La Difesa della Razza - anno III - n. 20 - 20 agosto 1940

ohre 100 mila arahi: un intero esercito di' 30 mila soldati fu letteralmente di• strutto a C.erami ed un'altra simile eca• tomb.! fu compiuta nelle Madonie. Si diede la caccia ai Musulmani e quelli che 11011 furono trucidati comballendo, trO\'arono 1>referibile fuggirsene i11Africa. Gli clementi musulmani rimasli al· taccati in Sicilia non J>Otevano dunque costituire un complee.so tale da solcare profondamente i caratteri della razza: qual~he nucleo annidatosi nel;'interno tro,·ò ahri ostacoli, come quello che fu deportalo a Lucera da Federico Il. La Sicilia riuscì dunque a liberarsi dalla crosta ~ra<'ena dopo poco più fii un secolo di servitù, ma quando se ne liberò, dei dominatori restò sopranulto il ricordo ,dei nomi geografici, delle opere agricole e di alcuni grandiosi monumenli. Avpare quindi pienamenle esalla la no· na proposizione del decalogo della raz• Ul: e Dei semitì che nel corso dei t1·ecoli sono approdati !ml Mlcro suolo della Pa· tria, nulla in generale è rimasto. Anche l'occupuioue araba della Sicilia nulla l1a lasciato all'infuori che il ricordo di qualche nome; e del rC§to il processo di a~i1nilazione fu SC':mprerapidi!.simo in lta• lia >. Dopo il periodo delle irl\'asioni e sempre più con il Hinascimc-nto. la Sici11 colonnato del Ch.iottro della Catt•• drale di CefalU lia ,,i"e della ,ita della Penisola. Anche r<u::Ìialmente essa ha mantenuto molto vi- \'a l'eredità del suo ceppo originario - il siculo; - nel popolo sidliano il san· gue dh•eJ"&Oda quello italico, non è staio che di poco conto ed è tlCOmparso col fagocitismo etnico, ,secondo cui i gruppi maggiori a$SOrbono i minori. Ne!!sun apporto di elementi semiti ~i è avuto in tempi posteriori, in quanto 11011 si sono \'Crificate considerevoli immigra· zioni semitiche nell'Isola. Nel secolo XV i:i ebbero in Sicilia una diecina di migliaia di ebrei. ma non ,,i si fermarono che pochi anni, perel1è si pensò ad espel• lerli inesorabilmente. La conclusione nostra 11011 può essere d1e una: se gli e in\'iati speciali> a cac· eia di «colore> e di « pittoresco> ,,i p0$$ono 1ro,•are tipi vari. dall'arabo rie• ciuto al biondo normanno, 11011 si fHIÒ 11ascornlere che il <caso> non co:Stituis« 1111 fondamento sicuro e si deve ammet• lere M:nza riser"e che « una media tipica ~ regolare esiste in Sicilia. schiettamente europea e mediterranea. caratteriziata dalle slalure medie, dal colorito bruno pallido, dagli occhi lumino!!.i, dalle ca• pigliaturc scure, fini, folte >. E questo tipo siciliano è raziialmente puro ed in• contaminato nell'interno montuoso, O\'e la popolazione agricola ha avuto la pos.- !'ibilità di conservarsi immune da ogni :U( • I:~ 'l I • -· I contatto straniero. Il Pace ricorda aniilullo le popolazioni abitanti nella regio· 11edei Monti Erei. Una im1~ronta cd una continuità de:la , ita siciliana cosi originale da distaccarsi e da ,•incere ogni costrizione politica, !raspare lapalissianamente dalle manife- ~tazioni arti!lliche. L'arle greca, romana, s:raba, normanna, s,·eva che si trova in Sicilia è C$Clusivamentc o principalmente arie siciliana do\'Uta acl artisti ed artefici siciliani, che :norarono nei templi e nei monumenti. Nel i,a$54to si è esagerato dando aggellivi impropri 411Jecreazioni locali. Sono il gro\'iglio delJe complicazioni fatte dalla critica ci sia con una linea chiara e precisa un'arle che ha un suo contenuto che gi sviluppa e si continua nei secoli da Dionisio a Huggero Il. I.a fantasia che ha creato i maestosi tem• pii di Agrigento e di Selinunle, le superbe cattedrali di Cefalù e di Monreale è !priuata dal cielo azzurro della Sicilia, si è accesa dinanzi al mare azzurro della Sicilia, d8vanti ad una natura che ha rnhlimato l'anima nelle più elel'ale t:i'JHCS.Siondi ello !pirito. Questa continuità è ancora un indice della continuità e della omogeneità del popolo siciliano che nella fuga dei secoli l1a potuto e Hputo presen•are le nobili • virtù della rana. V. CAVAIJ.ARO

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==