese-ntalÌ\t? del Rina3Cimento. non tro\·a ~r queito e~sere frale <' gcnlile che catti\'e parole. che acerbo dilfpr~1.o. c-he apµellati,·i comc qut'!'ti: « ~uttriee e ce-le.i!li!•

Ritratto del cardinale Pietro hmho (Tiziano) i'ima creatura•? li Rinascimento, rilomando alla concezione c)3ssica, secondo la quale, la donna era con!liderata inferiore 4IJ'uomo. uno sln~mento di piacere, e nettamente contrappo· nend05i ai poeti del doke stil novo che 3\'enino quasi idealizuuo l'arcana potenza muliebre, non era assolutamente in gradò di ,·aiutare quanto devesi in fatto di cultura tisica ed intellcttuo.lc al sesso debole. · BINOMIO INDISSOLUBILE: SPORT-POTENZA Le pagine \·ergate dal Castiglione mentre ritraggono le attività ginnico-milil3ri del Cortegiano, anche là dove echeggiano un tono vigor050 e auuh·o, non riescono tulta\•ia a ttlare il marchio di un'epoca galante, avviata irremi~ibilmente verso la china della. dissoluzione e dell'asservimen.to. Del resto il consenso con cui i temporanei circondavano la pubblicazione dell'inlera oper:t (che andò a ruba quando ancora non era stampata!) è di una eloquenza ÌJ\COn<:ussa; prova è che la rocietà cinquecentesca vi 9Ì specchiava fedelmente, vi ri1ro,•an1 la raffinatezta, il gusto squi!ito, le di~uisizioni filologiche, le discussioni erotiche, insomm:t, tutte quelle esteriori manifesta.zioni capaci di distorre dallo ~peuacolo della lotta per l'esistenza. Cè. a queisto proposito, un guS'-oso quadretto, \'ivido per l'arguzia e la fìneua del dire, in cui il Nostro ritrae quelle figure di ,•a.nerelli effeminati, di cui copia abbondanle do,·evn 9

Catermct Sloncr (Marce, Palmeuani} essere al suo tempo. Egli cc li presenta mentre « si crespano i u~nte, di non completamente vissuto. Era la SQCictàche ,·olcapegli e spel:rno le ciglia ... e pa.re che nello andare. nello gen a poco a poco le spalle alle idee di libertà, d'indipenstare et in ogni altro allo si:ino tanto teneri e languidi che le detiz.a e di patriotti.smo. membra siano per staccarsi loro l'una dall'altra>. Basterebbe Passeranno pochi anni e la nostra Patria, che fino allora tale pittura per carattcrinare un'epoca. ave,.•a mandato bagliori di luce in tulto il mondo. sarà gra• Non dimentichiamo in,·ero che quando Baldassarre tcrh·eya, vata da una spessa caligine: la dominazione straniera. Gli l'Italia era ormai un campo di contesa fra le Nazioni più po- italiani allora non ameranno più i giochi ginnici atti a for• tenti d'Europa, la Spagna e la Francia. IJ Castiglione non sen· tificare il corpo cd a plasmare lo spirito e si lascieranno cortiva nes&unsentimento di O!tilità veno p0poli che trattanno la rompere dalle sbrtosc ed anificiose mode s1raniere. Ai campi nostra Patria come terra di conquista. cd anzi cerca,•a di aolle- di gara, all'aria aperta, alla srcrz.a del vento cd al calore del citare i favori del potente Re di Spagna. A lui non importa se · H>lesuccederà una vita molle, effeminata, nei salotti delle dame JI Sonano al quale si pro,tcma è uno slraniero invece che un o nei circoli dell'Arco.dia. L'amore per lo spon ,·a di pari i1a:~no: egli si inleressa 1oltanto di coJtjvare nei giovani quello passo con lo tpirito di conquista, di battaglia e di indipntdenza. ,pir!io di superficiale galanteria che rendeva allora. gli Itali.mi Questo sa l'Italia di Mussolini, questo non dimenticherà ma, fra 1i più rinomati-cukori di urbanità che ai avessero in Eu- l'Italia di domani che, ammonita dal passalo, figgerà sempre ropa. Egli propugna aì cd idcaliua le più disparate forme di più la volontà e la speranza, la decisione e la fede ,·erw u:1 sport, ma nei suoi consigli c'è qualcosa di astratto, di indiffe- av,·enire imperiale. NEVIO MATTEINI IO

lE VARIAZIONI DEL SISTEMA TEGUMENTARIO NELLE RAZZEUMANE Da lungo tempo gli antropologi hanno c!aminato il colore della ptllc, degli oc. chi e dei capelli ndlc diverse razze urna. ne e se ne sono scn·iti per le loro classificazioni. Queste osscn-azioni sono state :-ccentcmcntc riprC$e allo scopo di decifrare la trasmission: ereditaria di questi importantissimi caratteri ducrittivi. Per c:uanto riguarda la pigmentazione della pelle questa è determinata da numerosi fattori ereditari. Sembra ormai provato lhC esistono soltanto allelomorfi chiari e scuri e che questi ultimi dominano sui primi. Dalle ricercht di Davcnpon n~ll'isola di Giamaica risuha che non esiste un fattore bruno speciale per _i mulatti. Dobbiamo tutt.wia fart' presente r.hc anche nella ~Ile del negro è presente un fattore çhe dà il colore giallo: questo colore gialTIPI DI RAZZA NORDICA !astro si prucnta nei reincroci di mulatti con europei cd è particolarmente eviden. t~ nelle unghie del pollice e nella linea naso-labi:1le. E' interessante osservare che questo colore giallo non si presenta mai negli incroci di europei con australiani. Esiste poi anche un fa.nor-e chiaro dominante nella pelle bianca degli europei: questo è stato osservato dal Davenport, dal Fiseher e dal Rodenwaldt. Inoltre gli incroci Tamili.Malesi e quelli Portoghesi. Indiani spesso si presentano molto più scuri dei genitori. Gli incroci di europei e polinesiani ,presentano una netta domi-

nania del oolo~ chiaro <klla pelle d1.~i curOJ)(-i, La pelle dd n}()ngolj present:, un h1. tore dominante giallo che deve c~s~r.. di ~tinto da quello rtttssi,·o dci n<'gri. l.)i.•~- sta dominanza appare c hiara ncll'incro. c10 tra cinesi cd europei, studiato dal Tao. Anche il g-iallo degli ind ig-eni americani è nettamente dominante. Secondo il l.tbu.her lo stuso si oucrva negli incroci di europei con boscimani. Esistono poi, oltre qu«t, fattori ccncrali dclb. pigmentu)()ne, dei fanori par. t1colarj che ne regolano la distribuzione nelle varie pani del corpo, ln dipc11dcn1emen1e poi dalla pìgmcm.uione iJ colore della pelle ,•iene dcttrminato dalla strut. tura stessa della medesima, dal suo spcs. sorc, e dalla irrorazione s anguigna. Il colore- rosa della ptlle dei nordici non è determinato da nessun pigmento 1)anico. la.re ma semplict:mcme dal sangue che s1.-orre nei capillari. D'altra parte la pe:11: può presct1tare le cosiddette lentiggini che tK"mbrano essere determin ate da particolari ormoni. Spesso gli incroci d1 bianchi e di gialli si pr:semano noc.e,·olmente cofcrti di itntiggini. L'albinismo e il melanismo non sono mai caratteri razziali ben sì appanengono al dominio dell.1 pa.tokig ia. L'albinismo è presente in tutte le n.u.: ma in grado molto di,•crso. L'albinismo e stato OSSU\•:uo in India, in Cina, a Su. matra, Borneo, ntll'Americ a Centrale e in .\friC'a. Mtntre in Europ. a la percentu.1lc c!<.gli albi111 è d1 1/r5.ooo, n:lla Costa d·Oro qucs111.percentuale sale a 1/Joo. L'albinismo, 1an10 l*nialc che generale, hA caraucrc rc-ceuivo. Anche il tessuto sottocuta.uco possied: <.'cl 1>igmento: questo de termina lt cosi delle macchie sacrali che si oSSCrvano nei ncona1i dt'llc raue scure. Queste macchie 1uro110 in passato chiamate macch ie mou. golichc ma J>ot furono osservate auene r•t'gli europei. Da numtro sc ossennioni C'ompiutt" dal Larscn sembra dimourato che le macchie sacrali siano dctt'rmina1e \la due distinti fauori il che spit-ga che

negh europei di pelle_ chiara si osscr\'a solo raram<'llle. Passiamo :i.desso a considerare il co. lorc rlci cal)\:lli. Da numtrosc ricerche ri. !òd1.a eh..: anche le viù sottili sfumature lli 1'lnu po~no <'Her<' ereditate: a quc- !>lO r~ardo il von Verschuer ha perfino .. ifcrmato che I: differenze stesse di to11ali1àche si osservano nelle singole par. ti dei capelli hanno una grande impor. tanza. Il colore dei capelli, com'è noto, diptn• dc da piccoli granuli di pigmento: sono stati osservati granuli chiari e scuri, bruni e neri. Inoltre si possono osservare c;!ci granuJi rosgi come pure un colore tosso diffuso. La formazione dei s-ranuli dipende da un particolare processo di oss!dazione. li Sallcr sostiene eh~ il colore bruno scuro è identico a quello nero, mentre in,•ece il Fischer è dell'opinione che questi due colori siano d.tti da un fattor~ diverso. Anche il colore rosso è il pro. dotto di un particolare processo di osscr. , azione. L'antropologo russo Bunak ha compiuto ricerche con il metodo spcuroscopico facendo delle interessanti osser. ,·azioni che sarebbe qui troppo lungo esporre. li Fisch::r ri1icne che nd colore dei ca. ~lii bisogna distinguere il gruppo che presenta le "arie tonalità dal grigio chiaro (cenere) al nero, poi quello che va dal giallo chiaro, al giallo bruno e al bruno, mfin,: il gru!)1)0 che va dal rosso chiaro a! rosso scuro. _ li comportamento crfflitario delle va. rie lonalilà di capello è quindi molto com. plicato; tuttavia ci pare che si può affermare gius1amenle con il Nachuheim che il fauore che dà una maggiore quantità di pigmenlo è sempre dorninant: su quello che dà una minore quantità. Inoltre bisogna tenere presente che il colore dei capelli e dei p:li in generale ,·aria nell'età per influenza delle ghiandole a Stt:rezionc interna. Passiamo adesso al colore dc.Ile iridi: questo com"è noto può ,·ariare notevolmente ne.Ile razze umane. La Mancanza

assoluta. di pigmento determina rocchio r05IO <kf:h albini. Le var\AZMMl1 di colon <kll'occhio dipendono uscn:ualmentc (latta quantità di pigm(:nto dello stato li• 1nit.anlc.anteriore dcll*indc e da.Ilo s~ re di questo. Generalmente. domina. il ~ lore bruno Mlrincroc:io rna ooa Kffiprc. Jr.oltre t stato osscr,·ato che il sesso ha anchc una c:crta influcnu sul colore. des:b occhi; soprattutto od nord dell'Europa le donne ha.nno gli oc.ehi più 5Ctlri degli uominL Per indicare compksti,•amcnte il colore della. pelle, dei c.aptlli e dqli occhi si ~ adottato il 1erm1ne di complcssioPe: si p::.rla COiÌ di compkuionc chiara o di com. plns1one ,cura, tna spts,90 accade eh-: 11 colore degh occhi, sia diverso da quello d::i e.ape.lii. e de.Ila pelle. Quttto dipende cklla CTandc c:omplicauonc dc1 fattori erednan che pou,ooo rombinani tra toro nel modo ptù ,·arioAccanto al co\ore dei capelli t la for. ma d1 questi che ha gra.nde importando per gli studi rauiali. Com'~ noto le di- ,·ersc ra:ttt uma.nc pru,c.ntano una. forma molto differ01te di capcllL Queste diffe. renti forme. sono in rc.la.zione a distinti fattori crcchtari che si 5000 ,·cnuti man !N.llO determinando nella formui~ delle. dh•cTk rauc. 'Così il Sansin ha pOlU• to oucrnr-: che i bambini dei Neocalcdoni, popolo com't noto dai capelli molto cttlpt,, pr~l&DO talora dei capelli 100: così pure gli ffl!brion1 dc:i negri pos,ono presentare dei capcni addirittura rigidi. Lo stcuo si può dire pu gli E.,qui~i. p<>p0l0dai capelli molto rigidi, che .otto i cioquc: anni prcscntano apclli gencn.1mcntc ondulati. Il Tao ha osservato eh~ nt.U'incrocio di e1nt:si con aaroptt, do,auna la. for,na riti• da. dei cinesi, però i bambini hanno capcl1i 10ttili che si modific.i.no con l'ttl.

La iorma ,·ariabilc dal lcggerme.me aJ fonmlfflte ondulata cki capdli. propna <.:l:glicuropci. aino.. austr~h:uu e wedcbC:i wmbra cucrc quella originarla dcll'unlanit1. 0a quttta forma sono derivati cb t:na parte i capelli rigidi dt'i mongoli, ,ndiani cd ~uunc:si e dall'altra i capelli crespi dri ~rn e <ki mcla~d.ni, Da qutsta forma è ancora dcrh•ata quella icnetMflle a spin.k d<tta e fil.fil• o a grano di pepe dei boscimani e dtg:li ottentolli. 11 fatto cM i ca,pc:Ui dei bambini negri dn·cntano moho prima crespi di quel• li dei Ncoc:aledoni dimostra che tra 1 fat• tori che ha.ruto dato rincruparnc-nto Itri C:uc gruppi non ni11t~ nessuna t"Cbuonc t;tndica. Da num«OSi studi risulta cht ndl'incrocio degli europei con i negri, ottentom e mc:bn<Slani. b forma ondulata ddl'curopco è rccttsiva nspc1to a qutlb crnpa del negro. I capelli ricci s0no invece etc• rwgoti: quc,to spiega perchè i mulatti possono pr~tarc capdl1 d:llc- fo~ riù di,•:rsc. La dominanza del captllo crnpo sull'ondulato è stata ou,tn·ata anche nell'incrocio di europei con bo,Kl1'1\21• ni. e di cur•i con cubani. :,;cn·inc.rocio invc«: di malesi con acgrito, stndiato dal Bcan. ~ stato ,·isto che il capello cr~po elci nqnto è recessivo, il che dimostra che C'S50 di~ da una mutaz.ionc panicolate:. Qudlt ossc:n•aiioni sul c:omportafflC'.0-, to ereditario delle fonnt: dei ca~lli s)m• gaoo l'aspetto puticobrc di quei popoli formau., nc:llc zODC di coata\tO tra n.uc c,P,·crsc, com'è dei popoli dcl1'Afnca SCI· tentriona!c ed orientale:- Nulla si sa sugli incroci degli europei e.On i pigmn cklf A· frica e i negrito ddle Filiwinc. Anche b fonna. I~ e rigida d:i ca• \>C:lhdei mongoli è domiMnte tanto su quella ondulata qu.anto su quella crespa.

Nulla di preciso si sa invcct: della do1ninanza dei ea~lli pur essi rigidi degli esquimesì. Mollo differente è anche ndle varie razze la distribuzione del sistema pilifero: accanto a razze pelose:come gli europei, gli aino e gli australiani altre ne c5istono Guasi glabre come gli indiani e gli esquimesi. I bianchi sono più pelosi dei ne- ~ri: poichè i mulatti assomigliano di più ai negri sotto questo aspetto, si deve arguire che tale carattere degli europei non è affatto dominante. Interessanti sono anche i problemi che riguardano i fattori della distribuzione dei peli: così J>er ~scmpio è stato osservato che quasi nel 60% degli abitanti dell'isola di Creta e in molte rc-gioni ~cll'A- ~ia Minore le sopracciglia confluiscono in. siemc sulla glabella. Sembra che questo carattere della cbnflucnza delle sopracciglia sia recessivo. Abbiamo già accennato in un altro numero di questa rivista all'importanza che possono a,•ere per gli studi razziali l'esame delle impronte digitali e abbiamo ricordato le ricerche compiute dal Falco suli'argomcnto. Possiamo qui aggiungere )6 che dai risultati dello Steggerda e d-:1 Cuinmius è stato messo in evicknza che esiste una grande differenza tra la forma delle. impronte digitali degli lUroJJ:i e quelle dei popoli mongolici e mong-oloidi. In Europa le forme a oc..:hidlo sono meno numerose: rispetto a quelle :i.<1 ans.a nel nord, e vanno aumentando prncvk11do \'c-rso il sud e l'est. I giudei pt"r 1 \ !I". ,•ata percentuale- di occhit'Jli e la l'iC(")!"I. percentuale di anse, si staccano dai;li ..u. ropci. I negri formano un gruppo a :;~ che sembra essere c:aratteriuato dalk forme più semplici. Gli csquin1csi e gli indigeni americani stanno con i mo11goh. Ancora allo studio è la questione dcll:i. dominanza o meno d:llc divcrk forme nell'incrocio. Passando adcs!I() alle lince delle impronte palmari, di cui si è parlato in un passato articolo, è stato osservalo che esse si presentano dh•ersc nelle vari: razze. Il Wilder ha cosi parlato di un tipo europw e di un tipo negro. Il Miyakc ha .!ggiunto un tipo mongolico. L'Abel ha compilato una tabella suvt'ndosi delle lince B, C, D e della percentuale con cui i diversi tipi si presentavano nelle varie razze. sr tratta naturalmente delle lince che servono a St'paran dei sistemi di lince papillari e che partono dai triradi; quel1<'che im·cce comunemente vengono chiamate dai chiromanti lince della mano e che non sono altro che lince determinate dall'apposizione e dalla flessione delle dita hanno minore interesse dal punto di vista razziale e al riguardo si può solo ricordare la ricerca compiuta da Poch sulle differente tra Viennesi e Voliniani. Quanto abbiamo ricordato sui earatt:ri razziali del tegumento e d:gli organi an. nessi mostra che a ragione su di essi si è concentrata da 1empo l'attenzione degli antropologi. L'intuizione popolare che ha sempre considerato com~ carattere ranialc fon. damcntalc quello della pelle si f': dimostrata sempre più fondata, man mano che la scienza dcll't:reditarictà ha chiarito i com. plicatii processi per cui si trasmettono nel1:: gc~razioni i caratteri razziali del tegumento e degli organi annessi. G. L. RAGAZZE NORVEGESI

SIONISMO E SIONISTI !I mo\'imemo sionistico moderno si col• lega al nome di Teodoro I lc-rzl, un ebreo \li Budari,cst che nel 1895 da"a alk siam. pc 1111 suo volunu·, « Lo Stato ebreo>, d~- ~tm,110a suscitare ,·asta eco di commenti e di adesioni. La soluzione del millcna1 io problema giudaico era \'ÌSta d:dl'l lcnl 1:clla costituzione di uno stato sovrano \·uso cui a,Tcbbcro do,•uto affluir: dai quattro pumi cardinali tutti gli ebrei dd mondo, che avrebbero ritro,·ato in un·or. g:,nizzazionc statale riunente ad unità la n:.z1011c ebraica, le ragioni cd i motivi id~ali di \111:1 vita più alta e più piena e la coscienza di una loro precisa missio. ne nel mondo. Il sionismo nel 1:iensicro di I11:r:dvcni- ,-a così a perdere il s110 contenuto rdigio?,O1radizionak, pc:r :t:,sumerne uno piÌI spiccatamente razziale e nazionale, ben di, crso da quello nella sua concreta con. sistcnza e n·ni,·a a contrapporsi alla ten• dcnza alra!'simila:i:ionc. largamente diifu. sa fra , asti ceti giudaici, soprauutto agia. 1i, eh~ ,·i scorgc,·ano un comodo mezzo d1 ma111cncrc una posiziom.' di predominio che la 1mrità giuridica inconsiderata. mcmc dargita d:igli ariani :wc,•a loro re~ piil facile 011t•ncrc. Tcodoro llcn:I non i: però il primo che abbia imp1adra10 il 11roblcma sionistico 11::i<,uoi precisi termini di un'Mfcrmaziotlc n:i.zionalistica. Ciò a,·c, ano già fatto Moscs l-kss nel 1862, e riù tardi, con m.:i.ggior precisione I.eone Pin!'kcr, un ebreo n1sso, che nel Lord Balfour suo opuscolo e Autocmancipazione > avc- ,·a scritto: e L'ebreo non ~sscndo auto. ctono in nessun luogo, e non potendo mai consider.usi in casa propria, resta sempre e do\'unque uno s1ranicro. Sforzan. dosi di amalg.i.marsi con gli altri popoli, gli ebrei si sono sbarazzati allegramente della propria nazio11alità, ma non hanno mai ottenuto che i loro concittadini li c<nsidcrassero dei ,·cri e proprio « autoctoni>. Di~pcrsi, abbiamo affermato la no. s1ra vitalità indi,•iduak, abbiamo dato pro. ,·a della nostra forza di resistenza, ma ••bbiamo perso il legame comune della nostra coscienza nazionale ... e Dobbiamo rinunciare all'illusiouc che la nostra dispersione nel mondo c'iml)Onga qualch~ missione provvidenziale. Xon cerchiamo la nostra sal\'czza in \'ane il. lusioni, ma procuriamo di ritrO\·arla nella ricostruzione del nostro legame nazio. nale ». Come si vede, cc n'era abbastanza per suscitare gli entusiasmi negli ambienti gio,·anili -e studenteschi ebraici, più a contatto con i mo,·imenti nazionalistici locali e meno irretiti dalla mentalità < assimilatrice> degli ebrei ricchi, o dai prc. giudizi talmudistici dei vecchi conscr- ,·:ttori. '.\fa un più largo movimento di adesione ai principi sionistici, oltre che ptr moCÌ\'i esterni sopran-cnuti, si manifesta C..ruaalemme dal Monte deg-li Uli-ri

La biblioteca dell' Uni"•~tb. ebraico a Gerusalemme s.r,prattutto quando come patria ebraica viene scelta la Palestina; il sionismo viene a roincidcrc con la tradi:r:ionalc aspirazione a.I rìtorno nella terrn dei padri. e L'anno pros:iimo a Gerusakmmc • ~ la formula che i giud-::ida secoli ripetono ali:!, ,·igilia di Pasqua. Tale aspira:r:ione è sempre st:ua vi,•issima; e ciò spiega come in ogni tempo, specie quando le reazioni contro l'im·adenza ebraica assumc- ,ano toni più aspri, sorgessero ,,cr-:: fu,n. gaie di falsi profeti a predicare il ritorno in Terra Santa e a farsi promotori di 1110,•imenti,in senso lato, sionistici. Tra costoro. naturalmente, non mancavano gli impostori. Le s1oric ebraiche, ad esemi:io, ci narrano come nel XII secolo si presentassero agli ebrei di Bagdad due strani indh·idui che si dicevano im•iati dal Messia, annunciando JX'r un dato giorno il ritorno in Palestina. I fedeli, dopo aver consegnato i loro beni (per rpndersi, com-:: ('SSi dicc,•ano, degni del rilorno in Terra Santa) . do,•evano salire sui tetti <!cli<'loro case,· cd a me:r::r:ano1tesi sarebh: 1:-,•atoun ,•cmo d"origine di,·ina che li avrebbe 1rasportati dritti driui a Gcru. IS ~lemmt:, facendo loro risparmiare le spese di viaggio. E" necessario aggiunge. r< che mentre i loro correligionari se ne stavano :tl)IX>llaiati sui tetti, i due compari si dileguavano con le offerte? Ma ritorniamo ad !ferzi. Il suo sionismo è poli1ico: non r:-ligioso. e Kon ritC'ngo che la questione ebraica - egli scrive - sia una <1uestione sociale 4;> rcliriosa. Si traua di una c1ucs1ione nazionale e 1>errisolverla bisogna innanzi tutt<.i farne una <111es1ionepolitica internal!ionale. Lv Stato ebreo è un bisogno <lei mondo•· Il sionismo di Herzl è la reazione piii prccis."\ alla tenden:r:a all'assimi. lal!ionc degli ebrei nt:11(' na:r:ionalità locali, ini:r:iata soprattutto dopo la Rivolu:r:ione francçse, e che rappresenta, secondo il suo parere (e non .si può che convenirne) una soluzione illusoria ~ falsa del problema giudaico, destinata fra l'altro a suscitare nuove reazioni amiscmite non :.p~na le N<\:r:Ìoniospitanti finiscano per scorgerne la doppiez:r:a•e i pericoli. · Dapprima l'ancn:r:ione dell'Hcrzl si rì. ,·olse verso rUganda, ma poi la scelta tella terra eia colonizz..'lrc cadde sulla Paltstina. l'antica terra dei padri. Ciò rap. presenta I.I. J>rima e più diretta co11scg11cnza delfimpostazionc del sionismo )<'· condo liii principi'> na.:ionalistico. « QucJ. lo cht i:;i può reali:r::r:arcsoltanto in Pale. stina. anche se vi sono altre terre libere il cui sfru11amc1110 sarebbe p1\1 ,·antaggmso - scri,·c Sir 11-;rlx."ftS:,mucl - t: la rinascita dello spirito ebreo•· Pertanto dopo la Oichinrazione Balfour t!cl 1917, che promcttc:,·a 1':1p1-,oggiobri• iannico alla costituzione di un « focolan 1iazionalc :t (Xational homc) in Palestina, il movimento di colonizza:r:ione, già iniziato da qualche decennio soprattutto per opera di pri,,ati, quali il Rothschild, assume un ritmo piì1 rapido. L'org:mi:r:za:r:ionc sionista si \'aie ddl'azionc di un « Congresso sionista, i cui membri sono clet1i dagli aderenti al movimento, di un e Fondo nazionale <'braico, rivolto so. prattullo all'acquisto di t!."rrcni, di un .: Fondo di colonizzazione• per il credito in generale ccc. ecc. 1 risultati sono indubbiamcmt notc\'O• h. Gli ebrei di Palestina sono attualmente ohre 400.000. Il territorio colti,·ato è

riù che raddoppiato dal 1920. L: imprese: industriali si sono più che quadruplicate raggmngcndo il numero di 4.615, con 33.000 optrai e Q milioni di 5terlint di capitale. L'importazione è: triplicata, l't:• sportazio11c qui11tuJ)l1cata. La vroduzionc di ~ncrg1a elettrica supera largamente 1 20 mii. Kwh. la circol:u-ione di automut1 è passata da 400 nel 1920 a 12.000 nel 1935. La città di TcJ,A,·iv eh(' contava 6oo ab. nel 1920 ne conta ora oltre 140 mila, qua11 tuui ebrei. Particolarmente note,·oli sono i risultati raggiunti nell'agricoltura, s~cialmcntc st- si C011.sidcrila tradizionale repugnanu ebraica pu i lnori agriroh. Gli c-brc11)()ssiedo110il 6% del territorio, con 186 colonie e 90.000 coloni, e le loro u1cnd: ahmuitano mi.a fone rorrente d1 csportauoni. Ciò ,•a rilc,•ato ~oprattutto pcrchè im•estc una questione di principio. I capj sionisti si sono accor11 del ptricok• dato dal fatto che, qualora gli ebrei della Palcsuna formino un grande agglomerato urbano, senza imimi legami con b terra, il 1ll0\·im::nto risuhercbbc fon. duo su ba.si quanto mai incenc e preca. ri ... Giuseppe F1schcr, comnussano del Fondo nazionale ebraico scri,·e: e L'im. m:grazi0ne ebraica deve essere profonda. mente radicata alla terra Palestincu-. Solt•nto radicandosi sul suolo ebraico l'ebreo errante si muterà in un ebreo l),'Hlrone del suo destino storico e della sua patria>. In attesa di una futura nuo,•a società ebraica, di agricoltori e di piccoli pro. pric1ari terrieri, (e ,•orremmo proprio vi. ,ere tanto a lungo da ,•cd:rla) i conta• d:ni rapprcscnuno il 16% della popola. zionc locale, contro l'84% eh" ,•h•e in centri urbani. E qui cade a proposito di parlare del contenuto spirituale del sionismo, almeno d, quello dei 1)rogranuni ufficiali. Il sio. 111smo,·orrcbbc creare nuovi ~ani motivi ideali al popolo ebrt0, che siano un suo proprio patrimonio, e valgano a toglierlo <lalla sua ambigua posizione d1 fronte ai ,·alori morali di altre razze, che non riesce a sc.ntire e assimilare; vorrebbe essere 1I tcntativo di dare al popolo ebraico una sua proprla cultura, riconducendo ad uniti il suo spirito tormentato dall'insu. rrrabile dualismo tra la voce del sangue e della tradizione, e l'influenza dell'a.mbien1c culturale a lui straniero, di cui non riesce che ad uaspcrarc i lati nega.1i,·i e dismmori, senza raggiungere il saM equilibrio della ,·era arte, o la serena hm• pidezza del pensiero creatore. Sentite ora ciò che dice ~ahum Sokolow: e I) siomsmo è l'ullroduzione del popolo ebrt0 ad un'esistenza pii1 nobile. E' la guarigione dei mali provocati dal ghetto e dall'au1milazio!"k nel carattere ebraico. Il sioni. ,mo ria,•vicina gli ebrei agh altri popoli d:.ndo risalto al loro lato 1111h·ersalme111c umano>. Ed ancora A. Granowsky: e Bisogna che gli ebrei lo sappiano; non è per arncchirsi senza fatica che debbo. no andare in Palestina, ma ~r lavorar! e per produrr-:, per creare nuovi valori>. Tutto questo 1a.rebbc molto bello, e molto nobile, ma l: troppo nobile e trOPJ>OTbcllo ptr essere verosimile. Il giorno in cui tutti gli ebrei della diaspora condividessero questi propositi. il giorno in c1.1i essi preferissero essere dei buoni ebrei, &)iunosto che dei pessimi cittadini dello Stato ospitan1e, il problema giudaico •vrcbbc fatto un dccisivo passo ,·erso la lii

VedutQ, o:•reo: di Gio:Uo: sua soluzione. ~la la ,·erità è che la stra. i;;unde maggioranza degli ebrei non la pensa così. I ricchi giudei di tutte le capitali del mondo non sentono affatto il fascino d:-1 ritorno nella terra dei padri, e il pensiero di « Ja,·orarc e produrre>, di « creare nuovi ,·alori con la loro fati• c.'\>. chi sa vcrchè, non li seduce mint• mamente: essi pensano che è molto mc. glio continuare a dominare <!all'interno gli Stati ariani, muo,,cndo abilmente le lese della banca e dell'affarismo intcrnaz1onalc, come il ,·ccchio Rothschild, che a chi gli chicde,·a se aspirasse a divenire 1: re degli ebrei rispondeva che prdcriva t::,serc l'ebreo dei re. Per essi il ,sionismo rappresenta qualche cosa di molto meno nobile e di molto più pratico; è il comodo mezzo di tro- ,·~re uno sbocco alle migliaia di ebrei po. Hri, che son sem11re quelli che fanno le rrime spese delle reazioni antisemite, e che non potrebbero essere accolti negli ahri stati, senza provocart movimenti O)tili da parte delle popolazioni locali, compromettendo così anche la sicura po• si:Etone dei correligionari primi arri,·ati. P1.1òanche rappresentare un centro na. z1onale, religioso e culturale che funzioni come propulsore e unificatore del movi. rr.cnto di penetrazione e di dominazione !!O <braica nel mondo. Per questo non c'è uemmeno bisogno di un ,·ero e proprio stato, che prcsemerebbc fra l'altro il gra. \'C pericolo di riporre lo scottante problema della cittadinanza da dare agli ebrei nelle Nazioni ospitanti. Quanto a rappre~ntare un mezzo <li liquidazione della diaspora, come sostie11e l'ebreo JaOOtinsky. çapo dei rc,•isionisti, non c'è 11(11Hllenoda J)('.IISarci. Il movimento sioniSlico quindi, se gui. dato da ebrei ;: a loro affidato, lungi dal ra)lprcsentare a bre,,e scadenza la soluzione della questiono;:giudaica nel mondo, con piena soddisfazione di ebrei e ariani (il che presup1)()rr~bbe una totale coinci. <lenza di interessi che nessuno vorrà am• ,uenere) costituisce al contrario un temath·o di procrnstinarnc la soluzione e di sai. \'are capra e ca,·oli, la nazionalità cbraic,• e la comoda ciuadinanza locale, gli in. tercssi dei giudioli scacciati dagli stati antisemiti e quelli <lei plutocrati ebrei, il cemro religioso e nazionale e la diaspora ccc. ccc. a totale beneficio della sempre maggiore gloria e 1>0tcnza d'Israele. Gli cbrd hanno sempre avuto un'estrema fa. cilità nel crure e mantenere situazioni ambigue che permettano loro di sfruttare i ,•antaggi materiali di du: posizioni di. verse e magari opposte-- concettualmente: e praticamcnt,c. La tendenza alla domi. nazione mondiale, che ha per suoi strumenti l'internazionalismo e l'assìmilazio. ne, convive pacificamcnte con i principi sionisti che ,·orrebbcro riaffermare la di. gnità nazionale del po(Xllo ebreo. L'unità è data dallo scopo comune, al di là di tutl'c le belle frasi dei sionisti. Tanto, si sa bene, che non sono una cosa seria. Xon è

iidl.t diaspora. ~la J)('r an~re ..uccesso l'a. 1;1onc dei Go,crn, donebbe uscrc unifor. m1.-, cd il momento im..-rn:u:ioualc aggiunto .illa div..-rsa posi.iionc dei ,·ari Stati di 1ro111..-alla quutione cbr:uca, escludono utni coopcru1onc intcrnaz1onalc ,n mah:na. li, ogm c:t~ la Palestma non è del tutto adatta ad :1ccQJ:hcrc il vagheggiato Staio hraico. lu primo luogo J>(r ra~ioni geo. ~:-aiichc; ess.111011potrebbe accogliere che una piccola parte degli t.brc1 Jcl mondo, ..: pt_'r la soluuone imcgral<' del 11roblcma ciò è insnfficicm!, Poi, pc=r ragioni politiche. li diritto storico degli .\rabi sulla Pa. ===-"~ 1~ Slllla è IIICl)ntestabilc. anche 5e COCSÌS1t' 0,\0t\l<I quindi ancora ,·enuto il mom:mo in cui i:-h \'hre1 ci hl)('rer.mno sponi.ane.amcrnc ddla loro prl"St'nza: sono in,·t't<' nccebarie delle spinte ben ioni per ineamminarh •u quest:i. via da parte dei Go,·crni inter,,uati, che magari costringano attra\'trso 1•;,por1m1i 1>roncdimenti intcrni ,·erso i pu ki 1Isionismo ad csSt"r: quello che ,·o1 ,·.;mo I suoi pruni capi: la hqu1daziont con un dinttG ebraico di altra namra, fon. 1ia10sugli mnegabili miglioramenti aPJ>Ortati dagli ebrei nell"coonomia c. ndlo s,•i• luppo ci\'1Jc d:lla Palestina. Xon c·~ quin, d1, alm..-no J)('r ora, da puuarc ad uno stai(, arabo e ad uno Stato t'brt'O in Palesma; k uhimc propostt britanniche del maggio scorso parlano di uno Stato in cui .\rabi ed tbrtt e share autont) m go\'crnm~nt ~ : "aghegg1ano una pacifica coopcruionc che è ahrt'ttanto pouihile quanto r1escarc la luna nel pozzo. lnuhre gli in, u:ressi imptriah <' strategie, della Gran Bretagna III Palcsun.a sono troppo rilc- ,ami pt"rchè ('SSA vi con.s:nta la format1one di uno Stato chc non sia suo \'assallo, e di uno Stato ebr<:0 polrt"bbe fidar. si ben poco, malgrado i tt'ntatin giudaici di dimostrare la comcidenza degli intcr<'hl ebrei ed inglesi in Pal:stina. La soluzione Jclla questione e:111J;11caa1. tru·crso il siomsmo non è qumd1 nè pro.). suna nè facile. Ciò potrebl,e :ncrsi solo e.on la costitutionc di un vero Stato so- , rano, come del resto riafferma. c,phcitamente una nota dcll'c lnforma,none d1plo111a1ic.1. > dd 17 fcbh. XVII. Xon basi.a un , 1ocolai:e nationalc ~- In ogm cuo occorrerebbe una coo1>Crazione fra i GO\'<:rni IIHCr('SSati, w1,ra11u110 (jtl~lh chi: dispon. i;:ono di tcrr~ hl>crc ad un'c\'Cntuale 11mnigrazio11e ebraica. In atlt'.)a che m:11unno i l<mpi pt."rtale collaborazione (Se mai ma. tureranno) non c'è che da conunuare in una rigida politica d1 scparatione e di diM1nzione. Ciò, St' 11011 risoh-c la qut'st1one ebraica su un piano internazionale e non ehmma I'- difficoltà che ne deri,·ano nel cam;,) ddla politica utcra, almeno a<s1cur11 .i 1:t> ~uioni di buona \'Olo111àle con1lm<J11:111 cane per un 011eroso l:l\'oro p1odutm,i ,. J>Cr un sano S\'du1>1X> fisico e m<,r:ilc t\:1 loro popolo. BERLINDOGIANNETTI 21

LA RAZZA MOVEN Tffto di Virgilio 4[i proponiomo di lrallare il problemn dello raz.ti\ dal punh .. di \i.Sl3 della stori3 e dello 1>0litic.1. Lu &!Oria è la grande (e i~ tra~ica) epopea del ,,_,..~10; 111 110lì1ica è ia p~para· zione della storia; è, ~r c:ocì dire, la -.1ori:11in cantiert. In questa i grandi fenomeni e~rgono sui piccoli con>t' le mon lagne ,ulle colline. La lll0rio. è :!inte,.i. mentre la politica è anali~i e 1ien conio del relti.1ho e del coulingenle. Tutlll\ia, un ltgamc fra !"una e l'altra esiste. ed (: di reciprocità e di conseguenze. &"o •i può rir:tracciar~ anche nel problema ru• ziiò'ta. ~minato nell3 ~toria e nella 1>01itica. I Komani conquiilArono il mondo 1>erchè credevano uella ~upremazia tiella Homantti e della Grecità. O1iama\ano « bar· bari» tulli coloro che non f~ro Romani o Greci. Per qminto questa parola «barbaro» non a,·es:!e allora ii :!ignificato di• ~pregiatho clie h:t uclru'"<I moderno. mn cqui,al('-.se pr~-.o ,l J>OtO a « !ilranicro », tutta,ia non "i lrou ndla lr-11cratur.1 romana 11~~1.ma lode dcli, cchihi • di qu~ti popoli d1iama1i barbari. J::ppurt-. Ce,.are <-ra scc..""Oin t~gillo; co•i Antonio: (' le opere faraoniche 11plcndc,,ano. allora più che o~gi. iu tutla la loro celestiale hdlezza. Ti10 poi era sceso in Pale:tina, ma ~i3 da tempo i Homani erano im~gnali colà a fttnatt l'aht-· rigia e l'im;ubordinuione <kgli Ebrei. E intanto. a,c,ano poIulo ammirare il tcmJ)io di Salomone. una delle open:: più posscnli del mondo antico. ricco di migliaia di colonne. con l~1l'i:ui, ambulatori. fontane. marmi preziosi. legni pre~dati. i1 111110ornalo <'On raffìnalcua e lu-~o oritntale in~uri1,ilr urlit' ,,,oporzioni inumn--e. Co.. a Jc.@'.nadell'inaett-sibilc

TE DELLASTORIA Gèo\lt. Eppurt'. m:~uuo degli ilorici ro1111tni :i i• rn,,i ..o- ,rnato di nahare la ci, ihà <l~li Ebrti. r~ quf"lle ullre eh ihà chr ,enrn fiorite 1uue in Oritnte .. E <iÌ cht i conqui.!tatori Romani au•uno potuto ,,due llabilo11ia in \l~potamia e Tebt. dalle ctnto J>orte in Egino. \1a per lo ~torico di Roma, r quindi anche per tuni i romani. <"O.. 'ernn mai qu~te hellt1.1t ,.trnniere a paragone dc-ll'aurt'O di,·i110 Campidoglio? I Homani uon rironobMro mai :a M:!~un popolo. ~Hion fatta per i Greci. una ci, ihà ,-upuiore a quella loro. E prr qublO lutti li souomi.&ero, r~~rro ci,ili COrl\(' Egizi, Indi. ~k-di, o primi 1h,j elci noNI e dell'o,cst come Galli, Hcnnni, Britanni. Be;gi. Iberi. Cantahri. Di fronle a que!le ma~..e umane dell'Oriente e delrOC't'idente. del nord t del ~ud. i Homani 1ueuno. ahi~• , ,,---... (r-4, _. ·v::1 '- . /~ •t:.~ I .simo, il ~n.so dcll:i indiscuttbilè 1111pNioriràdi <1uella eh" essi chi111na\·ano la e Stirpe di Giapeto•· I canli ,li Ora.zio. i libri dell'Eneide, le slorie di Lhio, ahto non ranno chi· ripelere e dimostrare che al popolo romano ~mp,tle di diriuc, M>tlomntere gli ahri popoli per dar loro la !Ua chilti. Qut-• sto è il mo\·ente ideologico dell'Impero Romano; mou:•nte c•• ~niiamenle razziale. J popoli si sono ttmpre urtati. acca\8llati. roui. per mothi rauiali. l.11 Riforma ebbe la sua ba...--e in un rauo rauiale. Un altro fenomeno Morico che \·ogliamo euminare dal j)unto di "ista ru1.iale, è la Hivoluzione fran«se. Quali i Auoi rap• porti con lo spirito di razz.a? E!isi M>no rapporti Ji carallerc inlerno prima ed internazionale t)Oi, 1789: la Francia conia 20 milioni di abitanti. Oicianno,e ,i\·ono ne:Je campagne.

Antonio • Cl•opatra •prcfoudati nella miM!ria. legati alla gleba con ogni sorta m ,lc~n:ti ~orfoeanti. I poehi5simi. i privilegiati, 11011solo nobili, ma anche in gran parte borgheili, ne godono tutti i privilegi e )lii onori. Lo spirito di ra1.1..u risorge. Senonchè i borghesi ne .1pprofiua110, 1:iervolgere eselusivamente a loro vsntaggio, la ribellione degli strati. profondi del popo:o. E 1,er de\•iare. <"On la loro mentalità unfrersalistica, quello che avrebbe do. \uto ~~re un movimento di rìgener:uione della razza rrance.se. Le rnzze hanno un loro moto incontenibile. fatale. Lo ha S1>agna. in lfomanht e ahrO\C. e3i~1e una pclitica rnzzi-ta Questa ,oltr per(, sono i go,erni a 4.'-:'primerc quèi bi~o1rni razziali che altre ,·ohe i popoli hanno dovu10 loro im1,o~h! col ;iangue. La scienza ha rauò della razza uno dci :iuOi capitoli. l..e ha dedicato le sue indagini. le ipotesi si .son ,·enute µurificaudo, concretandosi in doli certi e precisi. La razza esiste, e ciò è scien1ifieamente assodato. « Esiste una gerarchia tra le razze! • ha esclamato il Duce nel discorso di Trie:ite (sellembre del c.,pitv Napoleone. Il trionfo napoleonico non va considerato 1938). E questa gerarchia de\·e ~sere ratalmenle rispellala . ."tll:t •lf•";.'U8 di una gloria personole soltanto. I Francesi dello Chiudere &li occhi di fronte a questo fatto, vuol dire non es11•·1,uhIl u invece si allaccorono a ciò che Napoleone aveva .,sere in grado di comprendere il substrato del conflitto·attuale. l,ull u , \ i11 della Rivoluzione: libertà, eguaglianza, r ratcllanza; nou <maruno affatto ciò che Na1>oleoneaveva curato: la razu. 1: In r:uza francC$Cdiventò una mistura indefinibile. Oggi rou~tatia,no il risultato di un errore co!Ì cieco. Dalla storia p,l!~al3 :i::or;:-sla politica dell'oggi. In Italia. in Germania. in Le razze .migliori, più forti intellettualmente, fisicamente, demograficamente, dcrnno avere ~ quelle inferiori un pos10 di precedenza. Questa è l'Europa che Italia e Germania ,•ogliono costruire, una Europa razziale, cioè ordinala secondo i valori rauiali dei popoli. Poichè quei.òtaè la verità. os:gi

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