La Difesa della Razza - anno III - n. 19 - 5 agosto 1940

dì t'SSO ~ anche il meuo necnsario del suo ,·i\'ue s.xial~. Venula da sorgente più copiosa. pi(1 gagliarda; audace per vigore dì membra, perspicacia superba di mente, brama di conquis1e. di gloria, di ricchnza, lottò e ,•ins~, trapiantò le sue colonie in lon• tane regioni, mostrando che sua patrìa è il mondo intero. Deca• duta dopo la ci,•ihà, si rinno,•ella col suo sangue medesime, e dalle seh•e germaniche shuca "un'orda di bionde teste da rr~- da, una razza di conquistatori e dominatori, gucrrtscamcntc or. ~anizzata. la quale, dotata di forza organiua1ricc, mise i suoi tt'rribili ,1rtigli su di una ))Opola:zione, forse preponderante per num~r.>... •· E queste e bestie bionde· costituirono le razze su. J>eriori. Si gcuarono sulle razze inferiori, le soggiogarono " le tr.us~ro in schiavitù,. Come la conquista dell'Europa da parte del Cristianesimo se• gnò la fine dcll'.aristocra:,;ia antica, così l'invuione dell'Europa da parte dei guerrieri tt'utoni provocò una rinascenia delle an. tiche \•imi ,•irili e gNtò le fondamenta delle aristocrazie modu. ne. Ma, se a caJ)() della civiltà, il Nostro vede c. una fiera, una hclliss1ma bestia bionda, desiderosa di preda e di vittoria;, d'altra pane Egli pensa che ancora oggi vi è in Germania 1anta serietà, tanta profondità, ,e quesle doti permeuono di sperare che i Tt'dcschi rinnoveranno l'Europa: nonostante la birra, il wagne. rismo e il protest.antesimo. i Tedeschi hanno più masc:hia virtù degl'lnglesi e dei Franc{'si. Perse\'eranti, pazi:nti, la,·oratori, militarmemc disciplinati, cono-scono anche la volontà di do,,1i,ia. :ione, e sono in fondo dei nietuchiani. Poichè Federico Nietzsche ran·isa nei fonomeni della natura, nelle figurazioni del pensiero. nei fatti della storia altrettante forme o altrettante maniere di estrins~carsi di quel S()vrano mo. tore: della natura t' dell'uomo, che l la 1·olo11tà del pr,•domiuio. Yolontà di vi,·ere. dice il Niet:zsche, non ~ altro che volontà di Jominarl': p~r questo Egli esalta qutl j,opolo conquis1atore, i Romani, che una ,·olta riconobbero fortemente questà "erità, Come si poteva concf'pire la cos1ituzione di una simile CÌ\'iltà senza ambizione. senza t'goismo? Ed erano le conseguenze di questa dv1l1à così cattil'a come la storia della loro origine? Tutto il )tedio E,·o e anche i tempi che seguirono non sentirono forse 1 buoni effetti di quegli uomini e dei loro successori, cioè gl'lt.aJiani del •Rinasciment,>? Il dominio dei forti non era forse la migliore cosa per l'umanità? L-: guerre micidiali di Napoleone: che raggiunge il suo scopo, 11011 erano una fortuna, messa in confronto al grido allarmant'.! dei deboli e. dei ca.lpe.srn.tiche si massacrano fra loro e si trol'ano d'accordo sohan10 quando si tratta di uccidere c.:>loroche potrebbero aiutarli? Dunqut, il cantore di Zarathustra dà una consacra:zione SJ>ic. =a1amcnte naturale alla teorica del dominatore forte il quale sa che "quando gl'istinti di una società finiscono col farla rinun. ......._ xiare alla guerra e alla conquista. tssa è una società iu deca- · dcnza,; Egli si riconduce alla società delle origini, allorquando l'mdi,·iduo. per nulla nih11)pato nelle sue facohà morali, ~ mosso soltanto dalla forza possente dcgl'is1imi, - a1>punto IM!rchè intende rh·cndìc<1rc la su1)Criorità su tutli gli uomini della t=rra 1.kgli ariani che costituiranno anche. la rana del!'a,,,·cnìre, cioè la rana caracc di rigenerare il m.-»1do.lrl\'ero, Fcdericò Nicuschc ~ la coscienza pili imJ)ressionante, pii1 vi,'a e più nobile dei ,·alori umani. dei ,·ak)ri ariani, del genio, poichè la sua ,·o. lontà mitologica è l'uomo portato alla sua suprema poten:za, l'uomo unico e armonioso. in c-quilihrio e liber,>, che è, lui stesso la sua ragione di essf're: e il suo destino. ARMANDO TOSTI Brunawkll I I.o ciii-. • I. ,..._ ...............

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