primo g(n·crnatore. che seppe lottare contro i negrieri francesi e sp.1g11olic'.Jn rarma in pugno: ecco il Presidente Samuel tk~ nedict, che riusci a rinvigorire di speranze e di coraggio i molo che si dispera,,ano nelle difficoltà iniziali: ecco il go,•crnatorc J. Russwunn, che studiò in Amt:rica e creQ i primi giornali in Libtria. Ci sono poi \'ari altri. Ma vedete, tutti avc\'ano questo grande pregiudizio, che gra- ,,arn sit di essi .:ome un'ipoteca: si consideravano una spcCie di profeti della nuo"a civiltà e vede"ano nci ntgri indigtni una gente inferiore, dti ,•tri selvaggi. "'.Da questo punto ):nizia una s<>ritinterminabile di errori politici che condurranna la Liberia al triste stato in cui si trova d:i. molto tempo ad oggi. Quando, nel 1835, i liberiani si rivolsero al profcssort americano Grc.-anlcar dclrt;niversità di Jlarward, con nm,i10 a redige~ una costituzione per la repubblica, prescrissero che una delle clausole dovesse riservare tutti i diritti politici ai colonizzatori negro-americani cd esclmlcrt tutti i negri indigeni. Ecco dunque una repubblica creata da negri contro nt:gri. Così i negriamericani, dall'inizio, non solo non cerca"ano, ma neppure si cu. ravano della possibilità d'una convivenzA e ug\laglianza di diritti fra loro e gli indigeni africani. Per tal modo è nata la separazione politica che esiste ancora (){Mi. E' curioso constatare che la dichiarazione d'indipendenza del 18471 per la.,quale ~a Liberia si è proclamata stato i11di1>Cndcntl" e ha avuto poi il riconoscimento della maggioranza dei patsi europei, costituisce un atto di rivolta dei negri-americani contro le stesse ingiustizie fatte loro patire in America e che essi mtdcsimi commis~ro poi contro i negri-africani in Liberia. Oieono: e eravamo esclusi dovunque da ogni atth,ità ammirùGruppo dì bo.mbini africo-libericu:ii
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