LARAZZADI LAGO La semplice dassifica2ione d:gli indi. geni americani, oggi ridotti a pochi mili.:,ni, presenta difficoltà enormi, data la molteplicità d<'i 1ipi somatici e quell:; c?elle famiglie linguistiche. D'altronde qu:sto popolo fu pochissimo studia10, arrivando gli antropologhi fino al punlo di non conoscert alcune tribù che per il solo nome. Ad ogni modo una prima e sommaria distinzione si può fare. Suondo alcuni moderni studiosi gli ~mericani sì di\ 1idercbbcro in due razze: una rtcentc (ntoomerican,) cd una anti• chissima, oggi quasi estinta (pakoamcricani), di cui si ~ tTO\'.'LIO l'f-lominidat fossile in una località del Brasile detta logoa SaNta, nella pro,·incia · di Minas Gerac. Si tratta ddla famosa e ra::::a di La• ,r,oa Santa> in cui eminenti studiosi vollero identificar: una raua s~ciale, la quale non ha niente a che fare con quella degli attuali indigeni americani. Ed è appumo di qut$ta che vogliamo parlare, rinviando ad ahro articolo lo studio particolareggiat.> dell'altra. Il ritrovamento d:i primi resti subfos• sili di questa razza .risale al 1843: si tratta di alcuni crani e di parecchie ossa tro\'ate in una c:werna nella localiià su accenmn.a. Il De Qu:urefages \·olle riconoscere in ciuesti fossili i r:sti di un popolo di cui più antropologhi americani negano l'an· tichi1à, e ciò 1>tr la ragione che queste oHa hanno caratteri identici o similari a quelle di alcune tribù \'Ì\"Cllli. Forse si basano sul fatto che tipi californiani n:o· amerindi richiamano per alcuni t'lcmen· 1: somatici la razza di Lagoa Santa, l' nei quali sarebbero prcst'nti alcuni carattt'ri negroidi proJ)ri di questa mistt'riosa etnia palwamericana. Successivamente all'Hominidac di Minas Gerae sono stati tro,·ati resti anche in altre regioni dello stesso Brasile, oltre che nella Colombia, n:1 Cile, nel Perù, nell'Equador e nella Patagonia, e questo, secondo il mio parere, dimostra l'ampia diffusione di questa raua in lutta l'Ame• riea meridionale. I principali caratteri somatici di essa sono i seguenti, bassa statura, dolicocefalia, prognatismo, mesorinia, brachiprosopia, arcate sopraorbitarie sporgenti. Essa presenterebbe affinità da una parte con i Melant'siani del Pacilico e dell'altra con gli Australiani. Alcuni studiosi (tra i quali il Rivt't) la ascri,·ono senz'ahro al primo c:ppo sor,ranominato, ma ciò è: azzardato, stante i pochi clementi su cui si basa tale a~- scrzione. Elementi ,·i,·cnli di questa antichissima rAzza sarebbero i Botocudos, i Siriono, i Bakairi, i quali complessi\·amentl' v:ngo. !iO chiamati Tapuia. Queste 1ribi:1. poco 1,umero!lt peraltro, l'ivono nel Brasile orientale e meridionak oltre che nella confinante Bolivia. La più importante di .:sse è quella d<-i Rotocudos, che è forse la pi\, numerosa. Essi vivono completamente segregati nella foresta della provincia di Minas Guae, tra i fiumi Pardo e Ooce. I loro tratti som;1.tiei più salienti sono questi: hassa statura (media cm. t6o), corporatura tarchiata, massiccia, collo corto. gambt' sottili, estremità superiori e inferiori piccole, pelle colore bnmo chiaro, dolicocefalia e mesocefalia ass:i.i frequente. front~ retta, arcatt' sopraorbi· tarie sporgenti, naso corto -e diritto, c,. pelli neri e lisci. Sono poligami .e la loro religione è a!!-Sai semplice e prìmitil'a: credono in t:.uc Esseri supremi, di cui uno buono e l'altro cattirn. Us.iono inserirsi nelle labl•ra e nei lobi delle orecchie dischi di b gno per ornamento, us2nza da cui è dc· rivato il loro nome. Un tempo pare usaS• sero 6barsì di carne umana.
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