La Difesa della Razza - anno III - n. 21-22 - 5-20 settembre 1940

,,,o lii .. ,. ::1-22-Sf't:n. \HH.POSl'A.1.E-5-tO~KITE\IHHt'.-,\ 111 L.1 " l/o,nilli aieu, • non ,~,. ,.,a,,e, À clie 'I Cludeo di mi tra •o/ non ridai" L--------(;._-•P.N4a >'I DIRETTORE TEl,ESJO INTERLANDI M pagine ~ ••pratt■U. de411eato al proble•I ltlolopel e polltlel della ra■■a di pi~ viva att11alHA SCIENZA•DOCUMENTAZ POI.END• QIJESTIONJ\RIO

ANNO lii - N. '21-22 SOMMARIO S-20SETTEt,\Bltf.XVIII SCIENZA GUIDO LANDRA: RICERCHE MODERNE SUI PRlNCIPAU CARATTERI ANTROPOLOGICI; G. L: LA fORMA DEL VISO NELLE RAZZE UMANE: LUIGI MANZI: LO SPORT E LA DONNA. DOCUMENTAZIONE I.A DONNA ITALIANA NELL'ARTE TEDESCA, T. SALVOffi: VILLA MEDICI VENDUTA PER SW SCUDI; ALBERTO CAUOLARI: nuAZJONE ILLEGITTIMA E RAZZA; J. EVOLA: ANIMA E RAZZA DELLA GUERRA· F. P. VISJBA: AVVENTURIERI DEllA POLITICA: GJ1L,\ BOBICH: I DISCENDENTI DEGLI IUIRI: I MORLACCHI; G. PENSA.BENE: IL SERVIZIO SEGRETO INGLESE; OffORINO GtJRRIEIU: L'UMBRIA CONTRO GU EBRE!; A. R. PROCACCIO: LA RAZZA DI LAGOA SANTA. POLEMICA GIORGIO MONTANDON: DA CHE COSA Si fiiCONOSCONO GLI EBREI ?; GINO SOTTOCHIESA: GU EBRE' NELLA NUOVA EUROPA E IL PROBU:MA DELL'ISOLAMENTO. PENSIERI DI LEOPARDI: LO STILE MONTATO DEI FRANCESI. QUESTIONARIO LINGUA E UMANITA'; e RAZZAE SCUOLA>; ALCUNE IDEE SUL cDOGMATISMO• DELLA STORIA; LA CARTELLA RADJOGRAflCA, SENTINELLA DELLA RAZZA; GU EBREI E L'USURA, I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO GLIUFFICIDELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANIONROMA- PIAZZACOLONNA <PORTICDI I VEIO)• TELEFONO rrr/31 . 62880 QUADRIVIO E L'UNICO SETTIMANALE LETTERARIO ITALIANO IN CUI LETTERA TURA ARTE E POLITICA S'ILLUMINANO A VICENDA INTUTTELEEDICOLE

i'~ ~~ ctat ~ fWk it ~~ ~dalle,~~ .N~ Collaudalo dal Ministero delle Comunicazioni - Ogni Radiobalilla, ha il relativo bollino di collaudo - Tre valvole - Onde medie - Ricezione diurna della stazione più prossima In condizioni favorevoli ricezione serale di alcune principali stazioni europee. Privo di reazione regolabile sull" aereo, quindi esente dai disturbi carallerislici degli apparecchi a reazione e o s t A L I R E~ l'I ~ TASSE RADIOFONICHE COMPRESE. ESCLUSO ~ • ABBONAMENTO ALLE RADIOAUDIZIONI VENDITA RATEALE CHIEDETELO Al MIGLIORI RIVENDITORI

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L!DIFEDSE!LLA I Il ANNO lii-NUMERO 21-22 5·20SETTDIIJRF.l910-" VIII K~Ct. 11. 5 1: li. 20 DI 01;,1 )111'1' UN ..-uMt:IU) !lt:l'AllAIQ IIIU, I "RIJO:'<A.)11.1\10 A"''.'ll.10 l.ll'lt: 211 ,1,KBO .... ,u,n .... To :;it.\ll!S"J'KAL&. 12 l!S1'Htl0 Il. 1)01'1'10 Dirc1tore: TELESIO INTERLANDI Co1nil•lo di rcdnlo11e; prof. doti. GUil)O L.-\~ORA prot ,lou. l.1010 CIPJHANI - don. LEON ..; J.'IIANZI doo MARCEI.LO RICCI . don. LINO RUSJ,\CO SeJ"r.-tario di re1fuio11~, GIORG:O AL"IR,\N'l'E SCIENZ4•DOCUUENT4ZIONE POLEUIC4 • OUESTIONABIO PAOLO UCCELLO - COMBATTIMENTO DI CAVALIERI !Uffizi, Firenze)

e Non v"è mai staia una razza ebraica: non ,e n'è; non ve ne sarà•· SALAi\10:iE Ht:1.SACII ( e /_,a prelesu m:.:.a ebraicu > Parigi, Durlacher. 19(.:t p. 161 Se ve ne fosse birogno, òltre l'imme,ua catrutro/e clic ha sconvolto il 11oslro J)(lCst, le leuere e i documenti peri,>enutin gran numero ai ,iornali dimMtrerebbero la nrcessitù di liberarci ir,Ji11e, w,chc in Fra11ciu, ti. .'1, liiluwifl dell'ebreo. Qu~sti cercl14!rÙdi sfuggire ulridc11tifica:.ionc. Qumulo si dirà ra:.:a, risponderà rcligìot1e. /,a comu11ilù ebraica è un "etnìa completissinm, che lia wluto rest11r1u'na, nella s1ui dispersione. AIIK rieerea ciel "tipo" QLUU1cluo,i'ajferma:ionc così ,u:tUJ. come quel/« 11w~_,._ sopra in. rest«UJ.s, i. vede uscire dalla penna J',w uomc che, malgrado certi fo/ortuni, fu un. gmndc scien:.iato, si /u, il dirillo di clirsi che gaua ci cct,a. Per il 11wme1110clomandercmu: i:i è realmerite u.n. tipo giudaico, e quale è? roi sentite 1>erw11ed, iJtÙlle dagli interessali, ,u:gare il tipo ra::iale gù.ulàico, tmcl1e in buo,w fede e quel che 11iù conJa, colleg/ii pià o meno tinti ,fo111ropologia. Ciò no11 p11.òspiegarsi se ,wn perchè prcr,don-0 Ili porte pu il lullo, & si «celluano i camlteri delle 15mndi ru:.:.e (per esempio i caraJteri del bùmco in opp<m:.1u.11ac quelli del negro/ gli indiddui che rap• prc5enta1w il lipo ricouoscillto d"~in grnppo sc110 sempre più ruri che gli indfrùlui a caraUui meno tipici. Non ,,; sarebbe du11<1uenVntc di stmno che il tipo rn::ialc ebraico non /O$$C bene ricotwscibile 11ella maggioranza dei membri JelFet11i.adata la dispersic11r di quesla in me:..:.oalle ,w:ioni del momlo. Tullarfo. lu mnggior parte delJe perso11e, a11che se11:.aintc,uiersi d'antropologia, /aurw spessissimo la diag11osi.e ciò sebbene si traui, nel tipo ebraico cfu,i C(I.SQ di metiocialo a di1,.ersi gradi. come dimcstreremo in seguiro. lo speciuliJta che si dedica a questa ",,icercaù1ccorge subilo che la possibìlikì di riconoscere gli ebrei tra le dir:erse c/1/ie , uropee è forse più grande che tra altri tipi meticci delle stesse etnie .. Ciò è do, uto alla « dominanza > di alcu11i caratteri che si 1rOi·c1110 tra gli ebrei, secorulo I~ leggi. di Mendel (non confondere co,i Ala11del!). Qooli sono i carotieri del tipo giudaico, i suoi lineamenti propri, il cui ef/ello sulfoccliio è conosciuti.uimo, m.a cht;. bisogna enumerare? Sono: a) un naso fortemente iricunaw, JiJlerl'nte secondo gli indi.-idui, spesso con promi~ m:n.:a del sclU>nasale, e con ali molto mobili. In certi illdii:ùlui tlel me::ogiorno e oriente

,fEuropo, il profilo a becco ,l',11:1-oltoio è rosi acce11t1w10 ,la /t1r credere ml 1111 ti1>0selr- :.io11ato: 11è è ciò $Olo u.11afigura retorica, poicl1è si r:eri/icarw nei gruppi u.ma11i,e, $i ca· pi.sce• .soprauu.Uo irt q11clliclic sono .separati dal rc$IO del mondo, fenomeni di autodome.sli• ct1.:ion•c .sitnìli a quelli di domestica.:ionc cltr 1:~/fomo rwgli animali compagni del/'uomo; h) lubbra C<1mo.sed, elle quali l'i,1/erfore sporge s.pes..so,tali:olta molto fortenumte: e) occl,i po~ incan:iti nelle orbite, con.- abitualm.cnte, qualcosa di più umido, di più pa11tt111oso. Ji quel che 110,~si t·ed" in altri tipi. e w1a fe.s.sura palpebrale meno opcrll,. Quelli tre ortani, gli occl,i, il naso e le htbbra, so110 dunque fortemente marcati nelle dime11.iioni; si p11ò dire d,e sono • sovraccrtricati •; al è la combù1a.:ione dei loro carat- . tai che co#itui.sc1· ciò clw ,wi d,iumiamo maschern rbM1ia,. Curnttcri 111c110 frequc11ti e mc110 dccisi,:i. per il tipo ebraico sono: i capelli lanosi {bisogntt 111111ellerc u.11'importw1.:.(1 a11c<>ru minore u certi ctualleri occasionali delle orecchie e dt>i de11lil r. ~r il rorpo: le .spalle leggermente inrnr• wu!. i piedi piatti. s.e11:.lt /><Jrlure di atleggiame,ui come: il grsto rapace; tandamenu, dir1ocoolato. Rico110.sdamo tutt<nia cl1t• q11es.tian~ggiamenti. ed w1che i carni/eri ri coniati. delle spolle e dei piedi, debbono, /or.,e. es.sen. attribuiti piuttoJto altmnbie111e etnie& che al lÌ/>O ra;:iulc. Indizi 1,atolo;,:ic•i I.o studio ,/elle nu1lut1U:.o p(lto/ogia ra.:;:iu/t:,Jorni.sce pure "lcuni elcm,mti, Si allribuisce 110,t .sen.:u ragùmc agli t•br(•i 1wa forte 1uopor.:ione di diabete bulburc { nenosol. J",,rtritisnw ,,. forme cuf.Onec o 1>iscernli. di lebbra, di ne• 1·ròsi. Se è possibile che i tre primi gruppi di mafouie ,i siano attm:cati .sopmlUJtto al tipo m.:.:iale giudaico il quur• lo (le 11r1 riJsiJ dei~ ('J.Sne più in rapporto co,i fet11iu git,- daica in ie11('rc c/1(' col s110 tipo m:.:ia/e. D'a/Jm parte bi.sogna ben rendersi conto che nesjll/1 carattere dello scl1eletro è spt:-cifico del tipo ra.::iule giudaico. L'ebreo rion ha 1U1 tipo ,l'oua "clic si pu-0 dire gli "Pf>Urtenga. Qlle.sta constata:i011e b<,.slaa mostrarci che l'ebreo no,i potrebbe es.sere il rappre.senumte ,Cu11u delh• grandi ra.:.:e, i,1 ciiJ che lw,1110 di cluss.ico. E' du11q11e esse11.:ialmente un tipo incrocia.lo, meticcio. l/ap11lia1;:io11f' della nwscl1era delle parti molli a lui particolare, .sulla i111eloiattua ìbrida delle ossa, ci t.'W!rr.ùspiegata ,fol processo complicato del meticciam.ento, il cui risultalo è stal-0. ap• punto. il tipo ra=.:ialegiudaico. GORG!O MONTANDON Pn,lepoH di A•lrOpolo,gh1 ed l:11>D9rDtio oll'Uoiffft.\tà, di hriol

donna. Riportìcuno dalla ,h•ista "Di• Woch•" un inleteasanl• a,ticolo n•I quale •i coiuiderano l'immagine • il carattere della donna Ualiana, quali Jurono TiAtj centocinquanla anni or sono da un 9rancl. pillar• • da UD 'l'andi:aimo poeta tedHco. Nell'oppreuare l• poetiche imma9buuioni dei due cuti.ti, 099lungi<DDQ che reato: ancoro un tipo da •edere e da dee<:ri-..ere: il tipg della doai:wr ihdiana. quole, ■i • ri,..Jata appunto nei centocinquant'anni della unifica.aione • della rinata polffli.a dell'Italia. E«o il testo dell'articolo: Anselmo Feue.rboch ha dipinto 1=er noi tedeschi, nel modo più penetrante, l'aspetto fisico deUo donna ìta~ liana, cosicchè involontariamente pensiamo a «Nanna», se cerchiamo di raffigurarci quest'aspetto. L'alta. pieno figura, il volto nobile, un poco melanconico, cosl affollo staccato dalle cure d'ogni giorno: occorre appena qualche mutamento per lare di questa donna una Medea oppure una Ifigenia. E' semplicemente classica, in quanto questa JXITOlasignifichi serietà, forza e misura, ed escluda una indefinita serenità. E' possibile raffigurarsi c. Nanna» in~ solente, oppure rilasciatci in modo fanciullesco? Pere!

italiana questa romana non può essere presa come il tipo rop.. presentativo delle donne italiane. Almeno dobbiamo mettergliene accanto un altro: quello in cui Goethe riunl tutte le sue osservazioni sulle donne del mezzogiorno, come raggi in una lente: Mignon, e l'interessante bambina>. Che già egli dipingesse come una bambina questa amabile, e pure cosl misteriosa ragazza, è significativo. Per lui (ed anche noi oggi possiamo vaJutare queste esperienza in tutta la sua profondità) l'essenza del popolo itatiano era non la maturità saputa, ma lo giovinezza, non la malìnconia per la perdita d'un grande passato, ma la freschezza della natura sempre presente, nella sua innocenza e nel suo rigoglio. Egli vedeva il p:.,polo del mezzogiorno non come l'autunno, ma come l'eterna primavera dell'umanità. La e Nanna» di feuerboch è il tardo splendore di una lunga serie di secoli, la Mignon di Goethe l'inizio di una nuova_ Curi060 scambio: il pittore trasformava l'apparenza della realtà in ideale del suo desiderio, il poeta si limitava ad osservare, e trovava la verità. NELL'ARTE TEDESCA

"IOBILE DOLCEZZA DI UNA FANCIULLA ALBANESE

VILLAMEDICI H.om•. «ntro imperiale ~iterran~. che 11COmpigliòaono i ~ri il Hspaio ebrai~•palestin~. fu ~mpre una delle mèle pili t'are allo spirito vendicath·o dei giudei; mèta utile per chi braman rneM:C>laniialia politica, ordiva qualche \Cndena o ,·oleva pttcare nel torbido. Uno di eo5toro fu l'ebreo Abraamo Bun:.el. Dopo uer guadagnato a Roma (come alrouino) t0mme considere,•oli. stppe canh·usi l'animo dj qualche cardinale. a cui prestna danaro; acquistate in tal modo le simpatie di qualche Congregazione, ouenne anche la bc:nevolenza del Papa. A K:guito delle sue abili manovre, nel 1i96 Abra.amo Bun.:.el venne nominato banchiere della Corte di S. S. e il 6 dicembre 1800 ebbe - mot,i prOprio del Pontefrce Pio Vll - il 1jtolo di Barone venduta per 550 scudi Hrn.o de l'onnrode. Suo figlio /.,qui.J. ,agaOOo pe.r !"Europa. pen6Ò di ,frullare quc:510nome e negli anni 1847-48, )856, acquislÒ il riconoacimenlo del litolo pres10 le corti di S&NOnia e To1e1n1. Più ululo di lui ed ancora più invi• dente nei aaloni politici, era l'ebreo medico,politiea.nte Ferduuuul.o Korelf, il quale riuM:Ì I truffare penino il capo della Polizia di Roma, Conte de Nanin, carpendogli una terie di leuere, d.i gran• de valore, <lello tlorico Johannes Mucller. Un altro tipo del genere fu l'ebreobanchiere Akunder Mtnde/.Joh~ diacen· dente del i'llo,e• ben Mena,cMm Mendel, figlio dello a,criuore di Thorà a l~u. giunlo a Berlino nel J143. SpOlala Mariann.e Sttl~mann., eblM' due figli, Robert e Fran.;, che non lardarono a r■r presa ,ulla Corte Imperiale. tantochè all'Imperatore CugJielmo II fecero dono della Villa Falconjeri a Roma. Segue. fra i banchie:ri ebrei che ti ar, riochirono alle spalle del popolo romano, NDel Uviu1iuch, fratello di Stani, col titolo di BaroM wn. Le"er e con lo stemma rargiante di nove vandi stelle di 01\'ide. Volpce fina, egli ouiene nel 1871 il titolo pontificio di Con.te Siti· .st1Wndo Noi/ ben levi l.lfM. L,e..,e,, che Il

Meleagn, (KU.lhi.ra: antica) in un. angolo di Villa MM.id per maggior luslro, si fa riconoscere an· che da Re Alfonso Xli di Spagna. . A richiesta di Napoleone, Jocobe Rotl,- schild concede pure un prestilo al Papa. dopochè le truppe francesi gli hanno ridato il Vaticano. Rothschild accorda il pres1i10 a condizioni per lui favorevolissime, sia perchè ci guadagna assai. sia percliè ìmpone come compenso l'aboli• zione delle misure anligiudaiche negli Stati Pontifici. Più tetra. come allo d'accusa. è la JIIO· .., ria della effimera Repubblica RonUUUJ ,lei 1798-1799; .slpria che non sarà mai cono,eiuta abbastanza, affìnchè il mondo sappia di qual sorta era la costdet1a LlnEHTA' importata a Roma (nonchè nel re8to d'Italia do,·c allignarono i fran• «!i). Il milis.$imo Papo Pio YI il 5 aprile 1775. dovelle promulgare l'Ediw sopra ~li Ebrei. nect$$8rio per la disastrosa in• ,·adenza ebraica nelle varie ciuà degli Stati Pontifici. • Fu un duro colpo per i giudei: ma frananto essi tro,•arono nella CoJtitu:ÌO• "" PranceJe del 27 setlcmbre 1791 la le• \&. che abilmenle manovrala con ;"aiuto della mas.sonerìa, doveva liberarli. Quando Ha.sserillc, nel 1793 tentò la sommos.sa a Homa. la parlecìvazione ebraica fu 1almente grande, che la poli• zia pontificia do,·ette arrestare i princi• pali rabbini e tro\'Ò pure fo documenta· zione che lutti gli agenti francesi si iìt'r• vh·ano di ebrei romani, Jnesso i qua:i furono scoperti depositi con!idere\'Oli. di coccarde e libelli. E nel 1796, l'occupa· 1.io11erivoluzionaria delle Legazioni di Bologna e Ferrara av\•ennc dietro precise istruzioni del Direttorio (franCC!'e/ i:.pirato dall'odio ebraico-massonico, co· me si \·ede dalla raccomandazione ... e lii castigare il Papa ed i; 11uosacro Collegio pei loro Brevi imbecilli. .. -.. Tuuavia, per comprendere la gravi1à delle angherie e delle ruberie che do,·dte subire 1'l111lia, alla quale i ma.~nadieri francesi portarono la loro ;ibertà. ba:;111 rifarci all'ebreo llaller. Egli era l'incaricato delle esazioni f ran• et-si. il Commissario Generale per le Finanze e Con1ribuzioni <!ella Repubblica preMO ;•e5erci10 d'Italia. Quando il banchiere Torlonia chiese una rice\•ula a s.aldo degli oggeUi ritirati, C:iòse.11dmoancanti al pareggio altri due milioni di lire e un cerio numero di og· geni preziosi, 1/alln rispose cinicamentt-•.. « che non a,·e,:a difficoltà a ricono• scere come il suo im1>iegolo coslringeva a fare l'assassino di slrada, ma chi': era co111e111d0i non poter agire altrimenti •· Sulla traccia di 1/alkr. riguriamoci che razza di bricconi la Francia manda,•a a tagliegiiare l'Italia!

Del r~to. come pote,·a ~re ahrimenti. se gi8 lo sl~O Napoleone. quando vini,r l'appalto per la spedizione ÌII casa nostra non parlò ai suoi soldali di mis- "ioni umanitarie e meno ancora di doV<"rideali? Al contrario. •apoleone disse alle sue truppe: e Voi siete nudi e in Italia tro, 1erete di che coprini, siete ar~ famati e lron~reh' ,•ilio abbondante, iliele po,·cri e tro,·erete <la roddlilrare anche le più bestiali passioni >. Dopo le prime conquiste nell'halia sei• tentrionale, la Francia, o più e:.attamente gli ebrei-ma,s..'°ni. s'accorsero che i tesori rubati non basta,•ano a ricostruire gli immensi ca.pitali distruHi da:la rivoluzio:1e francese; e i coni ri,•olsrro perciò le loro brame all'Italia centrale e meridionale. A Homa, duranl<" gli anni 1798-1799, i francesi com1)irono prodigi per dimostrare a qual grado di perfezione erano giunti ncll'arle delle ruberie. mediante il connubio clemocra.zia-ebrai.smo. Sotto Papa Pio VI. a cagione de;J~ enormi $f>ese e della calti,·a amministra• zione. le finanze enrno in I risti condizioni. Vediamo ~ì iWrgere la t1ini.stra spe<:ula." ! zione del cambio deila carta con moneto metallica. inizia~i l'esodo dell'oro dalle casse dello S1ato. Com'era logico. ne ap· profittarono i disone,.ti e gli ebrei. l'er di più. non esi:.1c,·aoo intlus1rie se non allo slato embrionale e il commercio. grande e picCOlo. era in mano dei giudei. Non v'cya il terreno adalto alla ilana formazione di una l>orght$ia danarosa; la popolazione in genert' 1·i,·ev1:1 d'agricohu· ra o alrombra llella Curì1:1e de;!a nohihit.. Tre erano i gruppi tendenti alle nuo,·e idee: i Padri Scolopi. i medici e gli ehrei. i quali. com<-ahbiarno dello a,·e,·ano ,·cc• chi rancori -da sfo.sa:c~ La tentata sommos~a di /Jas1>e1·illt' e IJ sua morte furono per la Francia l'occa• , sione <la tempo insis1e11temente cerC'ala. Sul cada, 0ere di un m~latore c·era l)a• recchio lla costruire. E'.8~ gio,•ò alle brame ebraico-masso· uiche per le os1ili1à contro il Papa. e nrmico del genere umano>; gio,·ò f}CT iu- ' edere Roma. per accumulare ricc::heL'!<·. per giustiftcare la spedizione del gener.ilt Rf'rlhier e :!-OJ)rattutto ttn·ì a procurar al Dirtlloric le somme Mcessarie per pa;!~r • l'esercito /rtincese in t»mbardia. ulfanwto e non pasato da lrt! mesi. nonchè per impedire l'ammutinumnuo Jellt> trupp fo Svizzera. Si tralla\'a soltanto di quaurini. I francesi non li a,·e"ano: bisognava rubarli al popolo ilaliano. con le lus1re dell'Unitll. <!ella RepubbHca Cisalpina, della Que• s1ione Romana. Basta guardare i documenti relativi alla \ endita in m3.ssa dei beni nazionali. fa11u rlaila Repuliblica Homana (franceUoa Hdula del qicrrd.ino

,eJ perd1è :-ia dimostralo cht: 11011 uno dei clienti di Bum:1,•ille o di quelli $egnalnti come persone di fiducia affam· hascia1ore CiuJeppe 8ucnapc1rt.e. possa sfuggire aila qualifica di brigante. Fra bancl1ct1ie discorsi. il l,)Opoloila• liano fu spogliato di miliardi. come ri• :.uha dai fatti che citeremo in seguito. Roma pagò in pari(", per esempio. il c<t5lodella spedizione francese in Egiuo e apJ)rO\l\'igionò la flotta francese. Sah·ò pure dalla bancarolla il Direttorio (fran• cese) fu base per la conquisla di Napoli e per l'arricchimento degli ebrei e dei massoni incaricati della « gC$tione fìnan· xiaria » comandata da 1/aller. Anzitutto, i francesi incassarono i da• 11aridel tratlato di Tolentino. Erano po• chi milioni di s-cudi ed essi pensarono di creare l'An11nini$1m::ione dei &ni Nu- :ionali. incaricata di ,·enderli al migliore offerente. Bene Nazionale era lutto ciò che fosse ,·endibile; cosi Roma e l'Italia furono m<:$Seall'asta. Il libraio Na1:e (Na,·e si traduce i11 ledesco con Sd,iH, nome di origine ebrai· ca} fece la biblioteca \lalicana e per rar perdere le traccie, falsificò gli ex libris del cardinale Garampi, dei quale a,ev3 in precedenza acquistato una biblioteca. Al principe Doria, fu sequestralo un pre• 1iosissimo ciborio. La moneta si ridusse a pochi centesimi. i beni nazionali, "alulati in scudi d'argento, ,·ennero pagati in ttcudi cedola. Ma il r,cggio non è ancor detto. Ammini,,tralorc delle finanze francesi a Ro· ma, era cer1o Reboul il quale u·e\·a CO· me socio, amico e procuratore. l'ebreo Pietro Jullien. il foturo banchiere di Stendhal. Pietro Jullien, d'accordo con Reboul. comperava dall'Amministrazione delle Fi. r,anze Repubblicane (cioè dall'ufficio del ReboulJ terre e case rcquisi1e ai romani come Beni Nazionali: Jullien dichiara,•a di acquistare per una lerxa persona da nominar~i; e infine. egli a\'e\la comperato tutto per conto del... Reboul! Così furono acquistati: tutti i beni del S. Pastore di Palestrina per §Cudi 7.990; Villa Medici per scudi 550; i beni della ~lcnsa VescoNile di Sinigaglia per 11C~1di 20.529; etc. etc. etc. Donde questi filibustieri cava!!..iCroil danaro, non si seppe mai. Cli ospedali di Homa, dotati di red• diti notevoli, furono dai francesi dichiarati Beni Nazionali ed amministrati da fh1cra1c Ouveyrill. In seguito, certo Ca• b,iel Alla,1 comprò in tre mesi. per 3 milioni 959.813 scudi. varie tenute ex ca· merali ed ex ecclesiastiche, tra cui l'Ab· bazia di Fossanuo,,a. Si seppe poi che furono c.omperati... per conto di Oooruto Dureyin ! L'affare (o meglio i; furlo/ dc,e e~· sert staio enorme, 8C si pensa che Villa Medici fu stimata soli 550 scudi. Dal canto suo. il Duveyier acquistò in un sol giorno, oltre a vari marmi greci e romani, preziosi quadri, fra cui un \"('an D)ck. un Rembrandt, tre Claudio Lorc• nese, Ire Vernet, Ire Guercino, due Cara,•aggio, un Giorgione (la Sacra r amiglia per 3000 piastre) un Andrea del Sarto. un Ghirlandaio. Questo brigante france.se guadagnò somme ra,·olose con appalti e in società con altri degni compari, quale il Perii, liu, lavaggi. Dorel, Sieubert ed altri. Ma c'è dell'altro. Il celebre architcno Giu.teppe Valadi.er in società con Dore.l e Sieubut, possede,·a : la commenda di San Sigismondo del.'Ordine di Malta (3000 piastre). due Abbazie nel lerrilorio di Senigallia ()5.650 piastre). la chiesa di San Maueo in Merulan.a (7 .622 piastre), una tenuta dei;·ex Collegio Germanico fuori Porta del Popolo (63 mila 851 scudit vari beni <tiella ca• s11. Brascl1i (76.065 piastre per Tor :\1anincia, Ostia. etc./ la lenula Braschi fuori porla Portese ( 13.580 piastre), be· ni nella campagna romana (23.526 pia· slre) e delia casa Albani (15-1-.503 piastre). Curò inoltre il ~n•izio del traeporto a Parigi delle opere d"arte rubate dai f rance5i a Homa. Quelli di sola casa l.haSJChìr,iempirono tra libri, quadri, terrccolle, statue, ben 213 ca~. Per a,·ere un"idea di come stimavano i beni romani questi massoni ~dei al servizio di I/alle,, si pensi che 11famo:io Palazzo Braschi /u. stimato llppcna 3 U. scudi. e essendo stato edificato detto palazzo con superflua solidità. per il fon• damenlo platealo ed unito in luna l'area della fabbrica all'altezza di circa palmi 20, con enorme ed inutile spesa. E 1utt:- le pietre, marmi preziosi, stucx.hi ed Or• namenti di lusso cosi in abbondanza, e più capricciosamente profusi in detto palau.o, hanno impiegato un capitale cousidera'bilissimo di danaro, senza reearne alcun frullalo, il valore di tali spese non resta calcolato>. La perizia si dilunga a considerare i marmi e ferri amovibili, di cui si può rica,·are un utile! F.cco l'uguaglianza, i dirini del popolo, i dirilli dell'uomo, che la ciurm• giudatca regalò all'Italia! Questa, in ria.ssun10, la storia della co• siddetta Repubbli<:a Romana del 17981799, nata nel ridicolo, vissuta e morta senza gloria: poichè all'avvicinarsi del• le truppe napoletane di Ferdinando I, i francesi e i loro manutengoli fuggirono come lepri. In tema di fughe, non c'F buona gamba di francese (per aggiornare la cronaca) che riesca ad allont4nansi tanto da rarci. perdere di \lista... il giorno della resa dei conti. T. SALVOTTI

)j \ - t~f ,, \\.J/ fo/ ,i RICERCMHEODERN SUI PRINCIPALI CARATTERI ANTROPOLOGICI Ni..·ss1rn1J t11rt.· ,Jrl corpo u11111110 .,~ stato mai sot1oposlt1 11 t,1111.- 0.urn·m:iotti e mi.rnru:io,ii comr il umtio. tu t·url1fo m1lrof>ol<,. gÌll pu lungo lcmpo è .flal<1 qu1,si si"rmimo di cnrniofogiu. 1; così eh, sO,iOsiate messe in t1·i1kn::t1 le profo"dr diffur11:;r chr scpu. rtmo lu formo del cr,mio umano da qiu/ll, degli altri pri11wti, come p11r1: t,., forme tli cranio dt'lle din~rsr ru::sc. Qm·sti sl11di .tono slt1ti ripresi allo luce dello ,,uxlcr,111scin,::tt drfl'ardiJarirtlÌ r si ; 1-isto clic it1 gran parte i risull11ti di u.,i debbono rssrr ..• sotloposti ud mw revisione. Questa rn·ision.· ul'fmrr ;,.111iti;·mt1rntc sol d1c si ro,:sidui fi,1diu cefalico m-ulo d(1llost·t'dcsr Anders Ret:;iu., nel 1864. L'india cefolko è doto dal rupp01'1o Ira /arght::.:a c 11111. 9l1c::::adel c,.anio: in bo.u ad tsso si distin911onò i rruni lungl,i o dalicoufali dai corti o brocl,kefali e tra i dalicoccfuli. e i bracl,i cefali si co,isidcra fOi 111111 cotcgori" inlrrmtdW.1 quella dei mcsoctfali. / 1,•cccl,iantrof>Ologi dat•ano a queste for,nc 1111a grande im. porton::C1e q,1ar1doper (,SCntpio in imo sem·o tr01·1n·11noinsieme alc,rni cnmi di forme diff,rcnti aedtt:11no scn:'altro d,c q11csti 11p. pa,te,ussero a rt1::u dit·rrsc. Affuma::ionc sptsso i11 controsto eon L'tt•idcn::u dei doti prristorici e storici. Dola quuta prrmessu si compr,•nde fo ncussilcì tli stab1l;rr tma -.•olta per sempre quello cl1e nella forma dd enrnio è dot·ulo ai faitQri .,rcdituri ,· q11c-ffo cl,,. i111'Ul' ris11/111 dt11finfl11N1::atfrfl't1111bicntc. Il Frl'ls, che è 1'1,utort cl,c fQrse più di 0911i uftro si,: oaup,ito dell'argo111e11lo,hc, nioso in cvi(/cn::" che non è già ereditario un d,:tcrminC1l0 in.liu o unn ckltrmìnu/(1 111isun1bensì la form(I gr. ncr11lcdr/ crm1io. Altri tmlorj come il ,•on Vcrschuer 11rlfr rfr'cr. che s11i gcmclli han110 dimostralo clic lo forme, dd cranio può css,,.,~ i11flucn:ata ,fo/fo posi::io11c 11t'/l'ulcro maternQ; il Ralh l,a dimostmto elu l" diffcrl'Hle f11n::ione dcllr ghiandole morfogcnr. tichl' p"ò infl11irt su/1" for11111del cranio; oliri autori come il Boos ha11no ml'S,fll in rt'fdcn:a l'a::ionc dtll'ombirnle su/I;; forme cr<JtJi<-hlI'l. Fiul,rr 111d1imostrato fo tcndtn::a all'orro10nd<m1cHlo dr! cmnio in molti popQ/i drll'E11rof!iJ e sopruttulto dt'/la Grrma1.iu mrridiom,lc. Do/l'allra parie te riurchc suì gtmelli mo,iocorWli in confronto dci rlicorioli e le osscn:a.:ioni sullr diffcren:e cr..inichl' tra bianchi e ~u·gri d"ra11tc fu 1•it11cmbrio1111lcmostmno chr anche l'crcdilt1rictà lm la su" importun::a m~lla forma dd cranio. Il Frels in b11se (I ,mmcrosc ricerel,c /1,,(1 af/rrmato eh" l'sislc """ bm.:/riafoliu e una dolicocefalia dominante a suondu deflc f11111i9li,·B. isoy11a qt1indi 1u,011rttcrc clu le forme croniclie si com.

rorlmtn ,·rnlilariamr,1fr IN "'vda 11101111 l,h'YSO Il s,0 t"OHJc1 dC'Jla nr::l1 c1 no t1fJ('orlC'H!JOIIO, iH ullri 1ermini 101 nordico d<Jlicoafalo è ,w· 11r9;tJ,loliu,ufufo si c:um('ortmw clilf,-r1·11tcm,·11/1·. QNtl/o tltt ('U il IHOHh'nlo si può af!C'r,HM,· (ON c..,.,.. ::.w è <hC' la forHlu d.l craNÙI 1r,·srNtu com,· trrJ;1,,rw NNa urla ro'.a:io,u: :·~~rso 111INttglu::a "la lurglu::11. S1tl ,.,odo f>Oi di .-s1brursi di q1usta rr11::iottragis,,· l'm11bi,·11/r <lft' 1/t't,·rnd,m t,, farm(' singol< ,Id çr,miu .,trsso. J'ass,111do 1111/craniu rrrt'bruf,· " q"dfo /11c, i il~· ,.,111,rrosr,rir,·r. chr soNa slalt· compiutr. U•.a torU di qMUlr rig1wr1la lo 6l'hrlctro drlla fauia ,ouKl.-ruto 1td SHO i1tsit'mt', """ f'Clrlr i si,.goli ,le. 11u1tli di rui. Si trulta d, ricaclu tlfolto co1Hpl.-ssr ,lei· surrbbr troppo IH'11!JO qwi n"asst1mrr,·: .:i /j.,.ilrT~HIO u dire ckr luttlo l'rrc- ,lil11rirllì qtrnnto t'ambintr ha1010 Id loro i1tfluo1::11s11ffo (orma- :ioH<' d,' qursti rnrolli·ri ro::.:itifi. · Alfrr riccr<h<' molto ullrruscmli rig1111rda,w r~·rrtl1turi'rlù drl 11i.H1No r dl'lla for111adei dr1tti. E' staia diH1oslralu a1t,hr frrrdi. tarirti, di olr,o•i ('articolari <OHII' il IMbrrrolo dl Carab,-lli, il ro. lor, dri dr•ti, «<. Qw'-'stistttdi, '""'" s, ,on,rrr,.d,·. 1,,,,.,.0 iHtportun::11 NOlt solo l<ori<11 tHO UH(l1r pmtin.1. / 1(1s,rnmloallo s<l1 ◄'/r1ra dr/ <arpo si p14Q dir.- rlh· molti dei curdtltri IHl'ssi iJf rr·idrN::a dall'antropologia sistr111alira 10110 df",•t1ti ,i//'aml,irttl< r qHittdi f/llON SONO dl'i Nri caratteri ru:.:ioli~Cosi il /tWfor,• a ,ilastro, id r,·trm.·rrsiq•t drlla tibia, ra,J'iottoMr,110 ,/rtla ,n,doiHCu 1101t SOHO4•n:dilari. I.a forosit,i dcli" ossa drllt ra:::t rt·oiNlt 1,-otv:1 il SNOrorris('oHd~·•h· ;,. qt1dlo rhr si osserva 11egli 1111imuU,lomf"stid ris('ctlo ai sd1v:1ggi. l.a forn1(1 d,·I b11dno, dit•r,-so •ci biu11cl1i, 1tcgri r gialli i iln·rrc ,•rrditnril,, ,osi pw,-,: olo11u turia::ioffi drlla sra,ola. SOlllO NOI<lr t-oria::io1t1HMHl<ri.:lt, drllu colo1t11at·rrtcbralc'., il Kiihr i11 ba.rr all'osstnu&io1tc di 10.000 ittdit-idtti <011 il Httlodo riulWgrofi<o ha dimostrc,to l'rreditarirtJ ddlr m."drsimr suo,uJo modfllil1't flMlirolari. Il Pi,ulur r Ju 11111 scuola l,anHO 111<.ssqpoi j,i r:·idrN,:11l'rrcditarirtà di molti particolurl drt toracr. /,,o stessa m,torr ltu r.,tuo gli st11di S'4llr u1ria.:ia1ti drlfo ,artC' i•f,riort' drl1" roio1tNUt·rrtcbrufr ai ,.,.;,nati < leo Mt'SSO i• rt-id.:11.:0tiri (diti (01t,f,w1,1tl.ili p,·r i pr,./,fr,,,i ,lr/1., filog1·1trsi nmcJJfU. IH Neqri 0-.ombo

l'dss111ufo"desso d di//crL'Nt;,• più 11J,p(lriscc111ricordiamo come la sl11l11rnrCtfl/'rrs.·nli "" it11port1rnlrcoratUrr di discrimina::ionc rt1:::itifc. '-" r,r:;::rumane t·aria,w prr slalurci da 10, mi,ii,no du: ,~ rappn·s,•,itato ,lai pi9111.:i a un massimo d1c è rapprtsl'nlato dlii Hortlici r dt1 urli gruppi di negri. Ll' riurchr sugli incroci hanno 1/imoslroto eh,• il faUOrt' bossu .1t11lurt1 f domina11tc su quello al,ta stt1tim1. Ad ''""loghi ri.mllati sono giunti gli studi s1dlc diffc. ri'n.:u familiari. Naturalmc,.tc a,.d,c per lo slat11ra bisogna po;,. hm· drll'ucditarid(i di una h',.dt,.::a pcrchè l'ombit,.te influisce sulle di/fcr,•n:;.: i111/i,.:111"aLlie, ricerche n1gli incroci tra ne,qri e p(,1md hm1no di111ostrotocom;· l'trl'ditarictcì della sia/uro s,·gua le h·ggi 111cndrlia11,M~.olto ,liScusso è il problema del li,.rsurcg9io1111·ntpoer cui talora i ris1dtati dell'incrocio si prese11tano pii, alti dclii' d11l' ra::::1· originarie, Seco,.Jo iJ Fischcr si trotta sl'mplicc. mcntl' di u,1 fenomeno do--,mtoaliti polimaia, doto d,l' gc,icrat.- m.:nlt' i 11111illtet1'. i mcticd prncnltutO una statura intermedia tra qudlt, delle ra::::coriginarie, Per quanto ri911arda l'influcu:;t,J t11nbientale lo Spei.uer 1'icorda d1,· gli indigeni ,ldle NuO'l·e Ebridi abitanti all'interno sono pi,ì piccoli di quelli che vivoHo sulle coste. U,qualmenlc k ouervo::ioni co,npiule negli ultimi 50 anni hanno dimoslr11l0 clic la slalura è aume11lala in molte dli.i europee, con il miglioralo livello di f'1'ta socilile. Per co1nprt'ndcre bt,tc le varia:ioni della stat11ra bisogna t'sominart i /allori drll'occrtsci. mento. E' noto u t111ticlte il rachit~mo, la 1,urncan~ di f!Ìlumi,ic, lu ltia, il cli,na, l't1Wt1ità delle ghiandole e11docrin,, ha11no 1mo notn.•olc inflllen::o s1dl'accrcsl'lmcnto. Ll' ricerche del von VaschMr l,an11Qperò mtJJo in C'V'dl'n::al'tsisttn::a di divtrsf /allori rr,·ditari, eh,· si comportano in parte come dominanti e in porte come r;rctsst',;i. Q11eslt riccrcl,e hanno po; dimostrato che occa11to ai fattori /01tdaH1Nttalì dtll'accrtscimc1tto tsistono i /allori delle diffen·n::e ra::riali ed individuali. Quote rìurc/1c hanno poi dimostrato che i fattori trcditari /wnno 11na divusa importan.za. nti diffcrc1tli p"riodi dcll'accrrscimcnlo rispetto a quelli. ambil'ntali. Molto i,nportanli sono anche le dif/trtn::e ra:::ia/i nel campo dtllc propor::ioni corporee. Il Da. ·ucn/lort ""!lii incriui tra rnrO/'ti ,·d mutroli11ni /1(1 trOt.:aloche le Oonne deU'A~traliu meridionale 17

prqpor:;i<midrgli curopri, rnn,ttrri:;:;atc da ,uw minore l,wg/i.~:::..1 delle gambe, sono dominanti. Le propor::ioni dri mulutti di Giamaica, sl11dia1t d11flo Stcggcrda, sono intermedie Ira q11cUrdclfr ra:::.-:.o:rigi,wrir. La grm:ililcì 1ui mrtiui o.ssrn•afo dal Rodr11. tt'Oldt scmbrQ clot•r;tapiù clic altro alf'injluo:o drll'ombir11/c, S11 qul'sti carallrri te glliandolr" sl'cre::io,u iHter,w luu,110 una gra11. dc influcn::a mci non è anaora c.wttmncntc conosci11to q1wnto J'u. ::ione di us, diptnda dall'aeditQrietù o dall'anibientr. I.a snelle:;::a o la corpull'n::o umbrano anche tssrr, dOtJulc i" parte li fattori ereditari. Cosi le rbrcc dtll'Afric,1 setlentrioiwlc dimostrano ima ten,kn:a all'ingrossamr,ito d,e è un::a dMbbio un rnrallrrr ra::::ialc, La steatopigia, d(IVM/0 a notct•ole drposito di grruso nrlle regioni g/utu delle donne Ollentotte, è "" carattere ru:::iale cd rrrditario, clie tr0t:a iL suo mialogo n,•i dcposili di grasso che si ... osscrt•ano in alcuni animali, conie le ::cbre. Nl'gli incroci europei. tJttenloiti la steatopigia è prrsrnl" soto in grado ridallo. Anche la posi::ionr e la fONIIIJdd pcllo fem,ninile è dilfcrenlc nelle diverse ra:1:e e dipende non solo da fattori ambicntuli ma anch" e sdf'rat. l11tto da faltorj errditori, MoUo difficile è iL problema dt'll'creditarictd dello costìtu::ionc individuale. E' noto a q11csto rig111Jrdo rhe i costitu:ionali.sti spt'sso hanno descritto cOHlf!caratteri costi. tu:ioHOli q11,lli rhe sono int•n:e dei ca.ratUri ra3:iali eredilari. 1t Fisrhcr co~sidcra com" varia::ioni costitueionali quelle dovuJe all'inff1te11:a ambil'ntak durante la 1,-ila embrionak; queste pun· n<>nessr,u,lo ereditarie in senso stretto possono modificare talmente t'individuo da montl'ncrsi durante l'intera vìla di lwì. Le altre diffcre1tu costitu:io1JOU sono dovute aJl'infLucn::a dell'a.,n. bicnte in "" periodo sucussivo " non. sono rreditan·e, Ereditarie sono infine molte diffcren:e di simmetria che si o.ssert<cJnonel corpo di t,m; gli i11dividui di ogni ra;;:,a, QtUJnto abbia,no qtli nt:<>rdalodimostra. MOlto chiaramel'We come sin ùtutile srguitare nel sistema della vtuhia. anlro,ologio che si limitavo oUa ducrizi.o,u t allo ,nisural:iont di qualsiasi carot. /ere fisico, Sl'n::a affatto prroceuf>Orsi del S1fO intU"° sigJMfìcal-0, g~ctico. Ind.i9eno delle Isole Salomone GUIDOLANDRA

Fra i probkrn1 che imcr{'ssano l'unit:l e.folla razz;i, <111clloddl:a filiazione illcginima ritorna. oggi pii1 che mai. a 11rt·merl• la nostra scnsibilizà sociale. In Italia, su cli m1 milione circa di nati ,·i,·i udr.,11110. qu;, ..1 .;o.ooo sono ilkgittimi: di ques1i oltre il iO% ,·<·nt,-ono rict,no,. seiu1i d:dla madre. Agli cffotti l)(rò della impos1azio11c lkl no~1ro problenia, st si possa cioè, sotto la ,•il(entc lc,::-islazion(". 1,-ularc di un razzismo integrai<', il fenomeno riconoscimcmo m:1tnnn non ha importauza. Si n1ole infani dimostrare eh<' il flusso annuo dcg-li ilkgmimi. incerti e dubbiosi sulla loro origm<', porta nella co111posi1.io11c qua. litativa della. massa totale dei nati un ckmcnto di disordine- s,i,w, il punto di ,·is1.1 ra.uiak (e s1><:cialc) non s:u1abilc ~ rie<"iusci. mNito materno. poichi: ddl'ilkgiuimo non 1,otrcmo mai "''I'· coattinm1cntc, chi fu il J>adre. Coc-~istono due a~petti dd prohkma: il prìm,, di c:,rall,:r:, _.. ciale, l'altro strettamente razziale. L1. loro import,.nz:i è mani .. 'il:t: risale al ge11i10 non indiffcrunc che ogni anno. nella prQ~- zion~ di un \'C111csimo sui 11.tti, si mescola, si u111.:-c<s',i ri1,rodncc con la IJC')llOlazion('eh(' oggi ,·0gliamo raffigurala in una i11co11. fondibile unità di razza. Ora. non potendosi, in omaggio agri articoli 18,g <' 19., dd Co. dice Ci\·ilc, inùdare le in.dagini sulla ricerca della p;11crni1:t. ,:iln i casi t'S!)lici1:im<'11tcdichi:irn.ti dalla legge. n::: dcri,·a che 1x•r r~•- ~posto non dovrcbb(, csist('rc 1.10ssibilità di i11q11:idr:11ura 11dl;1 ro1)());1zionc rnmc sopra imcsa, e ciò jlCr un ,·izio <li orì~oinc 1n <1uanto da unioni di nn:zc affini non fac1hncnt~, .-,1 l"-lÒ id1•111ifi. care il proc:10110 eh~· Il(' nasce 11 quale poi è irrimcdiahilmcnt<· 1111 essere ibrido . .1\n•icn(· senza <luhhio, a cnnforto, che le nascite di 1IJ::-g1~11111i: nel numero stragrand(· dei c:i"'i, si:1110 iJ frutto di unioni fra it1divi<lui della ml'dcsim,, raua, ma ciò nulla tOj!'.IÌ('alla iir"$,t<oJ<,,nl• <lei nostro prohlcma il quale pcrmanc> col lk'.rmancrc di ll"! ~nan. tità. sia 1n_iretrasc~•r~bilc, ~i clementi 11011 ,1_irì<, 1uan1i1:'\...:bc1,!u!:'. gc ad ogm e quals1aM ccnsnncnto, e ch,.. anzi, nella sua ~le1e \J• nat~z1.a non offre possibilità di 11110studio positim e conen·1 . rcrchl', lk'r :,~surdo, t1111igli ìlk·git1ìmi possono immati1ar~I ,. non c!'>i!>tcno l·Siste i11,·cc,, una 1><:rc<'ntuak• mmima di iudwiclm 1 frutto di 1mioni mi.ile pi:r la lSi~ua schiera di appart('ll •nti :1 ~la proprio ;,cr 1111<:~tainddluihilz <1uantit.i il problcm.1 ;1p. E com.- 11011ap)ì.lSS1onan 1111:mdoalrinco,wcnicnk Jamcnt:110 ~pra ~i aJ:Kmni _. rodisst·a dei s1 n;::;i nom<' eh<' il più dtftt ,·61tl· r 19

Adolesoen1a scontano fino alla morte le col• pc dei loro padri? La lorn condizione è di in. fcriorità legale morale e S.'l• nitaria. La legge del 192~ sull'ordinamento dei servizi di assistenza dei fanciulJi illegittimi ha prm•\·edu10 oltre a sussidiare le madri nubili che allcn,no il J)roprio naia a migliorare e promuovere ogni iniziativa in favore della 111fanz1aabbandonata, ma la mortalità fra gli il• legittimi è ancora molto maggiore che fra i legiuimi sehbcne tenda a diminuire. E non esiste infine una legge che liberi dalla inferiorità morale tanta innoce,ua, la qua. le anche se confortata dalle cu. re materne, resta sempre infi• nitamente infelice. Nè si dica che il figlio riconosciuto da.Ila solra madre possa considerarsi redento dalla colpa. Migliaia di

m.1dri "i sono che, o per vizio o ))('r necessità, continuano la loro vita di dissolutezu morale, mae<:hiando in tal modo nome, :oscirnza e an•enirc del figlio che -la segue. E' vero che il -riconoscimento materno è un pu1110di arri,•o aÌ <1ualesi giunge traverso l'allattamento materno, garanzia di salute per il ,iato.: quindi per la sanità della raua. :\fa fra qucs10 e un altro punto di ar·rivo un abisso ci divide. Fra questo vantaggio - quasi csclusi\·amcnte sanitario - e <1uclloche ne deriverebbe da una legge eh:: finalmente concedesse il diritto alle indagini sulla ,,."lternità1,con lutte le cautele che il caso delicato richiede, ci corre come fra il giorno e la notte. Tale diriuo è rimasto fra le pieghe del tempo, soffocato sem. prc da pregiudizi. incertezze, diflicoltà senza dubbio non lievi. :\la i tempi devono es~rc maturi J*r una innO\'azionc tanto i11\'ocata e così piena di umanità. Risponde ad un alto senso di giustizia. Immaginare ancora. che l'uomo possa Jib<-ra1ilen1espo. gliarsi d'una responsabilità profonda quale i: quella della filia. ,::ione, è tradire la concezione che della ,·ita ne fa l'elica fascista, è adagiarsi in un comodo dispositi\'0 di legge in cui coscienza, famii::lia, pa1rìmonio si sah-ano in nome d'una morale fa quale ri. sponde in modo perfetto all'egoismo del singolo. E la parola d"or. dine è <11~csta:non complicare le cos~, 11011 andare alla ricerca di un rimedio peggiore forse del male, non render 1.alesc quanto un uomo sia capace di fare. \la nessuno oggi do\'rcbbc ignorar~ i propri do\'eri, amniesso ~ oonc<'sso che almeno in po1e1u:a i principi di etica fascista rag. giungano in profondità l'indi,•iduo e stiano per dirozzarlo da qu<'I troppo materialismo che fin qui lo ha seguito . •\gli scienti:ui dovrebbe richiedersi un uhimo sforzo nel camJ)o delle analisi del sangue per soccorrere nella loro fatica i legislatori ai <1uali si domanda, in nome di migliaia e migliaia d'innoccnti, una legge che pouga al li,·ello dei comuni mortali mtta l'jn. f:rnzia abbandonata. Il problema è· irto di difficoltà. ":\1a in giuoco non è forse per una V,."lrlcl'a\'\'cnirc dello S1ato? Il quale, sebb<-nc asskuri traverso le molte prO\'\·idenze per l'infanzia tutte le cure 1>0ssibili, non può sostituirsi alla famiglia che manca. Se qualcuno :tff~rmerà non essere i tcml)i maluri, sarà come denunciare uno immiserimento dello spirito, una ri1>0sante co. sci:.-nza che fra le pareti domestiche, sicura di portare sempre in sah-o la propria re1)utazione, si astrae dal problema nè si ritiene ~sponsa.bilc d'una colpa non sanzionata in fin dei conii dal Codice. Sarà contraddire quesla unità della razza, questo miglioramento della raua alla quale devono ispirarsi i nostri ani, tendere le no. :.Ire forze. Affianchiamo allora al problema della razza quello della fi]fa. zione illegittima, creiamo, alla fiamma del nostro spirituale se111irc, una lt"gislazione eh~ sia nei secoli il segno tangibile della nostra rinno\•ata coscienza in un campo O\'C l'umano ~mbra raggiungere il vertice della sua più alta espressione. ALBERTO CALZOLARI Puerilia ".!I

ANIMAERAZZ Già in preccdcmi articoli abbiamo anno occasione eh 1>arlarr d('IIC varietà dell'esperienza eroica e rii indi\"1duarc le possibilità che essa con1icn: dal punto di ,·ista sia della raua che dello sp,. rito. Non cre<.liamo pri't;() di interesse.- riprendere rargomcmu al foic di precisare ulteriormente quell'eroismo : quel senso del com. battere, cht>, in relazione alla nostra piU aha razza e alla nostra più alta 1r:u.lizio~. debbono \·ttamcntc valerci come ideale. Abbi.:unu già avuto a rile,•are, che oggi troppo spesso si µaria di • eroismo,. in un senso ,,ago e indctcrmina10. Se per eroismo s"intende semJ)liccmcntc~ la cap3ci1à di slancio, il disprezzo dd pericolo, l'audacia, l'indiffercnra di fronte alla 1>ropria \'ita. in ciò si ha una specie di comun 'denominatore che può metter sullo stesso piano il ,elvaggio, il ga"gstcr c il cavaliere crociato. Dal punto di l'ista mat:riale, potrà anche 1)3starc questo eroismo gene. rtco, in molti casi, e soprattutlo quando si tratta di semplici gregari. Da un punto di vista superiore, si pone la quistione ulteriore di vedere, in fu11::io11dei che si è eroi, quale è il significato che anima e det:!rmina, caSO pu caso, l'esperienza eroica. Per un tale problema bisogna ·tener presenti vari elementi, c soprattutto qudli rclath·i al tipo generale di civiltà, alla razza e, in un certo modo, anche alla casta, come uhuiore differenziazione della razza. Si possono chiarire nel modo migliore le cose se, come punto di part:nza, ci si ricorda dello sc.hem.a generale dell'antica gerarchia sociale ariana, ben visibil:. p. es., nella ci- \·ihà indO-aria cosi come in quella nordico-romanica medievale. Una tale gerarchia era quadripa.rtita. Al sommo stavano espvnc~ntidell'autorità spirituale, possiamo dire, generalizzando, i capi spirituali, cui era soggetta la nobiltà guerriera. Venin poi la borghèsia (il e terzo Stato>) e in quarto luogo la casta o il ceto dei semplici lavoratori - oggi si direbbe: il proletariaco. In ciò. evidentemente, si ave,.-a meno una gerarchia di uomini, che non di funzioni le quali, pur avendo ognuna una sua dignità, in ,·ia normale non potevano non stare nej rapporti di subordi11azio11c ora accennati. E' abi>.'utanza visibile, infatti, che questi rapponi corrispondono esattamente a quelli che vigono fra le varie facol. tà di ogni uomo degno di tal nome: la mente dirige la volontà, eh;: a sua volta sovrasta le funzioni dell'economia organica - alk quali, infine, si subordinano le forze puramente vitali del corpo. Lo schema ora indicato è asS-aiutile già per il fauo che esso ci dà modo di distinguere dei tipi generali d.i civiltà e di cr.gliere il senso del loro succedersi o altùnarsi nella storia. Circa il primo punto, abbiamo quattro tipi generali di civiltà, a seconda che all'.ipice stiano le verità e i \•alari e gli ideali o dei capi spiri1uah, o dei guerrieri, o Jei borghesi, o dei servi. Il fatto poi che, a prudndere dal Mcdioe,,o, nella gerarchia quadripartita, quale apparve fra gli Ariani dell'antico mondo mediterraneo e ancor più in quelli della civiltà indo-iranica, l'elemento propriamente ari.:i.no si eoncentrava nelle due caste superiori e s1ava alla base dei ,•alori ad esse propri, mentre nelle due altre caste predominava un sangue diverso, proveniente da popoli aborigeni saggio. gati - questo fatto potrebbe dar luogo a interessanti interpretaz:ioni circa ;. retroscena rlzziali dell'avvento di civiltà deU'uno o dell'altro dei tipi già detti, Considerazioni del genere, non riuscirebbero però molto confor1an1i prtsso ad un ttntativo di cogliere il senso generale della storia d'Occidente, essendo abbastanza visibile eh~, chiunque ten. ga presente lo schema già accennalo, in tale storia si troverebbe 22 portato a riconoscere meno la famigerata e evoluzione>, chc, im·ece, una e: involuzione> - e più precisamente una discesa dal. l'uno all'altro dei quattro gradi gerarchici. E' abbastanza \ isi. bile, infatti, che il tipo di civiltà puramente -eroico-sacrale retro. cede in un periodo quasi preistorico della tradizione ariana. Ad, esso succedono civiltà, al cui àpice sta l'autorità non più di capi spirituali, ma di tsponenti della nobiltà guerriera - e questa è .. l'epoca delle monarchie storiche fino al periodo delle rh•oluzioni. Con la rfrolutionc francese e già con quella americana è il terzo Stato che ,,iene al primo piano, determinando il ciclo delle ch·iltà borghesi. Marxismo e bolsceYismo sembrarono infine preludiare la caduta finale, il passaggio dc, potere e dell'autorità fra le mani dell"ultima delle caste dell"antica gtrarchia ariana.

DELLAGUERRA Per tornare ora al nostro arg:oménto principale, cìo; alla tipo. logia dcll'troismo, ,•i ! da rilevare che i trapassi ora accennati non hanno solo una 1M>rta1apolitica, m;i. investono l'intero signifi. cato del vhcrc, conducono alla subordtnazionc di tutti i ,•alori a .:.udii propri alla ca1ta o razu ddlo spinto ,·cnuta al primo piano. Così p. u. nella prima fa~ l'etica ha una giustificazione sovrannaturale, il valore supremo è la conquista dell'immort•lità; nella stt0nda fa.K -· dot nella civiltà della nobiltà guerriera - si ha già un'etica e secolare>, l'etica ddla fedeltà, dcJl'onorc e del lca. lismo. Subtntra l'etica borghese con l'ideale del benessere ccononuco della ,,ospudy e dcll'a,·vcntura capitalistica. Ncll'uhima fase runica etica sarebbt stata quella dtl lavoro m.uuialiuato, roll<'tti,·izuto e sconsacra10 C'Omcsupremo "alore. In qualsiasi altro camr,o ~1 potrcbhtro ritro,•arc analoghe trasformauoni - si pensi all':.rchitctlura: come tipo architettonico centrale dal tempio si ,·a al ca.stello. poi alla cittl comunale. infine alla cay. ah·carc ruionahz.zata delle a.pitali modcrM - s1 pensi alla fam1. glia: da \Ulltà di llflO eroico-sacrale che essa era ndlc origini arie. si passa al tipo di famiglia e guuriero •• incentrato nella ferma autornà dd padre: succede la famiglia com: unità bor. ghesc su basi unicamente rconomiro-srntimcntali e, procedendo ,·erso 1'11lt1ma fase, si ha la disgrega,:ione cOlnunistica della ramigli;,., Proprio le stesse artkola:uon1 s1 possono constatare nel 11po dcll'e1pcnenxa eroica e nel significato della guerra e, in gem·• raie, del combanert'. Sulla concezione della guerra e delrcro,smo propria alle ci\'1ltà <kl primo tipo o stadio epp:rò agli ari originari non abbiamo bisorno d, soffermarci p.erchè g1l in prc«dcnu articoli ne abbiamo rìrerite ripetutamentc e ampiamente le tra, dizioni. Qui ci limiteremo a dire che guerra cd eroismo in tait fase ,•algono essenzialmente come e ascesi•· appaiono ,·ie, lungo le quali si possono cocliere quegli steui frutti so,·rannaturah e immortalanti, che l'iniziuione ontro rascetismo. di tipo r=ligi.>so e contemplati,•o promettono. Ma nella seconda fase - nelb, civiltà dei e g-uerritri • - la ,·isuaJc è gil spostata, il contenuto e uuo • dell'espc:ricnu eroic.a. e il concetto ddla guerra quasi come simbolo e riflesso di una lotta trascendente e metafisica sono velati, al primo piano sta ora sopranutto la lotta e la guerra per il proprio principe. p.er il suo onore e la sua gloria. Con l',n-. vtnto delle ci,•ilti e borghesi• dal tipo del guuriero si paHa a quello del soldato e ,•iC'flead accentuarsi l'asJ)('tto nazionalisiico. territoriale prima poco pronunciato: ci troviamo di fronte al citoyu che impugm le armi, al r,otJios della guerra e dell'eroi. smo e per la hbertl •• ci()(:, più o IMRO, per la a.usa. degli immortali principi i contro la e tirannide• - cqui,•alentt, in un tale gergo, alle forme politico-sociali della precedente civiltà dei cuer. neri. Con tali e miti • si è giunti fino alla guerra mondiale 191,4. 1918,.nella quale gh aUuti non fecero misteri del fatto, che essa per loro rappr~scnta\'a la « crociata della democrazia•• il nuo,•o sbah:o in a\'anti della e Grande Ri\•oluzione • pcr la causa della hbcrti. dei popoli contro gli e im1K"rialism1• e le forme residue d1 e oscurantismo medie,·ale •· Xelle prime forme della fase finah-, cioe della e civihà dei sttvi •• si tr;asforma lo stesso concetto d1 guerra. esso si internauonali-ua e si colletti\•iua trapassando 111 qucllo della m·olu:uonc mondiale dd proletariato. Solo per la causa di tale rivohmone la guerra è legiuima, il morire f' nob1k, dal !a,·oratore dc"c sorgere l'er«. Questi 50no i significati fon. damentali ai quali l'esperienza eroica può obbedire, a parte il suo bto immed1a10 e. per cosi dire, 1niensh-o. di uno slancio e d1 un ardire cht: 1,ona di là da sè stessi. r-.:ei riguardi della penultima rase, ci~ <klla « guerra borghe. se•• è con 1ntenziont- che abbiamo parlato di e miti•· Out aspetti principali ha la natura borghuc: il sentimentalismo t: rintercuc economico. Se l'ideologia della «liberti• e della «nazione» dcmocraticam:ntc concepita corrisponde al primo up.etto. il secondo aspetto ha un non minore risalto nei mo,•enti inronfcssali della e guerra borgheK >. La guerra 1914.1918 ci mostra infatti chia. ramcnte che quella e nobile• ideologia democratica era solo di copertura. mentre è noia ormai tutta la parte in ess.a avuta da.Ila finanza internazionale. Ed oggi. nella nuon guerra, la cosa appare in modo ancora J)1Ùchiaro: 1 pretesti scntimtntali si dimo-

s1rano sempre più inconsis1enti, è: nidente, im,tte. che ~mo d:gli . interessi materiali e plutocratici, il duiderio di conscr,•are il monopolio delle mat:ric prime del mondo così come qutllc del. l'oro, ciò chc ha dato il •tono> alla lotta degli Alluti democra1ici e che li ha condoui ad impugnarc le armi e a chiedere a milioni di uomin: il sacrmctO dtlla loro ,·i1a. Questa stessa congiuntura pcrmen: anche un accenno al fauorl' rar.z1alc. Non bisogna confondere ciò c.ht' una e.asta o Ct'IO C quando è parie subordinata in una gerarchia facente .:apo a ,•a. lori di,·crsi, con ciò c.hc cua 1,fo·icncquando s'impadronisce d:I polt'rC e subordina. tutto a sè stessa. Cosi la borghcsia e lo stesso proletariato dt'I mondo moderno hanno ben allri caratteri di quelli c.h: furono propri ai «li corrispondcn1i nel~ civiltà tradizionali ariane. I primi hanno un carattere sconsacn.to e oscuro quamo. nel s«ondo caso, per ,•ia d1 1:ia.rtcdpazionc, si rifleueva invece qualcosa dei valori superiori sacrali e spirituali r,trfìno nelll' for. me più umili e matui:.li dell'atth•iti umana. Ogni usuq~uion'- ha per fatale conseguenza una dcgradaztOne : processo, q11cs10, che presuppone quasi sempre l'in6hrarsi di clementi socialmente c razzialm~nte inferiori. l\"cl caso ddla borghesia occidemale, questi clementi sono sta1i forniti dall'ebraismo. Non ,·i è: da farsi illusioni: il tipo dei plutocra1i e dC'i capitalisti, ,·eri re d('Jlc ci- ,•ihà borghesi e democratiche, è: esse:nzialmentc un tipo ebraico. anche quando non sia dimostrabile una precisa discendenza fisica dalla razza ebraica. Nei riguardi dcll'America, tono note a tulli le. considerationi che han condotto il Sombart a chiamare il capi. talismo un mosaismo quintessenziato. Si sa bene che nell'ultimo lipo di società normale d'Occidente, che fu quc:lb, del McdiOC:\'O ghibellino, la mercatura e: il commercio con l'oro furono in gran parte prerogati"e ebraiche e che nelle professioni e borghesi > dd Ttno Stato di quc:I tempo, do,•unque si trattasse di ariani. prima dcll'~manciparsi e del d<'generare della civiltà dei Comuni, "' si mantennero tratti di grande dignità e probità, una •linea,, che difficilmente è riscontrabile ~Ila moderna civiltà dei mcr. c.a.nu, doè nella civiltà capitalistica borg:hes-c.E' esSt:n.t.ialmcnte dall'elemento ebraico c.he tale civihi ha tratto il proprio e stile>. E così stando le cose è C\'idente che, per via di affinità clctti"e, una tale ci,•iltà do,·eva cssue completamente aperta di fronte all'ebraismo, che ne ha scalato facilmente i principali posti di COESPRESSIONI GUERRIERE NELL'/

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