La Difesa della Razza - anno III - n. 18 - 20 luglio 1940

della e Dichiaruionc dei diritti dell'uomo• della ri\·oluxiouc fran. ccsc e alcuni prineipii libenli.democ.ratki nello stile dcgh S1a.1i Un111d alk>ra; e soprattullo 1gnoranxa, mancanza completa di cspcricnia politica. Nonosta.nte ciò, si pre6ggevano l'idea d1 un'alla civiltà, che don~va forgiare, s,•ilupparc, la nuova repubblica in Africa, Di. ciamo francamente che Pidca, in sè, era umanamente simpatica. Negri.americani, liberatisi dall'indtgna schiavitù, cere.ano di ri. tonia.re in Africa ptr rifarsi una vita mao,•a, libN'a ! Qual co~ più. attraente, giusta e ragionevole? Ma tteo l'errore profondo che ha minato l'impresa 6n dal principio. Questi negri. J)(r il J)rt-giudixio inttlkttunlc del secolo e des lumi~rcs > inculcato loro dagli europei.americani, si credevano missionari d"un'tfa di libertà; dunqua si ritc:Mvano ci, ili. e Ili· pttt0ri agli africani indigeni che consi<kravano poHra gente nmula senza la luce delle idee nuo,·c, senza Rousseau. la Bil).. bia, la dottrina di ~fonrOt':, ccc. La vanità è sempre ridicola e pcrtColosa. L'intellettualismo che si crwt superiore alla gente SC'mpli«, è ancor più ridicolo e pc. ricok>so. Ma. la •~cie pqgiore è quella dei semi.e-ducati, dei semi.ch·iliu.ati che: si mc:uono a civilizure gli allri. Tali erano que:5li colonizzatori afro--amcricani. Non tnancavano fra loro uomini di grande coraggio. Difatti, senza la loro guida la rcpubblic:a, per quanto debole fosse ancora. non avrtbbc potuto nascert, b.atttrsi ~r la su.a indi~nde:nu c sussistere: sino ad oggi. Vale la pena di ricordare i loro nomi, anche se per mancanza. di spazio non è possibile dame le carat• tcristiche. Il promotore ddla colonizzazione: ~ il già nominalo Paolo Cuffe; ecco ora il generale Eliah Johnson. il coraggioso Tìpi airieo•lìhri-1. lndigi.-1 dello trihà Knl. La rogauo colla JGcda pinta sia per pqpararsi. a - rito di puNftll. La mudt.era. -ndo ~ cndenaa degli lndi9eni .. "• ad allontanar• çili spiriU mcdlgni.

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