La Difesa della Razza - anno III - n. 21-22 - 5-20 settembre 1940

,eJ perd1è :-ia dimostralo cht: 11011 uno dei clienti di Bum:1,•ille o di quelli $egnalnti come persone di fiducia affam· hascia1ore CiuJeppe 8ucnapc1rt.e. possa sfuggire aila qualifica di brigante. Fra bancl1ct1ie discorsi. il l,)Opoloila• liano fu spogliato di miliardi. come ri• :.uha dai fatti che citeremo in seguito. Roma pagò in pari(", per esempio. il c<t5lodella spedizione francese in Egiuo e apJ)rO\l\'igionò la flotta francese. Sah·ò pure dalla bancarolla il Direttorio (fran• cese) fu base per la conquisla di Napoli e per l'arricchimento degli ebrei e dei massoni incaricati della « gC$tione fìnan· xiaria » comandata da 1/aller. Anzitutto, i francesi incassarono i da• 11aridel tratlato di Tolentino. Erano po• chi milioni di s-cudi ed essi pensarono di creare l'An11nini$1m::ione dei &ni Nu- :ionali. incaricata di ,·enderli al migliore offerente. Bene Nazionale era lutto ciò che fosse ,·endibile; cosi Roma e l'Italia furono m<:$Seall'asta. Il libraio Na1:e (Na,·e si traduce i11 ledesco con Sd,iH, nome di origine ebrai· ca} fece la biblioteca \lalicana e per rar perdere le traccie, falsificò gli ex libris del cardinale Garampi, dei quale a,ev3 in precedenza acquistato una biblioteca. Al principe Doria, fu sequestralo un pre• 1iosissimo ciborio. La moneta si ridusse a pochi centesimi. i beni nazionali, "alulati in scudi d'argento, ,·ennero pagati in ttcudi cedola. Ma il r,cggio non è ancor detto. Ammini,,tralorc delle finanze francesi a Ro· ma, era cer1o Reboul il quale u·e\·a CO· me socio, amico e procuratore. l'ebreo Pietro Jullien. il foturo banchiere di Stendhal. Pietro Jullien, d'accordo con Reboul. comperava dall'Amministrazione delle Fi. r,anze Repubblicane (cioè dall'ufficio del ReboulJ terre e case rcquisi1e ai romani come Beni Nazionali: Jullien dichiara,•a di acquistare per una lerxa persona da nominar~i; e infine. egli a\'e\la comperato tutto per conto del... Reboul! Così furono acquistati: tutti i beni del S. Pastore di Palestrina per §Cudi 7.990; Villa Medici per scudi 550; i beni della ~lcnsa VescoNile di Sinigaglia per 11C~1di 20.529; etc. etc. etc. Donde questi filibustieri cava!!..iCroil danaro, non si seppe mai. Cli ospedali di Homa, dotati di red• diti notevoli, furono dai francesi dichiarati Beni Nazionali ed amministrati da fh1cra1c Ouveyrill. In seguito, certo Ca• b,iel Alla,1 comprò in tre mesi. per 3 milioni 959.813 scudi. varie tenute ex ca· merali ed ex ecclesiastiche, tra cui l'Ab· bazia di Fossanuo,,a. Si seppe poi che furono c.omperati... per conto di Oooruto Dureyin ! L'affare (o meglio i; furlo/ dc,e e~· sert staio enorme, 8C si pensa che Villa Medici fu stimata soli 550 scudi. Dal canto suo. il Duveyier acquistò in un sol giorno, oltre a vari marmi greci e romani, preziosi quadri, fra cui un \"('an D)ck. un Rembrandt, tre Claudio Lorc• nese, Ire Vernet, Ire Guercino, due Cara,•aggio, un Giorgione (la Sacra r amiglia per 3000 piastre) un Andrea del Sarto. un Ghirlandaio. Questo brigante france.se guadagnò somme ra,·olose con appalti e in società con altri degni compari, quale il Perii, liu, lavaggi. Dorel, Sieubert ed altri. Ma c'è dell'altro. Il celebre architcno Giu.teppe Valadi.er in società con Dore.l e Sieubut, possede,·a : la commenda di San Sigismondo del.'Ordine di Malta (3000 piastre). due Abbazie nel lerrilorio di Senigallia ()5.650 piastre). la chiesa di San Maueo in Merulan.a (7 .622 piastre), una tenuta dei;·ex Collegio Germanico fuori Porta del Popolo (63 mila 851 scudit vari beni <tiella ca• s11. Brascl1i (76.065 piastre per Tor :\1anincia, Ostia. etc./ la lenula Braschi fuori porla Portese ( 13.580 piastre), be· ni nella campagna romana (23.526 pia· slre) e delia casa Albani (15-1-.503 piastre). Curò inoltre il ~n•izio del traeporto a Parigi delle opere d"arte rubate dai f rance5i a Homa. Quelli di sola casa l.haSJChìr,iempirono tra libri, quadri, terrccolle, statue, ben 213 ca~. Per a,·ere un"idea di come stimavano i beni romani questi massoni ~dei al servizio di I/alle,, si pensi che 11famo:io Palazzo Braschi /u. stimato llppcna 3 U. scudi. e essendo stato edificato detto palazzo con superflua solidità. per il fon• damenlo platealo ed unito in luna l'area della fabbrica all'altezza di circa palmi 20, con enorme ed inutile spesa. E 1utt:- le pietre, marmi preziosi, stucx.hi ed Or• namenti di lusso cosi in abbondanza, e più capricciosamente profusi in detto palau.o, hanno impiegato un capitale cousidera'bilissimo di danaro, senza reearne alcun frullalo, il valore di tali spese non resta calcolato>. La perizia si dilunga a considerare i marmi e ferri amovibili, di cui si può rica,·are un utile! F.cco l'uguaglianza, i dirini del popolo, i dirilli dell'uomo, che la ciurm• giudatca regalò all'Italia! Questa, in ria.ssun10, la storia della co• siddetta Repubbli<:a Romana del 17981799, nata nel ridicolo, vissuta e morta senza gloria: poichè all'avvicinarsi del• le truppe napoletane di Ferdinando I, i francesi e i loro manutengoli fuggirono come lepri. In tema di fughe, non c'F buona gamba di francese (per aggiornare la cronaca) che riesca ad allont4nansi tanto da rarci. perdere di \lista... il giorno della resa dei conti. T. SALVOTTI

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==