Mczacbia MJ♦nità di wt uomo cfc:ame {~) bordinati e condizionati. Dal b:isso procedendo vcr:,o l'alto, sì può dunque dir(' eh<' una imprcscindibi!(' esig~nza di giusti:.:ia socini, sul piano internazionale e una rivolta contro l'ege1110!1iad1 nalioni incarnanti la • civihà dei mucanti • puO css,·r la causa occasionale d;!tcrminallte p~r la lona. ~la chi comballc la guerra accesasi su tale base, può trm•ar\'i l'occasione, simuhaucamclltl", per realizzarvi una es1:ieri(.llza pii1 alta. cioè il comhattc1e e r:::~- sere eroe non tamo come soldato, c1u:uno come ,ucrricro, cVml· uomo che si haue, :::ama battersi. non tanto per intcr<!Ssi di con. quistc materiali. quanto in nome dc] suo Re e della sua iradizioue. ~la, <li nuovo, ciò non impedisce che, in una fase succcssi,·a, o in una classe più alt;,, qtt<'sta stessa guerra JlOSsa dfr:::mrc a sua ,·olla mezzo rispetto a fine, cioè occasione per realizzare la guer, ra nel senso supremo, come ascesi e e ,·ia di Dio•, come culmi. nazion::: di quel significato generale del \'Ìvere, J>Crcui fu de11,,; dlii est mil!th1 super h',-rom. Tulto ciò s'integra e - si può ag. giungere - non vi è dubbio che lo slancio e le eapa.cit:ì. di )acri. ficio in chi nella guerra rcaliui c111estosupremo :,ignificato siano di lunga ~uperiori che in ognuno che si arresti ad uno d:-i sigm. ficati subordinati. Ed anii i.olo a questa stn·gua la lcgi;c della terra si può incontrare con la legg(• di Dio - solo là do,·c 111111, ciò che di più tragico può essere richiesto p:."r la grandezza tem, 1>0ralcdi una n:1zione vieuc compiuto in un',uìone, che per ultìnm senso ha 1x:rò il s111x:ramctttpdd \·incolo umano, il diwrczzo 1>er la piccola !!sistt~iu:a delle e pianure>, la t~nsione che :n snprenw .::ulminazioni di \'Ìta s'intende a cogliere qualcosa, che :,ia più che ,·ita. E S<' questa è l'idea della e ,Kucrra sa111a,. come lotta !-imuhancamcnte materiale e spirituale, eh::: fu propria alla gente aria. un ulteriore, specifico riferimento alla romanità aria è opp<>rtuno. per e\•itare alcune deformazioni e romantiche• che in p~rioc.lo pili tardo quella idea ha subìto in alcuni ceppi. soprattutro nordici, di quella gcntt·. hnendiamo alludere al cosidetto e eroismo tragico•• all'amore d:'lla lotta per la lotta. appunto con rìfe,ri. mento ai \'alori di esperienza illlerna ad essa J)rOpri, con sfumature. però, fra il 1itanico, il e nibelungico• e il faustiano. Ndla misura in cui tutto ciò non sia sohanto letteratura - e catti\·;i lctteramra - si tratta, qui, di riilessi di una spiritualità aria si, ma già scesa "' liv:::llo di urta semplice e civiltà dei guerrieri•· per non essersi potuta mantenere al su1>eriorc ]il'ello non soltanto eroico, ma anche e solare:• e e olimpico• delle origini. La concezione romana non conosce questa d1:for111azione. lntenonncntc. come esteriormente, la guerra non J)UÒesser l'uhima 1>arola, i~ 1►iuttos10 il mezzo 1:ierla conquista di una J)Otenza, tanto calma. quanto pcrfeua e intangibile. Di là dalla Hlistica della 911t'rn1 sta, nella su1:ieriore concezione ariana così come in quella !omana, la 111:stica della vittoria. Non di vincere o morire giurarono. romanticamente i soldati di Fabio, bensì di tornare ,·incitori - conw essi effctti\•amente tornarono. Nella cerimonia romana del 1rio11fo. la qualt', come si è d::tto in un altro articolo. al'cva caratteri J)i1ì religiosi che militari, la personalità del l'incitore appari,·a nella pili strena relazione con Jupitcr, il dio ariano dell'ordine cosmico e della legge. L'idea autentica della pax ro11uma ebbe caratteri spicc-atamentc e olimpici> - basta, a ciò, riferirsi agli scrittori dell'ep,oc..r di Augusto e allo stesso Virgilio. Essa non è la cessazione dclla tensione spirituale della guerra, ma la sua culminazione feconda e luminosa - come tale, rappresenta però il supcr.an1ento della guerra come fine a sè stesso e ,•ocazione oscuramente tragica. Questi. sono elementi caratteristici fondamentali per la più alta concezione ariana del combattere. Qual: importanza possa a\•erc. og'"gi.il ricvoearli e il ri\•i,·erli, non può far dubbio a chiunque s1 renda conto non esser, l'attuale conflitto, quello, quasi e privato>. fra ccrt~ nazioni, ma quello che, distruggendo delle situazioni confuse e \'iolcn1emcn1e stabilite. è destinato a preludiare ad un ordine nuO\'O, generale, d:-gno veramente di quc!tO nome, spiritualmtntc romano. J, EVOLA
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