La Difesa della Razza - anno III - n. 21-22 - 5-20 settembre 1940

=---- LOSTILEMONTATO DEIFRANCESI La poesia e la prosa franct'Sf! si coofondooo in. sicim, e la Francia non ha vera d.isrinzionc cL prosa e d1 pxsia, non solamcnrc percbè il suo stile poetico non ~ disnnto dal prosa.ico. e pcrch·ella non ha. vc.ra hngua poetica, e pcrd1è anche relativamente ali: cose, 1 suoi pxt1 (massime moderni) .sono più scnttori, e pmsaron e filosofi che pc>eti, e pcrchè Vokaire, per escmpto, ndl'fn,-iadt', scrivo con quel. lo stesso r11joMt''11tnt, con quello stesso esprit, con quella st6S'atia di conversazione, con quello stesso tou,- e giuoco di parole d1 fras, d1 maniere e d, sentimenti e sentenze, che adopra. nelle sue prose: non solamente, dico, per tutto qu~o, nu and~ pcrchè la prosa francese, oramai è una specie di poesia. Filoso6, oratori, scienziati, .scrittori d'ogni sorta, non sanno essere e non si chiamano eleganti, se non per uno stile enfatico, similitudini, metafore, insomma stile continuamcntc poetico, e montato principalmentesul tuono Hrico.E ciò ma.ssimarncn- ,, è accaduto dopo l'introduiiooe dc po<mi in prosa, siano poemi propriamente detti, siano r~ manzi, ope:re descrittive, sentimentali ec. Ma i &a.nces1che si credono i soli maestri e modelli e conservatori, e zelatori dello scriver classico a· tempi moderni, non so in qual classico antico abbiano ·------ ----- o °Il trovato questo costume, per cui non si sa essere de. g;mre nè eloquente, senza and:ire a quella perpetua. dirò cosl, trasla-zionr e mt1'oru, e conawione d1 scii,, ch'è propna della po,sia. (L'eloqu<nza d, Bossuet ~ appunto di questo tfflOr:-; runa 81blit'a. tutta in un gergo di convenzione; e lo stile biblico. e questo gergo forma l'eloquenza. e !"eleganza ordinaria d'ogni $Orta d1 scnttori fr.anccsi oggidì). Non mai scdatnza, non mai posatezza, non scmpliotà. non familiarità. Non dico semplicità nt familiarui distintiva di uno stile o di uno scnnore particolare, ma dico quella ch'è propria uruvcrsalmc-ne e na. turalmente della prosa, che non t uno scriver! iJpirato. Osservino Gettone. oSSt'rvmo gli scrittori più energici dcll'antich1tà, e mi dicano se c'è uomo così cieco che non distingua subito COfTlC quella è prosa non poesia: se: ridotta questa prosa in mi.su.ra, avrebbe mai niente di comune colla poesia (come accadrebbe nelle loro prose); se la prosa antica, l:t più elegante, eloqurote, energica, consiste-, o no. in uno stile separatissimo dal poetico. Anche i loro scrittori de· buoni secoli, sebbene la lingua francese ha sempre inclinato a questo difetto, nond•. meno hanno un gusro e un sapore di prosa molto maggiore e più distinto (C'C'Certopochi). hanno. non d.ico ausrerità, ne~ gravità nè vcrccoodi2 (pn,gi ignoti ai francesi) ma pur tant, posatezu e castiga.teu.a di stile quanta ~ ind1spmsabHe a!:.i prosa: come la Sévignf, Madame Lambert, Racine e Boileau nelle prose, Pasal ec. Ami lcno Pascal. e passando ai 61osofi e pensatori moderni, ~ nota e sente il passaggio e la differenza in quesro punto -----

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