La Difesa della Razza - anno III - n. 20 - 20 agosto 1940

« Quale scelta migliore per governarci più che quella del Comandante Casati Prefetto del Metauro e del signor Camerat, Podestà di Ancona? Onde sperare maggior saviezza. ed energia per rorganiunione delle migliorate Province, più che ndl'illustrc ed illuminata Consulta, di cui ne fa parte il preclaro talento di S. E. Generale Lemaroi.s? « Sicura speme d'un doke awenire rawiva i nostri spiriti, solo in pensare .di qual'ouimo e potente Monarca di\·eniamo vassalli. « Dalruno all'altro Polo risuona rinclita Fama del nostro adorato sovntno Napoleone il Grande, risuona per le sue inviuc prodezze, risplende per la sua Giustizia, rifulge per la sua Clemenz:1, e gli lsdraeliti Anconitani fra i suoi popoli novelli con qual fa. cond,a giammai preconizzar potriano le sue gloriose gesta? « Eglino rammentano sì Montenottc, le pianure d'Egitto, Marengo, Ulma, Austerliz e Jena, sol quoti nomi sono eterne trombe, che in tacito sìleniio ancor intuonano sul globo la fama di sue meraviglie, ma per celebrarle ogni lingua è muta, ogni Jabro si tace. Da dove incominciare? C.ome enumerare tanti portenti? Fissar piuttosto p:>tremmo il numero delle stelle, o fisso mirar l'Astro del giorno. « Solleviamo dunque soltanto la \',(KC della riconoscenza verso il benefico Eroe del s«olo cd il nostro Vice-Re. Adoriamoli come protettori magnanimi dell'awilila Umanità, e noi quali umilissimi vassalli promettiamo in quC$tOsacro e religioso recinto fedeltà, ubbidienza; cerchia.mo infine di riscncrarci, regolando le nostre aiionì sulla guida della. MoJ';lk, e della f\agione per degnamente meritare il glorioso titolo di Sudditi lt:iilia.ni. « Oh Dio Onnipotente, che sotto raia della tua misericordia · ci hai sempre protetti; del nostro Dio, che in quc.st'Epoca ci doni una sorte così fclic~; Dio, che accogli le fervide preci dei figli di Gi:tcobbc, ascolt:1.coloro che invocando l'ineffabile tuo nome, 1i supplicano col salmo Profetico: « Domi,i, in for1itndù1t 1114/t1,ibit11r R,x. In tua possa supre• ma rallegrisi il nOSlro Imperatore Re. Et ill saluu /11,1 p1,rmqudm escu/labiJ 1,•eh,mtnln. in tua .s.al\'ezzaesulti all'infinito. Dniderinm ro,Jis ti111dedùti ti, Tu gli accordasti quanto dcsiava raugusto cuore. El probationem labior11m ,;,,, 11011 prohibuiJ1i. E quando pronuncian sue labrc tu non vieti giammai: Q11011ian1 prtr:tnisti e11mbenedir1io11ib11b1onitati1, Dappoichè la procedesli ovunque colrinflusso del tuo sommo bene. Appone rapiti ,ius roronam ,111ream: da quando tu stesso nostro Dio ingemmasti raugusto Capo dell'aureo Diadema. Oh sommo DtO, infin, gridiamo Fratelli, noi ti chiediamo Vilam peti, a r,; J,di11i t'i /o,,. g1111Ji11emdier11m i11 1t<11/m11 et i11 1er11l11m: che l'iva lungo tempo felice l'Immortale Imperatore de' Francesi e Re d'Italia Napoleone il Grande, nostro Clementissimo SO\'rano; che viva dcl più lungo 1empo felice la sua fede! compagna nostra Augusta Imperatrice e Regina Madre avvenrurosa che produsse la delizia d"ltalia, che viva infine lunga età felice il prezioso germe nostro Augustissi·mo Vice-Re Eugenio Napoleone! Conservaci nostro Dio per sempre le Autorità istallate, il sig. Prefetto del Metauro, il sig. Podestà di Ancona, ed ogni altra Autorità di Francia e di Italia, la gloria de' suoi prodi Generali e finchè esistano i cieli, e la terra non cessino giammai lo splendore e la Maestà dell'Augusta Famiglia del nostro immortale Imperatore e Re Napoleone:! Grande! I meriti eccelsi di Napoleone il Grande. che alla fine ci ha generosamente accolti fra le sue brarcia sono, o miei correligio. nari, sì noti al Mondo, che ormai la (ama è stanca a descriverli, cd annunci:'uli. Ciò non ostante per non def,:.iudare le di lui glo. rie, ne giova riassumere vibratamcnte le gloriOSc gesta dei più~ celebri conquistatori e illustri ConJottieri di eserciti i quali si sono segnalali nell'ardue occasioni Ji Guerra, onde .scorgere con ben pesato confronto, se alcuno vi siJ, che a Napo!C'Onepareggiar si possa. Non awi storia \'Cruna, se non la battaglia dei falsi Dei con i Gigandi di Flegia prima dell'Ebraica. Riguardo all'usci. ta dell'lsdraeliti. che dall'Egitto scapparono, attesi i crudeli trattamenti dei Faraoni, mi si affacciJ prima d'ogni altro il gran

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