m111a1oril 1>.:r le fii1ali si seguano ad intervalli di 2.3 ore, CQSÌ da 1,ermctttr:: un certo riposo fra una pro\'a e l'altra, e che <111cs1c mm siano più di tre nella giornata poichè si ,•eri fica s~sso che le ,:lette arrivino alle finali dopo aver già triplicato, prcccdcntcment1..·.il percorso stabilito. Per le gare di fondo, poichè l'àn<latura è iortc anche <1ui,1><:qruanto oommisurata da ciascuna conrorrcntc. al percorso <lacompi,::rc, si assiste sr,csso, già al secondo chilomuro, ai m11omi <Id sopraffaticamcmo: p~rciò riterrei op• J)Ortuno eh.::non \'~ni:.sero :.u1>erati i limiti anzidetti. Per quanto riiuarda, JXII, gli u,ercizii di acrobazia: il salto. semplice o doppio t· triplo (pcrchè con doppia o triplice rotazionc in alto e caduta su di uno od entrambi i piedi) conviene sia contcnnto in giusta misura e non sopravalutato, come sf>essoa,,,.+~nc, ndlc gare. Questo escrci1.io st·mbra violento. pesante, perkolow e parrebbe che dov~sse sfa,•orcvolmcnte influire sulla statica dei ,·isceri, addominali in ispecie. e sulle articolazioni dc~li arti in. fcriori; però non si può a priori e del 111110. condannarlo comt' dannoso. Anche qui è il modo come ,•iene eseguito che ha notc- ,·olc importanza. Nelle articolazioni non dc\'e an•cnirc l'urto dei ca1)i ossei opposti; ciò si ottiene <1uando gli arti si tro,•ano, nella caduta, in kggera flessione, cserdtandosi così tutto il pcso sui legamenti e sui muscoli esi;;:nsori. Le piccole scosse che si prop.,. gano ai mezzi di sostegno della sfcra genitale interna, è piì1 1>r0- '1abile che agiscano, in tal modo, a11i,·andone la circolazione e raf. forzandone 11 tono, che ahl·randoli così da favorire vizi di posi. zione, i quali, tra l'altro, dC\'OUOattribuirsi i1wcce a fattori dia. mt'tralmente opposti: stasi, disturbi trofici, ccc. Quindi anche il !aho e la corsa, contcnuli n('i giusti limiti, più che dannosi possono riuscire u:ili alla donna. e saranno anche es11ressioni di coraggio e di forza che daranno tono c consistenza alla grazia icmminil~. Il pauìnaggio. praticato Sf><:cialmcmi:nell'età in cui - ohrc lo s,·iluppo di umo l'organismo- vanno differenziandosi i cara.ttcri !->CSsualsìecondari ::: l'adolcsce,uc va assumendo le forme della <lonna, poichè esercita la sua azione sul sistema scheletrico e muscolare che fa c:1po al bacino, concorre a modellare quc.,1e form:: nello schclc1ro, nei muscoli, nella distribuzione del grasso :.ottocutan..:-o. Così che articoluioni <.1.1 ossa degli ani inferiori, (Id h.1cino e ddla colonna \'Crt.::bralc da una parte, e le m;usc mu- ~colari dorso-lomhari, addominali, dd pavime11101N'l\'ico-11Crinealc 1..dc~li arti inferiori dall'altra, ricevono un impulso al loro svi. lup1)0 e consolidamento. mentre viene cvilato il precoce accumulo d, grasso nelle St'di di predilezione (anche, addome, ccc.) o sm3J. tiro quello cvcntualrnemc già in soprappiù pcr cos1irnzionc. Cornc, :mcoru., attivandosi la circola1.io11e degli orga11i J)Ch•ici, ne miJ,:"Jiorala fm17,ionc. . C::rto è che, in gcncrak, I.:!cos1ituzio11itt"!l~d.:!nati di\·crgere dal lipo normale, durante lo S\'ihljlpo, n:rso il micro o macrosp!anc. nico, il brc,•ilinco o longilineo, trovano 1111 corrct1i,·o nelle diverse atti,•ità. ginnico-s1>0ni,·(' opportunamente !ltlczìonatc in rap1>0rto alle età cd al sesso; e ehe, in particolare la donna, per la sua ~1>eciale funzione, tr0\'a in <1uegli esercizi fisici c.he 111igliorano le condizioni circolatorie e nutritive addomino-1>el\'ichc un valido aiuto specie nell'adolc:.cenza, 1)('r raggiungere le forme pcrfcue del « tipo materno•- Ed infatti in un gruppo di atlete fra i 14 e 1 18 anni che oltre alle ,•arie attività sporti,•e, esercitate anche nell'ambito dzll'organizzazionc della G.I.L., si sono dedicate molto assid11.1mcntc :ti p.attinaggio a rotelle, par1ecip.1ndo a gare regionali (' nazionali, ho 1)()1111c0onstatare un armonico svil11p1>0somatico carancriuato da una parte da uno slancio in ahen:a, SuJ)t'- riorc a quello dato dalla media regionale p~r la stess:i età, cd un an·icinarsi più rapido dei diametri del bacino alle pro1>0rzioni di quelli che ri!c,·iamo nella donna matura, così che più presto il diametro bi1rocanlcrico (anche) tende a raggiungere quello bia. ,;:romiale (spalla). def;ie;1:~;~cz~ccl c~~-rm: l~~tJ!r~;~;~~ 11 r~, isoC:; 1 ~1 1 :inc~~t~urcb~ ·~lastichc, con tendenza ad allontanarsi un poco dal tipo più co. • mm1c nell'Italia ).leridionale specialmente, qual'è il brevilin::o, per accostarsi ad un modello più perfetto dal punto di vista arti• . s~ico cd anatomico, come mi propongo di illustrare in altra oc.caLUIGI MANZI
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