Dopo il 1850, la popolarità dello Schopenhauer in Germania si deve: indubbiamente attribuire a quella conentc di sfiducia e di sceuicismo, in cui la triste esperienza dei moti politici precedemi geuò la giovane g-e:nerazione che ne era stata parte principale: falli1i i tentativi ri\•oluzionari del 1848 e del 1849, non pochi tra gli uomini di lettere e di scienza, tra gli artisti e gli studiosi che vi ave,·ano cercato la verificazione dei loro ideali politici e filosofici e un nuovo campo di azione.all'ingegno, sospinti in esilio o chiusi per forza de' te:mpi nella vita privata, fecero dello Scho. pcnhauer il loro filosofo favorito. Essi si sentivano in una condizione d'animo analoga a quella che aveva ispirato tante pagine frizzanti di sdegnosa irona al pessimista" di Francoforte, vissuto sempre a sè, insofferente dell'oscuri1à, a cui lo condannava l'as. soluto prevalere di dottrine e di scu,>le opposte alla sua. E poi qudla sua teoria che fa della riNNtga:;io,., dti desideri e della volo"là di tmlere, 'di una specie di ascc.rl filosofica, il sommo • della saviezza, anzi la santità vera, e de:ll'arte la grande pacifi. catrice delle ansie della vita, poichè, contemplandola, ce: ne trae fuori, c.t 11elibero; cott:sta twria, che <tra nel suo fond.:, quella del Goethe con più un sapore nuovo, piccante di Buddismo mistico, tt:ntava e appaga,•a molti di quei rifugiali, a malincuore in disparte dalle tempeste poli1iche, allora per poco sopite sotto Ja compressione dei moto controrìv,>luzionario, diretto <bll'Austria. Pcmorc:nn,o di Botheabuf"{J E circa \'enti anni dopo, se si cerca in che modo e da chi il campo intellettuale ddla Germania sia stato riempito, lo si tTO\'a ingombro e quasi occupato tutto da edificazioni e supcr<'difica. zioni naturalistiche, dinamiche, meccaniche dell'universo, della storia e della coscienza: è ul\ mondo, nel quale s~bra esserci posto per tutto, ~r l'atomo, per l'animale, per gl'islinti, e tull'al più per l'uomo scimmia, meno che per gl'idcali o, p<:r me~lìo dire, meno eh: per un idtolc. Ma di fronte ai tisici delfo.nm,a, Federico Nietzsc.he foggia la teorica del Supauomo, il quale po~. siede creatrice e imperitura /a. ,:·olonlà, alberga e 1ien sacra nel• l'animo la più sublimt speranza, e sempre ricerca l'ett'rna Gioia. che è il polso de11avita, uni,•ersa: dalle labbra di Zarathustra, il valica1orc dei monti, l'esploratore dei culmini e degli abissi, che compone in ardore e in aspettazione l'ora del grondt rritriggio, erompe il ·carme che libera da ogni giogo e redime 1,fa ogni di. vieto il canne che non è la celebrazione della morte, sì bene la glorificazione della, vita e L'uomo è qualch: cosa che de,•e es,-crc superato• sta scritto n_elvangelo del grande soli1ario. e L'u->mo è un ponte ira il bru10 e il superuomo, e non già una mèta >. Occorre, pertanto, creare qualche cosa che .sta al di sopra di n,>i stessi; che, ne:lla morte di 111ttigli dei, ,·i,·a nel mondo con l"ebO.tta9llo pittoreaco · d1 NOrdlin.gffl
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