questionario ~ e U,#1411,Wl. Dorion Fritzi, studenle. da Milano In uno deg,li ultimi fascieoli dello e Di• leso > un lollo!e rimproverava nel Questionario o G. Rensi filosofo, certe idee che trad11eono conce:z.ionì comunistoidi sotto spedé filosofica. lo aedo che ci sia soprattutto da meravi9liar1i del e Meridiano di Roma > che dovn,bbe o rigar di termini dare il punto del pensiero lasdsta e che invece ospita tali articolì. Mi riferisco in spc<:lal modo a quello del Rensi del n. 34, anno V dol tilolo e Lingua e umanità> dove rou1ore, dopo aver con socratica ironia e$0ltato l'uso del e voi>, bandito gli esotismi e proposto con poti Imena l'adozione di coonom1 italiani in sostituzione di quelli di lom<ni stranieri. (Cornacchia per Corne1lle, Lordo per Bacon. ecc.) dichiaro francamente il suo pensiero. E cioè,; I} c che ogni popolo ha il le9it1imo desiderio d1 vedere la suo lm9uo penolrore nella lingua dell'oltro, che tulti hanno questo desiderio, e che questo desiderio lingui1tico corrispondo a quello tendenza allo compenetrazione umano che è sintomo euenziale di civiltà e di pr09resso >. 2) e La vero bellezza di uoo hnguo è il suo corrompersi e imbarbarirsi, perchè corruzione e imborborimenlo d'una hnguo signi!icano il suo avincolors! dalle meschino tradi:doni locali. il suo aprirsi alle grandi correnti mondiali> ... 3) e il sinlomo dc-Jl'ovviorsl dei popoli tutti o questo gronde meta dell'uman1ta linolo umano>. Cc,:icludo 11 Rensi: e Purilà o imbarborimen10? Come d1 tulle le opposte tesi fil=liche, reli910$e, politich•. ortialiche. lelterorie si può scegliere l'una o l'altra o volontà: se-condo cioè quella che il Jomes chiama lo volontà di erodere>. Credo che il miglior commen:o a quello discorso siano le parole del L&opa;:ii riportate dal!o e Difeso> a proposito del francese, lingua di tutti; ma la questiono non è solo lìn9uìslico specie in questo Anno XVIII dell'ero fascista. -~ e, </,eu,o,la. ~ ,i.de.e, :iut •~. de.Ua ~ GiuHppe Croau, do San Mon:Òno Ohveto; Le1tou1 dello rivisto, m1 intere•so olle quea1loni che J vo,,lri arlicolisti van mettendo in luce, questioni che hanno 1n se stesse un allo oontenuto rouiSla. Tra queste a proposito di e Razzo e Scuoio >, va seg-nolata una sene di articoli sulla concezione della :::itodo che \·iene inae9:,ata nelle scuole. Che l'articolista voglio mettere in evidenza il punto di vista italiano nella prassi storico, è cosa naturalissima per la nostra nmionalità. to:,to più che la storia italiano è in og:'li periodo ed 1:t ogni età, ricco dì avvenimenti epici che rilevano le doti storiche della coscie:,zo latino. Ma se 11 vostro articolista vuole estrarre dolio storia universale, Quella italiano, c. peggio, sorpassare sui vari !attori stranic::, che o contatto con l'Italia, diedero u:, pa~- ticolare aspetto olio storia, alloro non v'è più una oggettivo comprensio:,e dei lai!: storici, mo Si cade nel dogmatismo della storia. Anche ae gli avvenimonlj storici del :,ostro popolo, non si devono asservire talvolta a movimenti stranieri, non si può tuttav10 non riconoscere lo verità di laHo, ::o questo movimento concorre a plam::i.are !a coscienza nazionale. No i esempio la Rivolu:r.ione lraneese con l'egemonia napc:lcor.ko. modiante lo quale, si costitui~co i:, Italia uno stato organico, la Aopubblica Cisalpino prima, il Regno llal!co dopo: non Il moterialia.mo rivoluzionOrio, :no quo:;la creazione dovuta od un dvvenir=ien:o ::i~- 9olaro, opce 91i occhi alle 9tova:,i 9cnc~- zioni e preJX!ra la riBCOSsadel ·49 o qco!!::i magnifico rivoluzione ilalia:,a, che sto cu'- minando oggi, nello lotta contro 1I docropi!o impero britannico, il secolare nemico della indipendenza do! popoli. Senza l'ìnva11one na.poleonico, noi avre!':'1mo ugualmonle combattuto e ugualoen:~ vmto: u:a di qua:,lo te:npo si sarobbo rilordoto !'010 dei\a rivendicazione nazlo:-.clc? Un olt~o pur:to; dal quinto oll'undocico ::iecolo, dice il vostro articolista. 1 libri dt slorio che Si :;hici.:mo n(!l!e scuole. non fo:.- r.c mollo de:: lto!.o. t!:m porcrlè .eionchi il
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