I FATTORI EREDITARI DELL'ACCRESCIMENTO FC111b9lio cbe Pfl,N,ta a~to a ia.diridui ocmi mdiTidai aonnolt Lt stati)tichc hanno messo in c,•idcn· u l'aumento di st.atura vlrificatosi nel · p0p0lo italiano, aumento particolarmente notevole ptr alcun: classi sociali e alcu. nr regioni. 11 confronto tra i risultati delle medie osservate durante le leve napoleoniche e quelli dell'Italia fascista, dimostra com: per il Piemonte ci sia stato in cosi brc,•c ptriodo di tempo un aumento di dicci «ntimctri circa. Questo aumento è particolarmCrlt: notevole pu i contadini e çuò stare al pari di quanto si è vcrifi. cato in alcw1i paesi <kll'Europa scttcn• trionalc. Dato l'intucssc che presenta l'argomento ptr la polìtica della razza ci sembra utile di .riassumer~ brevemente quanto si sa sui fattori che possono influenzare l'aum.-nto della statura nelle ra2:. 1c umane. Particolarmente intucssan~ te è quanto è stato scritto dal v m Verschuer sui fattori ereditari dell'accr.::- 36 ,cimento corporro. Lo studio dell'.accrescimen10 corporeo è Stato approfondito per quanto riguarda g1i anima]j dalla gc-- r.etica sperimentale. Per quanto riguarda l'uomo es.so presenta non poche di fficohà.. P..-r mc.uo dell't'satM di embrioni umani è possibile seguire lo sviluppo di al• cuni caratteri particolari. C>:;lil Bonne,·i..- ha potuto studiare lo sviluppo delle dita e il Waardenburg quello di alcuni particolari degli occhi. Un altro metodo impiegato è quello dc) confronto con i risultati di ricerche sperimentali compiute su animali. A questo riguardo sono da ricordarsi le riccrchc compiute dal Fischer e dalla sua scuola sullo sviluppo della colonna vertebrale c del cranK>. Infine il metodo che per merito del von Vcnchuer ha dato i più inter-c:ssanti risultati è queUo dei gemelli. Questo metodo è stato molto perfezionato e come ha 5erilto l'arttrOpOlogo di Bologna, Fabio F.rassetto, e con questa nuova met,r dologia è oggi possibile separare agevol· menie quanto nd gtmclli è da attribuirsi al patrimonio ereditario, che è sempre prt\'alente, e quanto alle circostanze del• l'ambiente esterno>. Qualsiasi ricerca antrop0logica e ru. iiale deve iManzitutto tenere conto del fenomeno gene.raie della variabilità. La statura corporea è straordinaria. mente: diversa negli individuì e nelle: raz. ze umane. I limiti tatremi osservati nei più piccoli nani e nei più grandi giganti sono stati rispeui,·am=nte di ;8 e di 255 centimetri. Questi limiti sono però pa;tologici : i limiti normali sono compresi tra 121 e 199 centimetri e le medie per le di,•crR razze umane oscillano tra i 140 e i 181. La variabilità della forma del corpo è anche notevole : si pensi scm_,Jice:mentc alle diffcrt-nze tra il cor))I) dell'uomo e quello della donna, t.ra le nric costitu• zioni individuali e i tipi endocrinicì e in. fine alle nri..- anomalie ere:ditarie. Le ricerche sulle origini della \'ariabilità del corpo umano devono tenere conto a un tempo st=sso dei fattori esterni cd inte:rni di essa. ,. S1atvrl ,,,.,,---- } 6ogantill1 ,/°7~ / CuM media di 1CC. • / IU!1pll =: tico l Nanismo llltttt 1111 tt I t lilllitHtmoM.. tttllri .......tltì ... ~ f "':1.::::::... . ,._......•._ ruziali
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