~~-- Uomo d•II• iaole Palau •· uomo di tap (C«roliae) Famiglia di Fu~ 20 Suonatori •huli (disegno dal vero) nessun dubbio 1>uò~istcre sulle. di:Slin• zioni fondamentali s1abili1e da essi la troppo grande differenza che si ogsen•a ndla descrizione delle razze e delle &Ottora.zze falla dai singoli autori è fonte di confusione e dimostra come è troppo artificioso il ,·olere fare rientrare sempre le ,·erità concrete della natura nellr categorie astratte del nostro pensiero, tanto più quando variabili sono queste ca1egorie. Un indubbio grado di perfezionamento rispello alle classificazioni descriui,·e è rappre5entato dalle clauificazioni matematiche. In queste cla.!iificazioni le razu ,·engono definite unicamente" in base al criten.io statistico e soprattutto in ba§e alle medie di de1erminate misure o di determinali indizi. E' merito di un ahro grande scien• ziato svedese il Rctzius l'Herc .scoperto l'indice cefalico. Da questa scoperta fondamentale ha tratto la sua origine tulta la moderna anlrOpOmetria. Uno dei primi .studiosi che applicò ampia.mente il metodo matematico nella sistematica umana è stato il Kollmann. Questo autore dL$tinse le razze della terra in base alla diversa combinazione delle forme della faccia e d.e1la testa, stabilite con misure e con indici. Fra gli Mudiosi moderni che hanno largamente impiegalo questo metodo va ricordato il K)imek (1932) autore di una importante cl&$Sificuione tipologica, lo Skerlji e il Cukanowski. Questi ultimi autori hanno studiato particolarmente le razze delPEuropa. Oi essi abbiamo già ricordato alcuni dei più interessanti risultati riferendoci particolar• mente alle popolazioni sla,·e. L',indirizzo biometrico è stato seguito in ltalia con grande originalità di ,•edule dal FrassellO, direnore dell'istituto antro1)ologico di Bolog.na· Come si comprende facilmente le classificaiioni fondate su un -metodo matematico haru10 bisogno di una quantità ingente di ossenazioni e di e.alcoli. li metodo matematico applicato su vasla scala può dare dei risultati grandiosi e può mettere in evidenza dei fenomeni per lo più inosservati. Wo è particolarmente adatto per identificare in seno ad una popolazione mista delle razze omogenee. Tuttavia il problema dei proble• mi è che non tulli i caralleri che servono a distinguere le razze umane aono quantitativi e quindi misurabili. Aggiungiamo ancora che la riduzione dei caratteri da quantitath•i a qualitativi di\·enta tanto più ardua quando si passa dal dominio dell'antropologia a quello della fisiologia e della p&icologia. Date queste premesse si comprende come molti studiosi allo scopo evid:ente di evitare ogni discussione teorica sono ricorsi ad un teno metodo nella descrfaione delle razze umane, metodo che può dirsi geografico. Le classificazioni italiane ispirate a criteri tprevalentementc geografici sono
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