L'età eeonomiea contro l'in1n1agi11e ron1ana tlel cittadino Jn generale, nella sloria delle \'&rie 11azioni, si è parlato e si parla poco degli ebrei. Una \'Oh.:1questa dimenticanza ern comprensibile, per il pochìSiSirno conto in çui erano tenuti, e percl1è in re.:1hi nelle grandi decisioni minima era la loro in. fluem;a. In tempi recenti ""JJe5SOse ne è taciuto per ragicmi opposte: ap1mn10 perchè la loro influenza è stata massima: e si è temuto, p.nlandone, di ,•enime danneggiati. Comunque. per i tempi loruani, specie a cornìnci11re dalla cadu1a dell'Impero, vi sono alcune co.'3Cche è utile conoscere: perchè dipingono, meglio d'ogni !thra, quale fos$e allora il loro caratiere. ed aiutano meglio a vedere come si sia mantenuto poi. Una delle cose più tipiche, per esempio. è ques1a. Esercitavano, dappertutto, il commercio degli schia,•i. Schiavì bianchi: che proveni,·ano dalle conlinue guerre che si combattevano in Europa tra Goti e Bizantini, tra Franchi e Longobardi, 1m Franchi e Sassoni, tra Sassoni e Slu·i, tra Italiani ed Arabi. La carne degli Europei, presi in guerra per lunghi secoli, fu da loro considerata un:i merce. Era, ben si ..-:omprende, il peggiore dei mestieri: perciò da tuui gli ahri abbandonato a loro. Ma non meno sudicio era considerato un altro: quello di fare commercio del denaro. Pertiò, solo tra gli ebrei. erano allora gli usurai: and1e se si trauasse degli usurai dei re. Si ricorren ad essi percl1è qualsiasi altro non vi si sareh~ adattato. Fu uii grtn·e fatto quando, tra il due cd il trecento, anche gli europei cominciarono a negoziare i! denaro. 01iuscro, è vero. gli ebrei nei ghetti; cercarono, più di prima, di separarli dallo società; ma, al tempo stesso, JJrepararono. senza che neppure ne a,•cs.sero co.scienza. la str:.tda per la quale gli ebrei .ò!Orebbero poi saliti. Non capirono che, adattandosi ai mestiere di quelli, rinunzia,•ano all'alto J>rincipio <'hc. fino a quel m<,- mento. li a\·e,•a distinti. Cadeva una delle più \'ere ragioni dell11 loro forza. Da tale punto di ,•isi11 bisogna i-,oprattullo guardare i! sorgere di alcune istituzioni: come il banco di San Giorgio o i Fugger. Gli ebrei lo sentirono. Il ghetto morale era di mollo più importante del ghetto materiale: ed era quello che gius10 in quel modo caclC\•a. Ci ,·olle poeo. perehè se ne l'eJessero ic conscg11e11zc. Appe11a dopo un paio d1 secoli. già al lcmpo di Cenantes. di Ta.sso, di Calderon. la cri~i era al suo culmine. Sorge,·a. su tutta la società. l'alba ,lei regno ciel denaro. Baslò 1,oi poco pcrchè le porle si aprissero. le mura cade$sero, ed, uscili dal glietlo, i re di quel regno fos,-ero posti sul trono, che pii, di tutti era loro. t:· pereiò con una cerla preoccupazione che si sente ancora o:!gi lodare incondizionata111en1e tutte le ,eccl1ie socictiì mcrea,uili: dimenticando, tra l'altro quanto scrisk il )1:lchia- ,elli, che notò soprallullo come ro~cro alie11e dalle anni; e cercare che è peggio, di lro,•arvi un precedente per l'Italia di oggi. Bisogna ilwece riconoscere che non nella fose mcrcan• tile. ma nella fase guerriera, contemporanea alla loro origine. ~la la gloria ,·era dei Comuni. E affermare francamcnle chl' le cinà e gli Stnti dcdili solo al commNcio, dcrogarouo comunque al principio romano. ragione di ma--sima fona. del 11011 BRONZJNO : Niccol~ Mac;bia·.-elli. (Roma, Galleria dt Palauo L,;.i.
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