La Difesa della Razza - anno III - n. 18 - 20 luglio 1940

o scuola iiali:ma del Frassctto. Come abbiamo già ricordato la scuula del Fischcr si è resa particolarnwntc- benemerita p<"r :wt"H' crC'ato la nuo,·a metodologia 1)(>rlo studio delr('rcdi1a. rie;à <lei c.traucri nuziali. Il Frassctto i11\'t'CC ha temato di si)tcmatiz~arl• e standardizzare: so>pr:mutto i metodi di raccolta e di riclahor;ucione dei dati <Hl· tr,Jlk.liogid. i\ c1ucs10 scopo ha cr.•aio uno ::.J)<'cialc 1,ollt'ttino (S.A.S.\ al c1ualC' collahorano 1llu::.tri rl('nonalità i1alia1\C e sir:rnicrc. :\pparc d1111qu('nccc::.sano da quamo cs1)0sto che nella mcmc degli antropologi si faccia sempre più chiaro il concc110 che la loro scienza deve a,•crt• un suo asptlto politicn. che OJ!:',1:1 11011 hanno 1an1a imr,ortan:i:a gli studi cht ccrcanh <.h<.kcifrarc k tenebre del passa.lo delle. raue. uman(' quanto quelli eh(' si proi('ttano ndl'avvenire di esse. Gli studi quindi di paleantrologia. di craniologia, di schelctrologia. pur conscffando sempre il loro valore, de,·ono rapidamemi: cederr il pasSQ agli studi razziali intesi in senso rauista. fn <1nesto camJ)O possiamo con orgoglio affennarc eh<' e La l)ifesa della Razza:. ha assumo la fun1.ionr di ,·<'ra <' propria aYanguardia. E' stato nostro merito sè. mantenendoci scm1>refr:dcli ai dirci punti del m311ifesto razzisra, il 1euorc iuliano ha potmo farsi un"idea esatta deJraspetto rauialc del problema giudaico e <ii quello ckl meticciato. E' stato nostro merito ancora l'a\·ere richia. mato l'attenzione del lettore sull'importanza dei fattori ereditari e sulla necessità di trasformare gli smdi rau.:iali da semplici studi des-::rittil'i in studi eternamente dinamici. E poichè il JJrOblcma razziale 1ll)n è solo quantìtati\'0 ma anche qualitati,·o ci pare venuto il momento di affrom3rc su questa stessa ri\'ista J("cisamcnte la questione. de.Ila degenerazione razziale do\'uta a tare t'- reditarie. L'articolo sulla patologia ereditaria in Germania, apparso nel passato nurnt'ro, ha richiamato l'attenzione di alcuni studiosi italiani che hanÒo "olmo trattare. alcuni aspetti p;,,.rticolari di tale questione. Si tratta di argomenti che pc-r la loro alta importanza .sociale devono essere profondamente considerati c sui quali purtrOJ)· po in Italia non si parla abbastanza. Anche in questo campo. come per gli ahrì, « La Difesa della Razza :t, a\'rà cura per l'a\'Yenire di portare ttuto il suo contributo p<'r la formazione di 1111 maggiore senso di re. tà degli italiani soprattutto n('i Tlguardi delle JIUOH generazioni. l\'oi ci auguriamo che anche i~ questo e:impo 1:,ossiamu raggiungere. gli stessi risultati raggnmti dalla nostra ri"ista in altri campi. Noi riteniamo che i gio\·ani srudiosi italiani ci daranno tutto il loro aJ)J:,oggio, comelo dimostrano già in questo numero. Per quamo riguarda l'antropologia noi ci auspichiamo ehe, rin· novata e ringiovanita, possa essere rapidamente in grado di portare alla nostra campagna razziale un contributo ben maggiore di quello che ess.a abbia. fatto per il passato. Se c'è ancora qualcuno che crede che una scienza possa mantenersi su posizioni irrimediabilmente superatt costui con il suo atttggiamento non fa altro che facilitare- la rapida afferma1.ionc delle 11110,·tidee. Una nuo"a .antropologia sorgerà al posto dtlla \'CCchia e questa nuon antropologia, non si J)(!rde.rà a portare sostegni a qutsla o a quella t"Oria pnramttite v:c.ntifica o filosofie.a, ma avrlt come unico scopo di portare tutto il suo contributo alla soluzW>ne di quei problemi urgenti cht dt\'e risolvere la politica della razza. GUIDO LANDRA

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