La Difesa della Razza - anno III - n. 20 - 20 agosto 1940

opcr;1 •n·itolata e Notitia llungari'ae no. vae hi'\1orico-geographiea >, pubblicata n:I 1731, :1 qu2dro earatttristico ch'egli fa dti mag14f del Csallokòz ~ la prima dcscriz1011,·"-Cu:ntilica della teoria rauialt unghcrcH·. e Per ciò che concerne gli Un, ghu1,i, - scrive Màtyàs Bé!, - in tutto l'am10:o u~rri1orio in cui s'è annidata b. n:u1u•t... difficilmente n(' lrovi di razza più gcnnna o che mt'glio abbiano con5en•ato i 10111 lratti carincristici, che qm - nel Csall,11-.uL.Quando li definisco di razza gè. nuina. pt'nso alla ru.u a,•ita. A quella rau.1 : nuca che, ~ntrc in hllla l'Ungheria tkcrnata da tanlc ca1.u1ro6 .sì rinno- i ,·tll,11 j complt"tandos1 da altrt puti, si m:ull,•f'I''\', se anche non dd tulio intana, ntll1• Mstre isole, restando pU"rc tanto simile ,1 .. e stessa, che ,•erameme può ,·antars1 (1 aver veduto un vuo magiaro sol1an1,, ,.._i ha ,·cdu10 già un ungherese del C~:1l.,,k1.l2•· Màl)i.s Rél ,·idt dunque il 1e1·;111d\.• rimescolamento razziale, eh: la po. pc1l:inll11cmagiara delle di,•crse regioni don-llt ~ub1re in K'J.,1ito 2lle dc,•utazioni dei Turc:h1, alle: colonizzazioni c alle im. m1g-raziom. Ma ntllo stesso tempo egli constala che: i irandi territori difesi dai fiumi e dalle inondazioni furono fa\'ore- ,·oh alla conser\'azionc dei tipi a,•i11 e pro. clama con connnzionc che: le: a,•itt carat1eristu:hc razzi.ali deHa stirpe: magiara non andarono perdutt, ma si mantennero in s1m1l1isole per ernlità. e: Pcrchè - dice più ohre - siccome in seguito alla grande musa d1 acque ehe la ctrcondano. gli accen1 1n questa regionC: ttano difficili e rari, 11 ~rmoo non ,·i pocC:,·a fac1lmtntC: passare. I:. se pur accadde a ,·olle chC: le sue orde devastatrici potcr,:mo entrare, gli abilanti si ritirarono negli angoli boscosi dt'II~ isole minori. E' questo il moth·o per a11 111 nC:ss,m luogo puoi 1ro,·are tante lettere rol sigillo pendente e 1an11 >en111 an. tich,, comC: qui. Molti dti n..>bili, dimo- ~trando. con la tcstunonianza di di1)lomi nobill;:m la S<'r1e dc,:li antC:nati, a, i. bis.a- ' oh, la riportarono lino all';u111ch1ssnno 1::mpo d, Santo ~IC:b.1Kn. E Mlt)às BH de,criH :mch\· ~uhm, dopo con p.,che a 1). propri:,\(' 1,.uo],, 1 caratteris11c1 conlrass::• gm h,ici ('~terni d1 c111cstimagi:iri dal tipo ,,nto e tarchia11, eh ◄1;;1:.,.tura pmltO)tO )M◄1;;. '-' che aha. la masn:1or parte con gli occhi grij!'lo-:uzurn, con le facct: ahhrunue dall'almud1ot: dd 'lo(,1.: >. Chi non riconoscerd1J\.\_111 (jllhlòl dt')Cr1z10ll(',thC('-Bartucz. i tra111 11rincir..1h ~Id 1i1,o hahico orientai<-. 1 1ra1111nll meis1n dell'ele:ml'nto ur:TI• -,1 Cht COSllllliM'.tI.i razza m2pua? ~l,a "à1yàs Dii n, ancora pili ohn· e d1pmgl.'" ,, 1 c111a1lromolto frdcle del 1cmvcramcnto. ,I r·imlok, Ohia clellt' impronti' rauiah 1,~•Y1•hl· degli l'11,:h1.:r1.:~id<'I Cs.,llokO:i:. U1· · ,·1 w <tU'-'"Sli l'nghC:resi e 1>osseggono un, 1,"''"' mc-saunb,le nel S..lppor1ame1110 d,•I Ln ,rn .lei eamp,. \"1,·ono tr.a loro e in ahb.1.,1a111,,huo11a armonia, ma se ,·ien fauo 1,,ru c1ualchl' torio. qualcht ingiusii1i'4, prch11•('•lllo temrlo scgre10 lino a 1anh> che n,ln ~, offr:: loro l'oecasionc di ,·end1car'4:lll'. oc·cas1011eche alcuni cerca• no col ma<1Mmoimptgno, mentre altri 1K>n ne approfitta, ,1 che <1uando essa non , icn propno <1na!-iposta loro nelle mani. SC: soli. non III comp.agma, efi"'' s.>no trou, c111asicupi. In occasione d1 p1ù lauti b:,,11. cheui. sono g10,·iali. alkgr1, ma pronti a11. che a menar le mani. a meno che sia 11rc. M"nte qualcuno di cm ri)1)(11a1K>l'autc)· ntà•. llentre ~Ul)'i!i Bél 11roclaman, già dut·• cem·anni or sono l'esistcnta dtl tipo ma1,:1aro := la 1K'rnnu1cnza <lrlk a,·i1c imJ>ron. 1c rauiali, c11K1ua111'an11i do1;o di lui Zahrià.s I lu,zti, medK:Oordinano della città lii Poz§On) (PrC:.1,burgo>,1n una sua ~rande 01,era JK1bblicilla 111lingua unghf'hM, ,o:stC!lC\a 1,roprio il punto d1 ,i~rn con· tr.trio. 1luoti afTerm:t cht· gh Cnglwro1 ,1 !1!i1inguonohcn~ì da 111thIl' allr:: nazio. ni, ma KCOndo lui I mott, i d1 qudl<- pc:c:uharità natuuh cht d1s11ni,1,)1l0gli uomini tra loro sono .sempre soltanto 1'2ria, l'alime1nazionc, I: bibite. le eonsuctu,lini. J'c. ducazione, i ca!i fertuiti, I: (rll::rrc sfor1u11.11eo iortunatC: e M>1>rattu110l"org;i~ nismo dello Stato in cu, , 1,·oii.). R;!t",a cht neanche gli L'ngheref;1 SOIK>uguali tra loro nella patria unghcrtJt•. ma diffcrt:n- ;.e1anotra loro secondo i diversi influssi a cui sono soggeni. Huszti era coavinto che e k' l'aria, gli :ilimenti, le bibite, i eostumi. la cosiituti,>ne losse:ro an<:ora gli antichi. nulla imJ)(."dirtbbc che gli l'nghcrcii1 fossero 11110,amcnte gli stessi '-.hcerano :n :m. li St"Coli >. Sono gli inflml~i fisici chl· fon. CL.A: COLOSWARw <Tnnrs3-w O,.:U --~_ 110gl, L"nghcresi ciò che sono. - scrive in un'altra 11rancdel suo libro. Ecco dunque che nella pres.1 d1 vosizione di )U.1)às Bi! e dì Zakarìàs lluuti si riflettono già i dut op1JOsti aueggiam~nti scient11ici. che dh·ik 1n due: campi la IN. tc.ratura mondiale cht s'occupa dtl yroblcma razziale cd alimentò la secolare ,•er. rcnza sorta intorno allt peculiarità ereditate «I acquisi1c. D'altronde q11cfita IC:11• dC:nz.asci::ntihca indirizuta alla conoscenz.;. della razza o delÌa nazion1: magio1ra. fino alla fin.: de-I ~lo ,~ non tra nC sist,;-maoca, nè generai<::. ls1v;rn G:\th~. uno cki prmii cultori ungh\•resi delle ~cien. zc n:uun,li ~· dcli,;- inda1,-ini rauiali. nella sua opera (Stor/.,. d.-lfo HOIHro) 1)t1bbhcata a Poz•,UlJ nel •i'JS dict: quanto 5c~1;;: , Xoi cono~ciamo 11 meno proprio aoi steht, mt:utrc lo KOl>O pnncip.1lc di ~ni nostra a.Lione ~ a11punto la nostra felicità. che ncc, crn non )JOSSiamo conkituire ~:nza la C'>nosce:nn di noi St('5~1•· Col 11.a. SCCh' poi del l>Ccolo19· tra le ma111futa1ioni p11chiche, spirituali del grande rin·cg!io na11onalc, iniiem~ alla rinascita della coscienza nazionale scm1>re piit fort~ :.i manift\ta anche la ttndenza. il desiderio di chiarire fa nostra posizionC: razzl,ale: 1111 ,eino c111csto.che la nazione senti\\ in ~è la f'lr:t:a. \'Ìlal~ necessaria 1-er l'inizio ddla llnn, a \·it:i, JlCr l'adempimento <lei

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