La Difesa della Razza - anno III - n. 18 - 20 luglio 1940

A:li:'11O lii • "'· )8 · SPEDl7- IN ABB. PUSTALE • 20 LUGLIO :nm ■ L.1 " Uo•i•i aMltt, e ROii pN4Uff •atte. o1 dN 'I Ci..,_ di roi 1ra roi non rida!" ~-------'--. ,._,_ ... UIRETTORE TELESIO INTERLANDI SCIENZA•DOCVNENTA NUNICI • OIJfSflONA•

ANNO DI • N. li SOMMARIO IOLUGLIOXVIII SCIINZA O. L, GU STUDI SUI.I. 'EIIEDIT AIUETA' 1H GERMANIA IL ia:TODO DEI GEMEW, CIWI MAmA - 11. CANCIIO E' EIIEDITARIOI, GIOV...,. NAIICIIIOD PROPAGANDA EUQElqCAo PMQGJU.E tmU, L'EJIE. DITAJW:TA' NELL'EMOf1LIA. DOCUMINTAZIONI CAaLO - RIIE CADET,T. UI.YOffl, L'AN• TltllRAJSMO 1H ITAUA ATTRAVERSOI SECOU. A. - czallA, RAZZISMOE ARTEAFRICANA L"ARTE ETIOPICA E LE SUE P06SIBWTA'. POLEMICA OGIDO IJUIDaAa L'ANTROPOLOGIA NEL OUAORO ~ POUTICADELLARAZZA. A. IOLTIIO IIOIIDUCllr NEGRI AMERICANIEO Af'RICAHJ IN UBDUA. ,._. m LEOPDIII, MORTALIEFFETTIDELl.A n. LOSOnA QVESTIONAIUO RAZZE t MALATT!Ea ARTE CLASSICA E ARTE DECADENTL 1H TEMA DI TRASnRJVENTI ETNICI. I MANOSCJUTTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI I.ESTITUISCONO GLIUFFICInELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANIONROMA- PIAZZACOLONNA <PORTICI01 VEIOI • TELEFONO rmn· 62880 LE 33 • • • 1n,-ras1.on.1 f ra11ees.i 33 volte, nel corso cli due secoli, I f'rancesi hanno passato la f'rontlera per invadere le terre altrui

/?tf1t$i (ijiJ;t,t A t•l ~ 11 POPOLARI DELL'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURJS.ZIONI PRIMO ESEMPIO Tempo addietro morivo. IN SEGUITO AD INFORTUNIO. in un paese della Liguria. il gar1:one C. P. assicurato con una p~lina popolare. Aveva pa• goto 11 rate di premio per com, plessive L. 110 quando venne a mancare. Gli eredi dopo pre• sentaH i documenti prescritti, poterono 2sigere in contanti lire s.oi.i.. più lire t 2,60 di partecipo :i.ione agli utili. SECONDO ESEMPIO Tempo addietro morivo, in una città d.?llo Toscana, il commerciante T. R. assicurato con ur.a polizza popolare. Aveva pagato 4.1 raie di premio per comples slve L. 1.4.JS quando venne a mancare. La moglie dopo prC!- sentati i documenti prC!scritti, potè esigere in contanti L. 8.722 più L. IJ0,8S di partecipazione agli utili TERZO ESEMPIO Tempo addietro morivo in un paese della Campania, lo studente D. A. anicurato con una polina popolare. Aveva pagato 9 rate di premio per complessive L. 270 quando venne a mancare. Gli eredi dopo presentati i documenti prescritti, poterono esigere In contanti L. 9.98ft più L. ,9,90 partecipazione agli ulili. Il ri"aparmio n•lla •ua forma più perl.-tta, che à l'aMku~ioa• •ullo •ila. à n•u~- sario a tutti i cittodinl Milio dilitinsion•fdi cate9ori•. perc.hà è la difHa più efficace contro i rischi, ai quali l'ffialelllG netslra • quell11 cùi aoatri c:iri' l s09t;1etta. Ancho I più modffli l<rTOrak>ri pouono 099i 9od•~ dei benefici dell'aNicuralloa•••ita. perchè l'Istituto Na1ionale delle AHiC"Urcuioni ha NprH•ame.'\te creato da tempo I• ASSICURAZIONI POPOLARI eh• coctcrno poco e che, oltre oUe cara:tlerl.tidi.e coau,nl a ·tutte le apic:ura-.:ioni aulla -..ita, altre imporlanti.-ime ne :acchiudono, 1holte ~c:olormenle a •cmto99io delle c:Clte9"orie •u ac:c-enoote. Elenchlumo le principali: IL PAGAMENTO DEL PREMIO SI EFFEnl1A IN QUOTE MINIME ME.NSILl DI L. S, 10, IS, ecc.; N&L CASO DI MORTE DOVUTA AD INFORTUNIO, ESCLUSA OGNI CONCAUSA, ai beaeficlori -..iene pu9oto noD .oltcmto il copitole auieu.l"Olo, mo anche ,altro capilale di pari importo: NE.L CASO DI SERVIZIO MILITARE O DI DISOCCUPAZlONE. i conuntito la aoapen. •ione del pa9omento dei premi tino od un bienDio: NEL CASO 01 NUMEROSA PROLE • prec:iMunente quando l'cu.lc:uroto •engo ad a•e~ Hi li9li -..i-..en.tidopo lo •tipWoaione d•l controuo, i conc ... o l'•.on•ro «im- ~eto dal pa9crm•nto d•i premi; NEL CASO D[ INVAUDITA' TOTALE, qua.loro. l'oaicu.ralo ai tro-..i n•II• condbioni pr•'riat• dalle dau.ole contrattuali, i del pari conee-uo l'e.on•ro comp)elo dal pa:1,1am-10 dei pnmi. Gli a.uicurati con lo - polina popol~ - godono ancbe del ben•licio di purtecipon agli utili annuali d•ll1-tituto: il cbe •i -,1,solH, o concluatOne del contratto. in Ulll -..anta99io economico molto appreu:abi1•· SE A.O ESEMPIO UN LAVORATORE DI ANNI 30 smOLA. UN PICCOLO. CONTRA no D'ASSICURAZIONE IN FORMA POPOLARE -MJSTA ... IMPEGNANDOSI A PAGARE DUE QUOTE MENSnJ DI L. S CIASCUNA. PEll LA DURATA DI 2S ANNJ. SI ASSICURA UNA SOMMA DI L 3174. PAGABfU IN QUALSIASI MOMENTO (INSIEME CON LA QOOTA DEGU UTW MATURATI) Al BENEFICIARI IN CASO DI SUA PREMORIENZA O A LUI STESSO SE SARA' VIVO AL TERMINE STA.BIUTO. Mc, in que1t'ultuD.o CIQO ♦9li_ indeme con le L. 3174 riceYerb anche 9li utili accumulati in L 396 C:Uca, pcui al S per mili• del capitale auicuroto, moJtipljccrto per i 1S anni di duttita d•l contratto, D cb♦ "~ dire da.• la aua oaicurcnion• ,gli MJrb ••nuta o c:oeto:r• aeneihilmenle meno dii pn•ilto. Ad illuah'Ofe i:ntCOT m♦91io l'importama pratico dei ben•lid .c>Pfa eln,eati, riportiamo t-. ... mpi: Tutta l'organizzazione dell'I8tit11to Nazionale delle A."11le11razloni CorniMee gratuitamente luf"ormazioni e ehlarlmentl

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LADIFEDSE!LU I Il ANNO 111- NUMEflO J8 20 LUGl.10 1910-X\'III t.!IICt; Il. S t: IL iltt IH u,:.,1 ,n:st: V!\ :'\I •t:•o !ilt!P'AJIAro I.IJlt; I ,1JUIOS,UIIE.'ITO ,l)l'''illO Ll ■ t: :ZO ,4a ■ O'i..lXt/\TO K.llt;sl"■,u..: # t:I f:jTt' ■ I) IL J)t1rr10 Oircltorc: TELESJO INTERLAl\'01 Co1niu,1n ~li rednio11e: prof. don. GUJDO L,\NDR \ prof, Jou, LIDIO CIPRIANI. Jou. LEONE f'RANZ1 don. )(ARCELLO RICCI • dou. LINO 0USJSCO S~i,retario ,li redu.ione, CIORG;O ALMIRA~Tt-: SCIENZA•DOCUUENT4ZIONE POLEUIC4 • OUESTIONi\RIO CONTRASTO DI RAZZE IN UNA BATTAGLIA (Salvator Rosa)

l'ANTIEBRAIS~ /)u t,run t,n,po gli t•brti dt>I mondo. podroni della stompa. at,.-rnno di//u,so n,:/ loro inlt>r,:~e due /a1'0lt: bu.iiard.- .1ull'l1alia, alft:rmundo: l. clte in ltaliti 11,,n f'.JÙlt: un problema t:broico; 2. clae i puclti ebrei abitan~· n,:lla P,:rti.wl,a, s,o,w di orit,W spat,nola, cioè ditY:rai J.aiU ahri tt>rd. pola«lti rie .• ,. .ti tJ.JJimilano /acilmt:,.U:. Dunqur, mancu in Italia quul- ~i'asi '"Jfont: pu un·aui1. 1ità anti,Jemita, clar non può affatto sus.sùlut:. Slurufo allr a/ff'rma.;.ioni t:brak4.t:, I, lt:t,t,i ~Ila di/t!sa d,dla ,a:::a. emanale nel 1')38, furono COtUt't,ucnzu di un'in/ilua- :iuru: di dot,mi ra::.illli tUJ:iJt,', e 110n politi furono, purtroppo. i soliti cliiacchi,. ,oni e i go~i. rlat' ript'lt:rono qutJtt: gros- • t: pm1:ane. ,..,,,,t'bbe ba~talo, pu .ffat11rt· la primr, u/Jrrma:ione f'braica, un .u:mpliet: .tguar• du olle ~ntinaia di pu.bblica:i<mi anlk• hrni<'ltt:.i1tinlerrotlamrn1e pubblicoJe da m•llli anni in ltalUI. come pn esempio il /:Ql/l'ttino delfA&rn:;;WA lnluna:;;iono.lf' tltoma 1913), e /.a Jlùa /1aliana :t, « Il T,·ierc :t, « Quadri,,io :t. e// Rriinu Fa• MÌ.UO :t ed o/J.ri; e n()n pa.rlumw Jei m.oJ. •·oùni libri pubblic.oti ourat--er,o i s«ali. Anche la stt:anda aflerma:ione ebraico i- /acilrru:nu confutabik, p<>ichi basta rontro/Ulre r,tenco dt!i Nomi degli E!nei in halia. eknco ripctuwmenlt pubblit:o· 10, di or1pne ebraini. per t:On.slolore, elle wlomen/.e un ter:o delle famiglk ebre, tJbiurnti i,i lwlù, porlara co&nomi cht: in• 1/ioano f'()rigine spagnola. mentre ~r il rNIO ero 'in an,olula mauioron:;;a il ~ gnome tipico delle fanri&lie di ori&ine polacco o germunico--austrioco. Dunque. anche queste affunmz.ioni non ,:runo null'altro eh" uno d('i ,o/ili trucd,i ebrai~ perclei i éJUki poteuero /ore ir,disw.rbali il loro comodo in /tal.io. Che in ltalVI il problema ,broi.co non ubbia mai assunto. 1lopo l'lmpt!ro ronu,- ,w, "'l'd-ti t.oli dfJ rich~re u11 i,aUrt:1• MJtnetlW e auuxlifeu, co,ì rosta, co~ per ,umpi.o ÙI Cunwnia o nell'Austria, i logico, u si con,idera come Cltalia era suddivi,u ~ piccoli tali. cii, che impe· diua un Cf>Ordiname,1todi autodifc,a co11 tHtko direUiw ~r I-Mila la ~ni.wla. Pu.• re 1.10 coruiderUIO clie t,li ebrei ruidenli in luJia erano alloro ~n poclii, salt--o ""' Meridionale. ed cvidenienttttk la di• 6 Il t t 1• ;1 \'" e 1• SO fe$.Oi:iene qua,cdo c'è la preuione, l'oj. fesa. DijalJi nel Meridiono/e ci f,uono le prime rivolk. e /ò come nelle allre prorincie, la rivolta unti&fodaica fu serr1pre 1-uuS<Jl<1 dalter,oiJmo u.surafo ed uccopar• rotore degli ebrei. che anche in.' llalia CO· ~ negli altri Sloli. JH'r euendo un'aJ.w-- luta minoran.:o, con cul.u:ia ,i infihroro110 nei g<mt,li vitali del l'aese. Voleu tu1tm:i<1 da quest'ultinw fatto, ripduU>si rl(U"Ìe volJ.t al eliminalo tante ultre. dedurre in modo tUJoluto, dre fi• nora in Italia non ci fo~ mai lllato un movime,uo antiebroico, soreb~ «rarule f'rrore. Ci $0nlJ sii.lii dl't,li ulti e lx,ssi. in que- ~,u lotta po/ilin:rra;:iale, ma cii, Ji Ì' 1Yri/ical0 IUI po' don,nque, une/re in ;4,.. &tria, in l'olonia. iA Francia, in Spat,na, in Cuma11iu e in lnr,ltilterra. TralWsi dunque di un problema rouwne, cht: do• '"IU/~,.,, 111.'tt/O i mNklfm.i sUltomi e wlamenlt' da uno sfor:o comune polrÒ t'Uere riwlto. /.,a 1Jll'SS(1JKUola Antisemitìsmo no11 è poi di marca co,i u,11U:O.Se.mbra sia ,iato il udelCO Guglielmo Marr t:Onl<1 ,ua ,;. 1 i,1a: AntlH.mitlSChe He(te. pubblicota nd 1880 a C~mnit.::, Cl rendere popolare i termini: Anlisemiti~mo e Anlisemila; denomina:ion,: de/ resto improprio t!d in• ft:li«, tanto che &i.ò da qualW anno è .lltJlOdtt.UO da nwlli uudioJi, ancM al Congre»o di Erfurt. 1938, di $0Sriluire questa poro/a ron qtJella più e,atl(J di tn1iebraismo, lumi.ne u.,,ai più proprio, poiclrè la lol.14 ,i conduet: contro UJ sptti,. fico ina.'(1(/e:n:,o e corrosione morale ebrai,.. ru, tMntre i semil.i in «enere, come per e.sempio &li tJrabi. non enlrono per nulla in qlU!sl.U/oettnda. Allro impubo olrerroto nome d1'. an1i1emitismo fu doto lUJlla gr0,nde atlfrilò anlfrbrOU:Ost'Olta in Germania dalla o.s· wci&ione Ocuts<:.hc Antiscmilische Ve• reinigung, JonJato ai Cont,resso di Kas• ul tte.l 1886, olla qual.t: aderirono tuUi i t,ru.ppi. ltduclti e Jro eui andu! quello del noto austriaco Schonerer, dell'avt'O· coto Lucger (poi eletto bor~nuutro di I i1>nn.o) e d,l principe Alois LichtcnsteU1; e con que,1i. era il portiro couolico Cri• ,1iano•SocùJ1:. Peri,. come Ji è detto. mentr,- ,utt,li al• lri Stmi, Rus1Jia compresa, ,i pr~mlei>a,w b: adet,uale misur,- ~r di/endusi du/(fo. t'fl.Sfottt t:brai.co. andae in /lldù, si pensai:a olio solu:ione di que,to problenio. cOmt' ,limostrcro11no i 1tt,~nti br,a.•i riaJ,unli drlle tloc11menlu:ioni'.storiche. Periodo R•nu,eo Veniamo alla princ.ipale domando: du quando c'è in Italia u,a problema unii• ebraico? l..u riJposw è facile: dai lempi più remoti. Poicliè fu dalle rot-'fncdi Car• tosi.ne. clie dilaiò quello spirito ebraico• punico. il quale tenl4t-YJdi ra5t,Uln€ere con la sua disr,reio:ione ,pirU.uole, quel• lo che le ,me armi e il IJU-O oro no11 />Ote· rono oUenere, cioè la dumina.:.ione. Ciò .~Mal dWe, dte ero uno COJlu· nw,ua tipico dei ,e-miti. di imporre ai rinciu>ri le loro le5t,i e costumi, per otk-- ncre così di lrcwerso il domini-O no11ras• giunlO con le armi. Nacque co,ì, e Jr,«iolmen.te dopo la di.uru~ion.e di CeruJ.alt!mme, ;J primo r,rand~ problema ebraico e il mor:inrenl& antiebrairo in /Ja/ia. Allora, &li ebrei erano Jtabiliti in lt.a• lia o com"" pritìonieri di guerra o come a:on,nU!rcianli, in Sicilia (circo 100.000J. in Calabria e nelle Pat,lk \n·rco 100 mila), u Napoli e a H.oma (ciroo 8.000,, Gli ebrei di Roma furono deportali iti Sardeina e dalla Sarde&na espulsi, con decreto del Re di Spagna, Ml 1492. Altri nuclei dì ebrei banchieri. merciai o 11i.vandieri ser,11.itv,II()le /~«ioni Roma· ,,e, o eTUIII)irutai.lati lu11goU «ram/i rolte delf~..rrcito rom.ano. fino t--erM> il R~o. Non i dunque d4 n~rar:i1IUJr,i lit! i Romani. ,ia pir l"a.Jtula 111.erfi«li,acondotUJ dalla fina~, ebrai.ca contro il Se· MIO Ronwno, ,iu. pe.r le loro varie ribcl• /ioni ort,ani:.:dte nel/:Africa. in Palestina e in Siria. 11umlanero con MUa oJtililiJ quesl<Jra::;;aebroù:o, spttiali::ola da ,e. coli nella dt!moli:;;ionedei valori allroi.

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·•'-' KIN..OAP~ HlllO ELn• do:fllllti al comilCl1o ebrcricio di LubWIO (•oto:re il bmcdale bianco hnpollo da!lc CNtoritb. tedeeche) M'11.;a poi nwstrar.si CU/H4t·e di .w.1.l1lu11,· il ,ln11Q/itQ con qulllcow di concn•fl• , ,li mi~liort!. A//1:rnw1w, t/U.l!Sl'1 u11imo.siltÌ rou.11,,·1 conlro gli t'brei gli .scritti di ~neca. 1',1 cito (, .. upud ipso.s fidt'.s obstimlla sed mluirsus omne.s ulio.s hQstile odium.1. Lr:.imaco. 01airemano. Quinliiiano. Tito. Trajano. t! H:utilio i\'amaziano. menlrl' Cit.-erone. Oione Cassio e Appiano giii ollor,, so.slt-nua,,o e clf,. gli ebrei NHlitui.u:a110 u11« polt'n;;,1 /ùwn.;iaril, im11orl<mlr. lt, quale odUI Ronm :t. Sel lledloe,·o Nttl Xli ,. Xlii s~culu. i centri ebraici più imporhtnli emno nelf/lulia meridionalr (cioi Calabria. Put,lie e Sicilif,i uppunlo per il /allQ giò .sc1,nolulo, dcllu immigra;;iuru- /orwl,u ar1'C!nUtaai lt!mpi romani. Alcun,: lorolilà un:i tbbcru nomi ebraici romc: e Judiu •· « GiuJt'u •- « Afocclu'u drlfcbn-o • dc. etc. Mo come arl'ierie semprr, quumlù &li ebrri s<J111J numerosi. bt>11presto essi 1i rrndemno nuorame11tr odiosi. 110n s1J!v ~r la loro Ùlrredibil,· 11suru. m.a u11clw pn la loro imnwrolitil. Cu.sura era /ucilit11lo dal /tllW che lo smncio dei prodoui agricoli non eru cu• rato tliretlumenk dai produnori ariani. mancando agli t.1&riooltori i consor::i per r,,porlLlzione ,. distribu:ione. mentre t,li t·brei. con. i loro legumi nelle rorie con• trad(', polet'anO /ucilmcnU' smerciare lui• lv. disponendo di copiroli e di /onduci. Questa rollabor~ioite fra copi.loie e produttore fu ~n presto JfrutUlta it,ner l1i/menk dasli ebrei ingordi: e cosi si i:ide i,uort,ere contro i prfrilet,i acquisiti dugli ebrei nell'Italia muidionak. tutto il popolo, aiutalo dalle Univer.silà, me,t• tre ,id/e altre parti della Peni.sola era11fJ prtr(Jle,itemenk i /runcescam· che ro,or• Jinat-ano il nu:n·imcnU> coittro fusuru ~ rimmoralilù ebraico, istaurundo i famosi Monli di Pietà. cristiano baluardo p<'r faiuto dei po,v:ri. sfruUoti /in da a(fom d(l/lt, smisuruu, u,uro ebraica. Si distint,uono. come noto. in quest'o• paa di CfJrfoj rrU1ianu. i noli fra1tceSN1ni IM'ato Bernardino da Fehrr. e San lkr• nardi no da Sìena ( 1470 cim,1. Mentre il nolv /ranttM:Uno Piclro Cala. tino slampa a Ortona a Marr. nd 1518. la sua prima 1radu;io11~del Talmud. rolÌl't'hi in. molte città ,fltalin i libri rlt>I T,tlmutl 1:eniono requi.sili d'autoriui ,, pubblicomenl" bruciati. menlrt! si i,mut,ura " Vrnrzia ed <fllro,-e fabitudine ,li rineldudere gli rbrri nt!i Glti!Ui. Sl'Clmtlo lu /Jolla Pomificiu del 1555: «Cum 11i• mÌ$ ab1urdum >. Àn:i il 110,ne di Glt,110 fu pn la prima t"O/Juusato a Yene;ia il 2'J nwgio 1516. quamfo fu ins1au1ulo tobbl~ a&li ebrei di abilar,- ,olumrnl~ ~rii! cust'. riunilr msWnu·. gìà delimiUllf'

dalle ciutorità. In pari tempo si l'ietu agli ebrei di fare i medici ai criJtùmi e Ji (lt,'C're balie e comurique seri:ilù crislituw. C11ruW!riJtiropure il /allo. che specialmente iri Sicilia. quundo ,ud/'a11no 1192 j11rono cacciati gli ebrei. si don:ue irit,oclu,re 1111 ri~idi.uimc controllo e dirit•to per l'esportu:;ione dell'oro I' clell'urt,t·ritu. Molli ebrei. gitl aJforu. colti sul fallo del1''e,tpcrta:.i-01u- drind,·stina di 111et•1lli pre• :.iosi, furo,w bre\·i manu impiccati. Che h, lolla /m f>Opolo ed ebrei ,ili· raJse così bu1io tempo ,u•I Alfridio,mh·. i· spiegc,bile col /ttllo che il problemtt fu o sofomenle rite11uto religioso e non ru:.- :.iale o pnchè anclw allora i ricchi pos- .\iclenti e Reggenti ,,t,l,iJogntn(rnO clt'lruiuro dc/h, /inu11;;uebraictt. t.~ ,iocume11tubile il /11t1cJ, che specialmenlc i He Normanni furono pro/4'!/lOridegli ebrt>i,e ciò. percliè ricorreva.,,o alla po!en;;a mpilulistin, degli Pbei. /omwnti un ,:ero /Xlftito 1,r,liliro•fi11u11:iurio. per combc,ttere il l'apato. Fu lct lolla strC:JIUOmcnlecondotta in uliem1;;ufro 1wpolo e Unii~rsirà, specialmente ti I.A:cce. a /Jri11disi e a Bari, a rompere e a Jpe:,.:,are con la spudt1 e con il /uoro queslo 1 ,uwllaggio ebrniro. me11- ,,,, un Oa111t, Barone da Gubbio 11ell'A,•- 1t•nluroso Ciciliano e 01·ellino. Boccac• cio ed uhri. contribuii-ano con lt> loro .Hllire a rendere itu:isi gli ebrei. Ncll,Ern lloderna Negli ,.umi I769-1773. Giambearclo Rossi pubblicat'a a Torino ottimi libri co111ro gli ebrei. Fu uno uudioso instan• cllbile, che racrolst: pre;;iosi doc11ml'nli - · Ct15ux/Ìli oggi nellt, Palatina a Parma. Ma di puri passo, a11che gli ebrei si riorga11i:;Wt,'011-0 ti cOlltrobattere qua11topubbli• cù un Carboni ( 1672. a Ve11e:inl, Biagio Ugolino (1744.C,9. id.I e specialmer,le fAbate Luigi Chiarini ( 1815-30. in Val di Cl,icrna• che, es~ndo s/Cltoa .Vursai:ia, COJIOscemassai be11e il proble11u1ebraico t' sroglium /reca contro il Tlllmud. Scrissero allora contro la perniciosCl m<tmle ebraica Giuseppe Sc:i.sa. Gherardo J·Arco. Vin«nzo !fossi. Francesco Garni ini. Per combattere questa schiera di scrit· lllri e prOf>ltl'andisti italìa.ni gli efm,i si seriro110 e/ella tipica f.otta indiretta. 1~oichè pubblitx11ne,ue 11011 t·i era pOS· ~ibili1à di ill.rorgere. come itmtilmi'lllf' 111rmno te11UJto a /Jolo,:.na e <1/trove. essi s'in/iltraro110 /m i se/lari. per te11laredi i11debolire la oomp<t~inc na::.iot1alee cal• 10/ica. Già 1'érso il 1770. era slal-0 i11trodo1ta la Setta Giansenista ciallt, f'rancia iri /Jit'- monte. Il centro dei giansenisti ert1 \'~,- celli. dor,-e un prete. certo Ra11:,a, Ji prc- $/fltYJ ul/'aufriuì sobiilalrÌCl' clegli ebrei ~ah atorc e facoh Segre.

In quelfepoca. fu pure introdotta in Italia la massoneria. l...aprim.a loggia Massonica in /u,lfo fu ('reala a Piren:.e nel 1733. do Charl~ ~ackville Duca di Midlesse:<. Fu quem, ifltl('se che. Un.J,t,idoJi delle .sue adere,11:e p1es.m .studio.si dell'Accademia di Cimen10 e dell'Accademia Botanica, 1rovò i primi aduenli italiani pt:r la. .sua foggUJ. si• tllala in Via Mauio. ndfalbergo di cerio /'ascià. Primo Mae.stro della loggia fiorentina fu il mat~matico Enrico Fox Lord liol• land. Da Firen::.e. lt: fogge ben 11redo riiurgill1nli. 'di ebrei, Ji irrtuliaru110 u11 po' dor:unque, spt:cialmrnlt' a U,'Qrno. :lii• cona, Milano, Napoli. e 1wn solo furono sotU> il controllo dei oo,isoli inilesi e (1mericmti, ma ancht! dei gi11dei, come ikl jtJ segnalato nei nostri articoli ( e I.AJ. Di• jesa ,!ella Ra::::a:. del 20 notiembrc 1938 t: del 20 luglio J939-XVllJ. Clte i resoconti della poli::.ia, già ,la noi cflati in quesla rivisu, nelle dale suddette, ,;on fossuo oosi Jingoli, lo promno altri uamerosi documenli dd gen~n:. come ri• .wlt.a dal libro: Cronache Segrete dell:i Polizia To.:teana (G. Bur~ru. Firen:.c 1398, pag. 246-269) CTO'}ac.1.e clic dirrw• strt.mo come anche la poUzia twtsse com• 111eso il pericol-0 delle rumi/ico:.io11i e dei lcf.,umi interna::.ionali degli ebrei. In ·qwmto all'tlllii:iùi. politica, la poli- :.ia tosca,10 mette giù allora ebrei, mas• srmi, fra11cesi ed inglesi, tutti in un ,,w;.. :o 11esli tfotchi degli iscrilli alle J.oigi,, mUJsoniche e mcn::io,ui ,xuticolarmeme 15li ebrei. specie se trattasi di « log5ie segrete:.. In un ,apporlo, per esempio. $U 111w logsia tt li1,-orno, fra 35 iscrini si segnalarw 12 ebrei, nel muuio del 1814. I.AJp. oli::.ia regisirm:a come porlicolarmtnte s«mdulosi gli umori di q11afohe at.-'- t·enente o riccu ebrea con u/ficUJ/i e COif l10rghesi. Si legge ilio/tre, nd cÌtfllo lilJro, la .teguenle rela::.io11e fatta alla poli- =i,1 da un co,,Jiden/,:. il prete Martolilli ... < osurm;.io11i che 11011 crQnO che una lemperali.uinu, e.tpressionC dell'a11imosità coUa quale la plebe co11.sideran1 come ugualmente odiosi i gltlcobit1i (francesi) e .~li ebrei :.... par,. 256: « Be,1chè gli ebrei /assero possessori d1 dil:ersi stabili auclle in ad,lietra, 110,i si curot.vmo di uscire dal Gheuo 11t di casa nè di banco, salvo pochi t.V!ndito,. ,li 11w.nifattu.re con fo,ulaco in Via }'erdi• 11anda (l.h-orno). Souo il ces.wlo Gct-v:rtio jrancese, appro/iuando del ribasso delle pigioni e delle ,,wlt.e vendite, Rat-à, Bu~ snach, Abuderam ed ollri co"iprava110 le migliori case e maga=::.ini del paese; i pili. coraggi.osi e spreiiadicali andarono ad abitarle: primi a rompere il guado jurono Franchelli, Aghib, Bo,tfigli, dell'AgnoU>. In seguito anche i U>roriven• duglioli detti panni ,·cechi, cmdarono in IO ,fnv-rse Mruh·... Seguila la diJ/alla ,lei ,'tiopoleurni e t."islo il popolo malinù-11:iouulo. tutti !amarono ,iet Cheuo: o,a è rolum/11 fuori Aghib, in caMi sua. t: u11 :\forburgo, forf!Sliere ricco ... Se qualche 1iodnastro t•breo, clie al giorno d'ot;Ki s, i: rno lemn<Jri-0, am,Orcggiasse co11qualche criJtW,w del casaml'nlO e fosse .sco· µuto. come ,mdrebbr a fù1irf'? ~1ale di mollo!:.. « Se i oopi della 11a:iQ11ebrea 1:ot,lio• 110 uJlungare il loro Ghetto che qlli rw,1 i: cMuso. /K>lrebbero comperare o pren• dne a pigione le etise con1igue :t. Come si ~e. a11che allora si pùrla1t1. Ji Naiione EJ.raica. doi: ,li u11a ro:.::.a rlit·asa dttlla 11ostra italiana .. Per /'in~u.sso sole.mie del Gf(mtfoca. 1en11e r,ffisS<Jqu.f'slo corte/lo 1ipicome11te lfrornest': « Imparate a plotege gli Ebrei se non daranno quallrini per le felte de; no.stro 1-"iordinando come face,·ano per la loro Hacocca. Per Dio la ,·oha plotezione quelta ,·oha si farà coglionare >. Du11que, non è il cuso ,li dire d,c ul• /ora 11011 si llt.'f'l'Ono idte c/iiart'. Del u- !>lo. bas/0110 a11che gli .terilli del Guer• ra.z:ti e ti,! ~opardi. che in seguito t·e11• gono integrati da ,/ic/,iaN::.ioni rullitbrai· che precisr e cri.su,1/ine da p,1,te ,lei Ghcrini. di Oriani. tli Pietro Ellero. ,. ,li 1::. Corradini. /,« Ci,iltit Cattolica. alfi11i::io ,Jr{ &e• ,-alo .:rx. co11tinua a studiar;• il problt'ma ,,uaico 11eisuoi Q.spnli relit,ioso. politico e socia/,•. e Jesruda l'anit·ità ,idfrb,ec, (In'. 5<",eni. prc.sùlenle dell'unitY?rsiuì tsruelitica. l'uttività degli ebrei i,, .lleso• p-0tamia, xli uiu-li fc,rnili lld essi rl,1i Hothscliild. /._· mene degli ebrei a l..011• 1/ru. /11 s,:g11itu uU'uccisionf:, tu:t'enultt a l{ieu:. ,ti. wt bambino undice1111e, 1..a· Ci- ,ihà Cauolica. 11d 191:i. seg11it11 a riba• dire per 1111 a11nc,l'uccu.Ja e-oniro l'ebrtii• Mw. colpet-ole tli tn-ere SJJ(trso s<u1gut• crisli<wo. Il \lariani f/ss1·g11a lllitt rfl::a una fo.n• dame11talt>/un::.io11c hiologico. ('11 è pro· fH.'11.So fl ww Of(.tuti:=a:.io11e slatale tielle Jur:e produurici. e specie operaie, e. a ima limitazione del danno.§o iibero ~am• hio. A,1che il Mariani ripete spesso: Das Judentum ist unser Verliii.ngniss (l'ebraiwu, è la 110.stradi.s<lella) e a mo· di COif• dusio11e a//erma: e l"emancipazione po• lilica degli ebrei è stata trop1lo precipi• IOl!& e sentimentale :t: mentre Enri=o Corradini uflerma: e Il profetismo ebraico è furore di democratismo plebeo :t. lufinita i: la \chicra di. perwnalilà che si potrebbero ci.tare, per dim.mlrare .come .sempre l'italiano a1:en1 im/ii:idu9W l'ebreo per quel che ero. Basti com" cs,:mpio qm1nl0 scriJst: Tommaseo al Vieu~seu:<. il 1. 1tot.--emlm• 1849: ..• tuai M: Mwtìn ,·eni...se ricono~ciulo Jter quello che ,·tramente è! E' dunqlle tlocuml'ntabill' che lo t.·ita italiana fu Sl'mpre i11terf'ssala 1tlfo <1uestÌQne (braica. che il popolo illllia110 ero odi/e agli ebrei. sempre Ù!flSSimifobili; anzi, dal RinascirMnto in poi, la cultura italiano /,a precnlulo, ili questo c<1m• po della fotta contro lo spirito ebraico. molte delle ruJ:ioni Puropee, indicando .•alu::.ioni. eh(', poi f11ra110accellale () svi• luppoli! da altri. J}(ll'Si, La /ine dd XIX e il prit1cipio del XX secolo ha11110visto in ltalù, u11a npressira ri/ioritura di h,lan;.f' I' ,li pubbliCfuioni a111iebraiche. Ritenne fr"rciò cl,e l',mliebrai.smo Jia nato in Italia dopo il 193.~. è a.s.soluta• me11te falso. E' 1"f'roeh" dopo il la65. r dO/H) l,1 t1boli:ione dei Gheui. gli .-brei, cm, ra• pidità ùicrt'dibile (pncl,è uialuti ,lai/a m(lJso,ieria). d/J.1111la0 scoluta al potert>. ai po.sii piiA rimunnati, conrroJlando cosi alcu.11e I/elle piiÀ imporlanll le-ce tli CV· 11u1ndo e 1/tlla cullum. ma è altreltar.lo l"t'fO. che tulio cii, 11011 è u11 fenouu:no t'sclasin,menle italiww. ma si 1 ••ri/ir.iJ a11chc i11 llltri Stali. cçme J'A1ulria. f., Ct'rmmtit,. lu Fnmcia. etc. Son .•olo. ma f" proprio l'l!alin. i.li· lrat,rM~ l'npera indef;,sst1 ,li Gio,·a11ni

Prezio,.i, il qua/,. 1 11 i nterr<>tltlme11te J,il 1913 pubblico ft1 su.a rii;ista: La Vila haliana. ,,n. tieb,aica e ttt1tip l u t oc r (1tica, ,, d 11 re il M'tnale della nuOt!U ri• .,ro.ua, per un'a;;io- ,,, be11 coordin(lta contro L'Interna· :ionale Ebraicu. E /11 schiera dei gior• mdi.sii e scn"ttori 1wtigiud11ici ~ 1111mt>ros11 e cospi· cua: Te:esio lnt('rlandi, Hoberto Farinacci. G. della Cherard~ca. Som· mi Picen:11rdi, P. Pellicano, E,·ola. Sottochi~a, per nomi11arne solo ulc11t1i. I.a ripresa tiella guerra allo s11irita muterialistt1 t: disf<111isw df'gli ebT('i 'iro111ro il qutdt> ,;ià tuo,wawo i t·ecchi /JfO/t'li di l.uae/eJ 11011 è dot·uta soltanto ugli tm;;it111niw ;. stata poten;;i<lla dalla 11.0stm gìon:rilù. 1• dai Gruppi U,tii;ersilari Fascisti. Ciò potubbe lestimoriiare Guido H. Giglio\i, il quale sili ,fol 1925 co11 ultri ~uoi c<tmerati studenti ,. COI/ lt• se;;io11i ,iel G. U. F. di 1/ilano, di /Jolo5rw e Ji altre cillà, a1~00 ~ià allora ripetutamente, anche in Libro e Mo~hello, aj/erm<tto lr.: ne~ssità della lolla comro /'ebrniJm.o. I.o studente Andrea Homani fece in Fi· n•n;;e 11el luglio del 1925. la sua tesi di laurea sulla 11eceui1à della lofla an1icb,uica. Poichi: vi erano tre projessori · t.brei fra gli esaminatori. il Romani si laureò con voti minimi t dot-et~ il suo titolo al risoluto appoggio degli studenti (·/,e gremivano l'aula. \fu come potremmo più drgm11111;11te ,, rou ttW(!.t,ior fo,:u. co11dudere q11e.stu scritu,. se 1101lcita11do la Joule piii i!l«· ,1,e, la più cdta testi,ru,,1i<J11~1, di un un• tiebmismo itulia110 prececlente "I 1938. Rilegscrno i fabbricatori di ptm:r;11e em•rc <1ua11to$Crisse il DUCE.. il •I 5iu• ,;110 1919, co11tro sii ebrei. Rileggano le Sue fHirole ciel 19 ouobre 1920. co11tro la F'ederuione Sionista hnliana; quelle df'I 31 agoJIO 1921 oonlro il Comitato 1fA;;ione ebraica (Lord Hothschiid. Oanle LatteN. Giuseppe Ottolen8hì, Tre\ts, l\lodigliani, l\'lusaui, l\tomigliano, Sacerdoti e Passigli); e quelle <moora del 19 siu~110 1937 sul « Popolo d'ltalUI •· contro il raz.dJmo ebraico. Qu,sta i t·tuumente storia; e I<, storia nor, si co11cella. T. SALVOTTI

CAROLI LINN.tEI EQ..UITlS Di:. ST&LI.A POI.A&I ♦ Aac,11An,1 RrG11l lill:o. A: Bol'A)t. Paoui,. On...t.; J\CAJ). U,sAl,. Hot.».US. ~UO,Ot,. Bcaot.. Jw,u.. Lo~o. Mot1$PI.L.Toi.os. FLoUMT. Soc, SYSTEMA NATUR~ p,.._ REGNA TRIA NATURlf, CLASSES, 01'.DINES, G ENER.A, SPECIES, cu.. CHAR4CTERIBUS, 'DIFFERENTIJS. S'TNONTMIS, LOCIS . . ToMus I. HOLMJ;B, i.u-is OU<&CTL. AU&ENTll SAI.VII, l g. li !rontespizio del lamo10 !ibro di Lio1:i.eo, eh• cootene•a · la più a..ntica cla,:&ilica.r.ione ruuiole $otlOl'CU.ll. F~ .,..,. locali .. Popoli L'ANTRO NEL QUADRO DELLA F In numerosi scrit11. apparsi sulla cOifcsa d.:lla Razza•(• su altri (JCriodici, COlllt" pure nel Jil.iro ci\ntropologiu abbiamo ricorda. lo le tradizioni degli s1udi antropologici in Italia. E' stata però sempre nostra cura il ripC"tcrc che molte delle (.IOSizioni deologiche della V<."'CChainatropologia debbono essere considerate su1>eratc e che al loro posto clcvono subentrare le idee originali del razzismo fascista. Due anni or sono, prima che apparisse il manifesto razziale del 14 luglio XVI, la grande massa del pubblico italiano igno,a\'a compklamcntt' che potessero esistere dei problemi razziali. La vecchia antropologia era limitata prerogatinl di un circolo molto limitato di studiosi che, sah·o kx:le,·oli eccezioni, con la pretesa di volere fare fa scienza 1mm, tene,·ano rigorosamente lontano lo studio dell'uomo da 1111alsiasinteresse politico. Ma anche dal punto di \'Ìsta strcnamcmc scil'ntihco l'antropologia era ben lungi dall'oscrsi orientata 0011 i nuo,·i progressi della scienza. Gli studi di craniologia e di preistoria soffoca,•ano qualsia~\ nuo,·o oricmamc1110 l" mcmrc altro,·c i grandi istituti antro• pologici mcltC\"allO i crani in sofficta c affrontavano deciS.Unl'nlc i problemi attuali della \'ita delle rane umane, quelli che tanto interesse presentano 11er la politica, gli istituti italiani continua. ,·ano ad insistere in positioni ormai sup(r:uc in una specie di semiseoolarc dormiveglia. E' stato merito, ormai riconosciuto, di qnc-sta rÌ\'ista l'a,•crc di"ulga10 tra il popolo italiano i concet1i fondamc.111alidella scien· za razziale e di avere contribuilo a creare una coscienza razziale prima inesistente, ma è stato anche mCTito di questa stessa rivista l'a'"ere affrontato vecchie questioni antropologiche da un punto di ,,ista .assohuamcnte m10,,o e ancora di a,·ere precorso l'atri,•ità degli scienziati nell'agitare nuo"i problemi Jlrima pcrfe1. u.mente ignorati. Arri,·ati a questo punto, ci pare necessario di fare una preci- - • Sottorcna• ' Ti,ii locali •,,, I Tipi ...... ... ' ~ . : , , a~·.,.w.;1otstcl:lcon~.•tipi~,.

POLOGIA LITICA DELLA RAZZA S3ziom·. Lo srndio dell'uomo e quello dclk r·a.:zc umano.:, anche se compiuto da 1111 punto di ,•ista strcttan~mc hiologico, non può essere ,mai p.1.ragonato allo studio dei cris1alli e dcllt• piantc. In altri termini, anche l'antropologia dc,·c essere inquadrata nella politica. Kcl clima fascis1a è assolu1amc111e inconcepibile ammcttNe l'<'sistcnza di una qualsiasi scienza riguardante l'u()mo an,lsa dalla politica. Nella vita febbrile dei nostri giorni, gli studi che non hanno presenti i problemi fondamentali impostati dal Regime devono csS<'rc considerati come delle ,·ere e proprie inutili l'lll• cubrazioni. E' m:cessario quindi che l'antropologia sia soprattutto indi. rizzata a portare il suo contributo alla ~>Oliticadella raua. D'altra t)arlc èJJCne ricordare come per l'esistenza di una sciCllta sia necessario che questa abbia delle importanti ipotesi di la\·oro. L'antropologia è nata al tempo della teoria dcll'e\•Olm:ionc e la maggior parte degli smdi antropologici compiuti in passato hanno an110 quasi esclusivamente lo scopo di dimostrare i di\'ersi gradi lii discendenza e di parentela dell'uomo e delle razze umane nel grande quadro dell'evoluzionismo. La fiosofia positivista trac,•a da <1uestistudi interessanti argomenti di discussione e d'altra parte molti di questi studi J)resenta,•ano un loro aJ)parente o recondito scor,n filosofico. Ora l'epoca del 1>0sitivismo è tramontata e con _!iPi rauiali europidj (nordici • dinari.ci)

o c1,a tutto l'Orll'lll;tlllCnlO spiri. tualc J)roprio dd .secolo pa~• Sa\Q. L'antropoloJ;'Ì<t quin<li o :.i rinnova. i11diri;,;1.andosi decisa. m\."IIICn:rso qnd problemi politici ,·oltui dal razzismo, o e destinar:.. fatalm,;-111ca l'>Jlarirc l .1 rcs1;1rc come semplice ricordQ di un'epoca tramontata. E' imi. tik cullarsi nella dolce illusione che le ,·ccchic teorie possano ancora trontrc gio,·ani adep1i. E" inutik cre<lerl. chl· il ~ssato pos:i.a duccrc l'a,Tcmrc. Cii :1,•,·cuimcmi che rapida· mente si succc<louo e sco1n-olgono l'aspettfl di fjt1t:sta n•cchi:.. Europa. mo:.trann chiaramentc come tantc JlOsi,;ioni ritcnutl' saldissime possano sfasciar~: con la m,is::-ima focili1à e cOml .. u~ .. a:•, \. Tipi raniali prim.iti'ri a C(IJ'Qlt•r• infontil♦ (I) • (2) confrontai: con un bambino europeo (3) ancora t,1111i luoghi conmui han. no fatto il loro tcm1>0. Come giustamente ,·a ri1X"· tendo da anni l'antropologo di Bologn.1. Fabio Frassctto, è 111:- ccssario sopratlullo rinno,·arc i metodi di studio. La qucstion(' metodologica ~ di importanrn fondamentale per le ricerch:: raniali. A questo pnnto si può sae11a111c111c.tffermarc che k scuole .tntropologichc di 111111i paesi sono di,·isc co1111l:l.t dm· corr<"nti. Da una park ci 5()111, k scuole che seguono i meiodi e R"li indirizzi della ,·cecilia antropologia; dall'altra le scuoh che possono esser<' considcr:uc moderne in quanto affro111a110 problt"mi 11110,•i 0011metodi unr.o. vi. A questa seconda catei.,>- ria apparicngnno fra r:11tri, i:t

o scuola iiali:ma del Frassctto. Come abbiamo già ricordato la scuula del Fischcr si è resa particolarnwntc- benemerita p<"r :wt"H' crC'ato la nuo,·a metodologia 1)(>rlo studio delr('rcdi1a. rie;à <lei c.traucri nuziali. Il Frassctto i11\'t'CC ha temato di si)tcmatiz~arl• e standardizzare: so>pr:mutto i metodi di raccolta e di riclahor;ucione dei dati <Hl· tr,Jlk.liogid. i\ c1ucs10 scopo ha cr.•aio uno ::.J)<'cialc 1,ollt'ttino (S.A.S.\ al c1ualC' collahorano 1llu::.tri rl('nonalità i1alia1\C e sir:rnicrc. :\pparc d1111qu('nccc::.sano da quamo cs1)0sto che nella mcmc degli antropologi si faccia sempre più chiaro il concc110 che la loro scienza deve a,•crt• un suo asptlto politicn. che OJ!:',1:1 11011 hanno 1an1a imr,ortan:i:a gli studi cht ccrcanh <.h<.kcifrarc k tenebre del passa.lo delle. raue. uman(' quanto quelli eh(' si proi('ttano ndl'avvenire di esse. Gli studi quindi di paleantrologia. di craniologia, di schelctrologia. pur conscffando sempre il loro valore, de,·ono rapidamemi: cederr il pasSQ agli studi razziali intesi in senso rauista. fn <1nesto camJ)O possiamo con orgoglio affennarc eh<' e La l)ifesa della Razza:. ha assumo la fun1.ionr di ,·<'ra <' propria aYanguardia. E' stato nostro merito sè. mantenendoci scm1>refr:dcli ai dirci punti del m311ifesto razzisra, il 1euorc iuliano ha potmo farsi un"idea esatta deJraspetto rauialc del problema giudaico e <ii quello ckl meticciato. E' stato nostro merito ancora l'a\·ere richia. mato l'attenzione del lettore sull'importanza dei fattori ereditari e sulla necessità di trasformare gli smdi rau.:iali da semplici studi des-::rittil'i in studi eternamente dinamici. E poichè il JJrOblcma razziale 1ll)n è solo quantìtati\'0 ma anche qualitati,·o ci pare venuto il momento di affrom3rc su questa stessa ri\'ista J("cisamcnte la questione. de.Ila degenerazione razziale do\'uta a tare t'- reditarie. L'articolo sulla patologia ereditaria in Germania, apparso nel passato nurnt'ro, ha richiamato l'attenzione di alcuni studiosi italiani che hanÒo "olmo trattare. alcuni aspetti p;,,.rticolari di tale questione. Si tratta di argomenti che pc-r la loro alta importanza .sociale devono essere profondamente considerati c sui quali purtrOJ)· po in Italia non si parla abbastanza. Anche in questo campo. come per gli ahrì, « La Difesa della Razza :t, a\'rà cura per l'a\'Yenire di portare ttuto il suo contributo p<'r la formazione di 1111 maggiore senso di re. tà degli italiani soprattutto n('i Tlguardi delle JIUOH generazioni. l\'oi ci auguriamo che anche i~ questo e:impo 1:,ossiamu raggiungere. gli stessi risultati raggnmti dalla nostra ri"ista in altri campi. Noi riteniamo che i gio\·ani srudiosi italiani ci daranno tutto il loro aJ)J:,oggio, comelo dimostrano già in questo numero. Per quamo riguarda l'antropologia noi ci auspichiamo ehe, rin· novata e ringiovanita, possa essere rapidamente in grado di portare alla nostra campagna razziale un contributo ben maggiore di quello che ess.a abbia. fatto per il passato. Se c'è ancora qualcuno che crede che una scienza possa mantenersi su posizioni irrimediabilmente superatt costui con il suo atttggiamento non fa altro che facilitare- la rapida afferma1.ionc delle 11110,·tidee. Una nuo"a .antropologia sorgerà al posto dtlla \'CCchia e questa nuon antropologia, non si J)(!rde.rà a portare sostegni a qutsla o a quella t"Oria pnramttite v:c.ntifica o filosofie.a, ma avrlt come unico scopo di portare tutto il suo contributo alla soluzW>ne di quei problemi urgenti cht dt\'e risolvere la politica della razza. GUIDO LANDRA

lL·,m,ofilia è una malauia tìpicamcntc ~ rl·(.hlaria. quindi, data la sua gcntti. cu.1 forma uno dei tanti problemi inerenti alla difesa d<"llaruza. La sua manifestazione si ha fin dalla tenerissima età (secondo il Litten nd 75% degli cmofiliaci anic11c già 1m11•adel secondo anno di vita) con emor. ragie persistenti, causate da 1,iccolc lesioni accidentali od anchc scnza cause appa. renti. Basta spesso la caduta di un dentt' .Ja fatte per pl'Ovocare una di QU<'Stc fuo. riuscite di sangue, che non si riescono a frenare per dh•erso tempo ncanehc co;1 l'applic.u:ionc di lamponi emostalici. Tre sono i fauori J)iù importanti per lo studio di questa malauia: rana - credi1!: - .sesso. ~umcrosi dati s11tistici hanno rilt:,•ato come essa sia più frequente nei paesi nor. dici (America. del Nord. 1.nghilterra, ccc:.), llltlltrc si manifcsti più raramen1e nci par. si meridionali (Francia, Spagna, Italia N:c.), Alami studiosi non an1me11onoque• sta diversa diffusione affrrmando e~ dò è doYuto al fatto che i maggiori studi eseguiti nei l)aui nordici hanno mcs!I<> in e,•Wenza più casi di detta malattia. Indubbio è: in,•cce il fattore dell'trcditi. L'emofilia colpiK:c solamente i maschi, ma , , ne trasmessa dalle femmine senza che queste appa.ren1cmente mostrino di esserne affette. rt'r spiegare questo tipo di ereditarietà, detta diaginia, occorre ilh:- !Marc: brt,·cmente la formazione dcllc cellule dell'organismo secondo la teoria ero• rr:o~omica. oggi u11i\'crsalmcnte accettata. lii ~ l' EREDITAR Le cellule lii ogui indi,·iduo sono iornill.' di un nucleo, il quale in condizioni J);lrticolari può s~z.r.euarsi originando degli !ll)«iali corpiceioli: i cromo»omi .. •\lcmu di questi sono uguali in ambc=duc i seni :e, gli altri l'y. :--:elladonna inn::ce a,•rcnw un unico tipo (x), essendo uguali ambedue i cromosomi sessuali. E' stato dimos1rato che tutti I f:t.uori ercditarii risiedono nei cromo!Omi, e che e son dttti autosomi, altri im·<"cc, dccti il fattore emofiliaco risi'--<le11cl cromosocromo,omi sessuali od cterocromosomi, ma sessuale :e:. ,ono divc-rsi nei due stui. :--:cli.asp,«ic Esaminiamo ora i tre casi possibili dì umana gli tterocromosomi nel maschio coniuguiont: sono differenti (x y), mentre neUa fem- 1• - un masc.hio emofiliaco si coniuga mina sooo uglW.i (x x). Ncllc gonadi di con una donna sana; ogni indi"iduo esistono dtUe cellule pani- 2• _ uu maschio sano si coniuga con colari: gameti o clcrt1tnti ccm1inali, dalla una donna, la quale porta in uuo dei c:ro. c:ui unK>ncsi ha la formuionc: di un nuo,. mosomj stuuali il fattore cmo6liaco; vo individuo. Iii esse, amcriormc:nte alla 3• - un maschio cmofi.liaco si coniuga Cccondazione, a,·vicne una suddivisione con una donna che ha un cromosoma X per la quale il numero dei cromosomi si c:mofili.1.co. riduce a metà. ~cl maschio perciò si a. Tenendo prttente quanto è stato prima vranno duc tipi di clementi germinali: gli detto, osscn•iamo come dovranno csscrc i uni prescnteranno il cromosoma sessu.'\lc figli nati dai trc casi.

NELL'EMOFILIA Tuni i m;,~chi nati nd primo caso sa.- <lue meta 5.aranno J)l~icttam=nte sane. r;11mo~ni perch~ essendo la loro formula I maschi nel terto caso a,·ranno I" ste~- cromosomica x y, erediteranno il crom(). Se probabilità di essere malati che . nel ..oma y del padre cd un cromosoma x sano seeonùo, alcune femmine potranno a,·crc (lrlla madre; le femmine in,·ecc credile- tanto il cromosoma x emofiliaco del padre, ENm.pio di .......... d.aa cl:iatNi ---- pià o ano I'""• (I'. WW.kaad) ranno il cromosoma emofiliaco x del padre, che quello della madre; quindi l'emo61ia ma rcstcra.nno tuttavia sane. dovrebbe essc::re manifesta. Questo non La ragione di ciò si dà con ìl fatto av,•icnc, secoodo Bauer, perchè l'accovche si ritiene che il fattore emofiliaco si- piani dei due fattori uguali emofiliaci, mato nd cromo!OfTla x sia rc-cnsivo, e non è compatibile con la ,·ita, quindi in che ,·cnga quindi dominato dall'altro ero. di, 1idui tali morirebbero già nella l'ita mosoma x sano. il <111alcne impedisce la intrautuina. lll=!nifestazione. Però se queste femmine. L'emofilia. è una maJania ad alta mortalkllè conduttrici, si coniugano poi con li1à. Secondo il Litten il 6o% dei mal:tti un maschio sano potranno originare fig!i muoiono prima dell'ottavo anno di ,·ita. ddle c;n·ità articolari "~'n:r:aalcun;, c.111s;1 ,, ksìom·. Le ragioni di quèste µersistcllli p('rditl.' <li sangue 0011 sono ancor:. ben .tcccrtall• \" si crede che <li~ndano dal rallen1ame1110 di un icno1m:no fisiologico che anient.' du. rame il, processo d1 coagulazione. dato che <lall"analisi non risulta mancare alcun ìattorè necessario a questo processo. Gli cmofiliaci hanno quasi sempre un:t costituzione gracile, sono pallidi e di aspet. to malaticcio. Xon esistono purtroppo metodi di cura capaci di debellare questo malè, ,.. ci si dl\"e limitare a sottoporre i soggetti ad una superalimenrazionc iu modo di ren. derli più atti a sopportare le gral'i emor. ragie, ptr frenare le quali uno dei metodi più con\'enieuti consìste nella 1rasfosione Ji sangue sano. Pertaoto si de~·e «rcare di e,·itare lUlh.· le possibili cau5e di lesioni e bisogna ~1:1rc attenti che i bambini emofilia.ci 11011 c,1dano, nè si ,ottopongauo a sforzi fisici ud a ~pon "iolenti o ad operuioni chirnrgich1!. Dato il rioo11oscime1110 dell"ercdir:i. rictà la µrofilassi generale consiglia <li iruJ)('dire alle donne conduttrici di sposarsi. L"uomo emofiliaco può contrarre matrimouio, ma le sue figlie do\'rebb<:ro aste. neni dal farlo. ~ .................. maschi cmofiliaci. ì't 1% raggiunge il \'entun~imo anno; pas.. Seguendo questè indicazioni si può oolXel secondo caso metà dei maschi sa- sata. la pubertà le emorragie dil'engono Jaborare alla integrità della razz.a italiana i;u1110 cmofiliaei. e metà delle donne d1 più rare e: l'indice della mortalità si al,. e far scomparire anche la piccola percen. nuovo condmtrici se erediteranno il ero. basg sensibilmente. Una complica.tionc male di malattia riscontrata 111:lnostro 111osoma x malato della m:ldre; le altri! 1>i1'1gra,·e d-.:ll"èmofilia è l'emorragia pa.eset PASQUALE TURU

Pro nda S":cmu.Jo lJa.T1..cch1hioJ.>~1 l.t "">J)ranin.11z.a d<'i deboli .._.dei tarati dd..:rmm.1 un ,::radnalc e fa1al1.. mquiu.unrnto dcli:: •,x:cic. « ~cssuno può prn«Jert <jualc:-sari il futuro d, un• rana co~i 11t1>kt1adalll. scienze mNlicht. Infatti i dt'lioh tono 00111-rn·ati come I Ioni e la ~leuonc nam raf(' non serv~ p1l1•· scnn· 11 Carrd allu dendo all'inanità cugcnica delri,:ic11e 1•a<1 si, a e di ceru meni terapeutici comr I:! Ubul11a r la tiroidina - ca1>aeidi ricon durrt alfa normahtà nsJJ('III\ amcnte ur d1abt11ro e un crr1ino ipo1iro1d'--o,la d, ficicrn:a ormonica dei quali potrà ~rò 1rasmeuersi ai diKendtnli. Dato che-: è auurdo 501,primt:rc l'igirm. l' rmunciart" al p,oe-rcnh·o m1gltoramcnto dell"ambimte in cui s,·olgiamo la nostra ani,·ità, ak:uni propugnano una c,·cntuak !IOluzionc al problema. S1 continui pur~ - dicono costoro - a migliorare le con. dii:1oni ambicn1ah ma si imJ)C()iK.t che ,;li ind1\1dui con 1arc cr«litanc si mohiplichino: poc:o male chr sopran1\·a un ep•• lcttiro o un deforme se una ,·olla connnii che la ima prog(nic indebolirebbe hl rau:i sì riuce a far ,i che e-sso non 11roc:rt'i. Sugli studi della eredità btO!ot:ica si i: pcrtaruo \·c:nu10 a CO!truirc una nuo\ 1 ICirnu, reugenica. che si prefigge di mi. glieorare la specie umana eliminando i ,•a. lori cmlitari inferiori c spingendo i mi. gliori alla mohìplicuionc. 11 prmcipio non ~ nuovo. G1l JO ~h prima che Fran<:u Galton creasse il nomt' e le basi dell'cugcnica - 188,1- e \\'ilfrcdo Pareto richiamask l'aucntione dciii s111t11()C;j sul pericolo della soprawi\'Cll.ta dc:i e meno adaui •. ,·ige,,•a a Sparta una svcc1(' di selHionc umana in1rodotta da Licurgo. in fona della quale, comc ~ no10. nnivano lasciati perire sul momc Ta1gL:10 i neonati ritl'"tluli di cattiva costituz1um dalle- larctw:: o consigli degli anziani. J...c kgg1 dr Llcurgo, dirt'tte alrindurimc-nto dei fisico e del carattere, ,·o1cnno fare dq;-h Sparlani un popolo forte e guerriero. Ed in(aui essi coslitmrono nn accam1>amcmo militar" ~nn:m<'nte e J)(lll<'nte: ma quando S<Om1)u,·cro non lasciarono alcuna po51e. riti, nwntrc 1 Joro comcmporau<'i Atcnic:H nss111i in uno stato do,·c nusuna lcgg<' toglieva al debole il diritto di , in:re l do, e lo Khiavo deforme ESOPo d>bc Ollf). ri. crearono la pili fulgida ci\'iltà del pensiero e delle art,. Oggi la questiou<' 11011 ,·erre su eh' deve vh ere ma su chi non dc,·c pro::-i;-;i. re. B<n al S1a1i dtll'Unionc Xord ,\mt• ricana, la Xon·qia. la S,·ezLa, la fJ:immarca, l'Olanda, la Gcnnania, la Turd"!ia. 1a Rns,ia non permettono il matr1rn,,1111, ~ o I I a II I o d a ;.:· t• 11 i I o 1· i !'o •• 11

• eugenie stni:a un certiflcato m«lico o un g1urarnt.n10 assicurante r1mmunili da tare l.'f\•- di1arie e di ma1auie cM, rome qut'llc wner«. potrfbb(-ro contagiare l'altro roningc e i nas«ndi. lJ certificato d'idontità mairimoniak 1appresenta 1>il1che altro un'ipocrisia so.. ciale, sf)(cialm1;nte se \'ieru- rilasciato in st:guito ad una , isita 50l'Dmuia. lm•er,, in mohi cui, per ottcnen risultati ~almente sui, OttOrrc a,·erc a dispos1zion: l:tboratori ron,·cnicntemenic attreua.ti cd è perciò che a Vienna e ad Amburgo trano stati organizzali speciali consuhori. gratuiti o q11.tsL E" da notart" poi cht una pcnona pt.è usert condutcr~ d1 una malallia stnu c11une affetta. Valg;i il caso della emorilia (si manifesl.:a. con frcqutnti, prolungate emorragie, talora mortali, do,·utc a deficit-nte coagulabilità dd sangue) e dtl daltonismo (per il quale non vtngono dittinii l'un dall'allro dllt colori romplC"- mcn1ari c:ornc il giallo C' il blu, o. più sposo. il ,·C"rdC" '= il rosso): le figlie d'u;t cniofilo o d'un daltonico sono sane ma ,·cttrid: metà dei loro figli maschi sarà affetta. In una popobzio~ conscia. le visiu prematrimoniali. il cenifiato ft&C'C'nico. i: divic-10 di matrimonio in dt:tennmaie gra,·i c,·entualità avrebbero il loro n.lort. Oggi la loro efficiu:ia ~ dubbia e il di- ,•icto può es.sere causa di mali 1x-ggior1 e un in«nth-o per unioni li~re. Del rc:- 11<' 11 matrifflOl'lio h.a tah·oha solo 6nali1à affntivc oppure- mu1ualfflt"ntc assistenzl&li o rrgolarinatrici di unione antectdentc: panicolanncntc- per i Vt'Cchi. Comunque un di,•ieto di matrimonio per cau,.a, di pJute esiste già ne.Ila lcK"itla.t~ italiana «I è qlltlk> sancito dal- :·arti('()lo 61 del Codice Ch·ile: e ~on posJOno contr:arrt matrimonio gh mtcrddti J)tr infermità di rMntc •· Un meno s,Curo per impt'dire al taralo di procreare ~ togliergli fa facoltà generativa. La 11crili.ua1.iooe sessuale T~nc praticata contro nim1nali ,cssualment< <kle11 o , , o II o II a , e· e• r e• h ;1 111 h i II i , ;1 n i !

t\·ri III l);&h"(\!hi lhp.ut11m·1111lldl.t :-1dla ta rC"1mbblic;1americana, i11 t111alch,, nor11co S1a10 ~uroJ"-'U, in vari C:tlìt">ni s, iz. uri e in Gemiauia. Dal momento che la cr1minah1i non \' credi1aria ..- 11011m1i1.t a qualche di(enu mc1112IC', 1J pronfl11. mento assume la forza di un castigo am. monitore ed \' un ritorno 211.t p1l1 anuc., forma di giustizia: alla legge del 1aglio. ne che eolpi,·a l'indi,•iduo nella parte che "" C'\'a leso. Pc:rò l'apphcaziotlC' di questa legge è facoltatiu e Ile' , anno soggetti 1 criminali sessuali giudica11 1ncorreggih1h; :n 23 s1au llclrUnione Xord ,·\mcricana ,·i incorrono 1mrc gli allenati men1ali. prc,·io consenso dei familiari. In Gt'rmania, im·t'ce, l'cs-ccurione eh 1alc misura è obbliga1oria prr chi (' con 1cmpla10 dalla kggc del q lu,lio 193.1 che riguarda 1.- sc-lenonc C"UJ:tni-cadtl1'1111na 1,opolazione 1edcsc:a. Così (' for. nmla10 il vnmo anicolo d1 c1u1.-s1alegge, entrata in vi,ore all'inizio del ·,w: e Ogn, per50na aHeua da malattia ereditaria può essere resa infeconda se il parcrt del me. dico giudica verosimile la tnsmissioll': ndla discendenza di gra,•i anomalie psichi. che o lisic:hc. Ptr qucsia l<"ffCn considcrato aHtuo d., male cttditario chiunque soffra d1 una delle seguenti malattie: dcmtnza mtntalc congenita, follia circolare, epilessia ercdnaria, corea. (dì Huntmgton), idtOzìa amaurotica, sordità tr., gra,·c. malform.aziont fisica cr. Inoltre potri. esscre resa infeconda ogni ptrsona affetta da alcoolismo grave>. Nel ~olo primo anno le optrazioni di stcri!iu-'- zione per la bonìfic.:. Jclla rana germanica assommarono a s6-243 1u 85.000 individui souopo1ti al rclati,·o giudizio: a 1ak confronto è irrisorio il nun1tro dti 16.000 criminali sttsuali americani casti- ,:ati ron tait misura in 25 anni, Gli intc-

n,-.~ll \N):,.O)llVadire ;,,ha )UJ1r1.ma m.tg1s1ratura, ma le speranze sono minime: i,U 5.200 appelli interposti, ~010 37 non ebhcro confermata ... la 1erapia. L'odierna pro\•:t tedesca a,·:inz::a L'Oll ,i.'- nacia e u)o costituendo il più grandioso 1.·sperimen10 razzista da Licurgo in poì. Tutto il mondo veglia il risultato 1><:tr arne le deduzioni. Invece ristretta cd effimera fu l'opera lii Gio,•:i.nni da ~ida, re dt-gli :\nabiti in Wcstfalia, sul principio del 1500. Costui obbligava tutti i candidati al matri. monio a sottoporsi ad una ,·isita medica per escluderne i tisici, i sifilitici e quan. t! risultasstro affetti da mali presunti <'re_ ditari. Questo re, che. insieme alla visita 1>rema1rimoniale is1imì la poligamia e la comunanza degli averi, gon:rnò col terrore e fu ucciso. Il conforto storico resta scarso auchc ricordando una legge che ,·ige,·a in lscoz:ia ntl .\lcdio .E,·o e J>er 13 quale si cvira,·auo gli idioti, gli e11ikt1ici e i pau1. Ecco ahrc fra le più sicure disposizioni morbok ereditarie secondo il prof. sen. Lustig: acromcgalismo, brachidanilia. dia. bete mellito, diabete insipido cr., gona. ipertensione vascolare genuina, itterizia emolitica familiare, morbo \li Flaiani-Bascdow, obesità, stato timo-linfatico (dispcmc J)ttrticolarment<' alla tul~rcolo,fr). gliomi (tumori benigni, tal\'olla però fatali per la loro sede in c<"ntri nervosi): queste sono a ca.ratiere dominante: metà dei figli ne sarà aHctta; sono a canrt1cr(' recessh·o: epilessia, epilessia miocronica. lussazione congenita dell'anca, cataratta congenita e presenile, cecità per i colori. miopia er., albinismo, psico1>atie varie. Un epi.lettk:o sposando una normale anà tutti i figli sani ma tutti ,·ettori. Uno di questi- figli, conduttori latenti del. la malattia, incontrando una \'Cttricc a\•rà,

~ t• r t• n a :,:· i o i :1 ti •• I I a r a z z a 1• 11 ,. a t• s a n :a ~C<.."()I\Jl'O-=leggi di .\kuJcl. un (jllarto ùi figli affetti, metà sani ma vettori, un <1uarto normali cioè del tutto sani. Oramai è ammesso che la tubercolosi non è ereditaria. Ed è molto discusso che si trasmetta la. disposizione ad essa. Anzi i più rcfuuari alla t. b. e,. sono oggi gli israeli1i, che un tempo ne hanno subito le pili grni i'pidemie perchè vivevano nell'antigienico ghetto; mentre i selvaggi che non conobbero mai la tisi, ne sono ( pili ricettori. Pure la sifilide non è crc.,'((ì. tari.a, bc.-nchèla madre affeua possa trasmetterne il germe dopo la concezione; nel qual caso l)(r lo più la natura si incarica di evitare la venuta .al mondo di 1111 essere tarato. [n Francia sono annu.tlmcnte 4';1.iamputarsi alla sifilide 40.000 morti e 20.000 neonati periti nei primi ire giorni di vita, oltre ai nati morti (la mag-. giare pcrcentua.lc .dei quali, in Italia, è 1)11rcad essa imputabile). Quantunque la pania si manifesti specialmente nelle famiglie do\'e il sistema lh,:T\'OSO è già sccsso. ahr(' cau!K:, oltre l'crcclitarietà, vi inten'engono ccrlamcntc. L:1 demen:ra e la pania - scrh·c il Carr,.·I - 1)-'lrcsiano il tributo che dobbiamo ~Ila Cl\'tltà 111Jus1r1alc\' .ai lllllldlllUlll J1 ,·ita d.1 essa introdotti. Le malattie di mente son più nùmerose di 1uue le altre messe insieme. Negli Stati Uniti 350.000 pazzi sono ospitati dagli insufficienti manicomi (escluse le cliniche private), 500.000 sono i deficienti e quasi 100.000 gli epilettici e gli idioti. Ndla babdic..t ~ew York una persona su venti, sccotut., il Be-er,, deve entrare in un ospizio per alienati in un dato momento della su.t \'lta. Dubbia è in generale rinflut"nza della ereditarietà per il cancro, mentre certa ~ l'influenza favorente di certe professioni e abitudini speciali: presentano ·un'aha mortalità pcT cancro dello scroto gli s1>azzacaminÌ, per cancro polmonare i la\·o. ratori di miniere di cobalto; così pure è indubit3.Jo il rat,porto fra ingestione abituale di riso caldo e la f~ucnza del cancro nelle pri}ne vie digerenti presso i nipponici; anche il cancro dei fumatori conferma ranerto. E' pure dubbio che siano ueditari certi mali di cuore, l'arteriosclerosi prccoc.c e parecchie altre malattie. E' inYcce ereditabile la diatesi ncuroa.rtritica. Per le malformazioni iisìch'-= così s1 esprime il dou. F. Marta: e E' staio ri~ lc,•ato che l'unione di esseri tarati si risolve in una lotta biologica atta a determinare un prodotto migliorato, sicchè da un Rigoletto può nascere una bellissima Gilda•· In quanto all'alcoolismo esso non rappresenta più per noi una piaga sociale: come 40 anni fa. . La nascita è un episodio della ,·ita: il feto è un esst-rc vi,·cnte e il suo diritto di \'ivere è sacro quanto il nostro. Far abortire una donna perchè fecondata da un tarato o tarata essa stessa, sarebbe come bruciare una casa per dis1ruggcrc i topi. Non sce\•ra di inconvenienti si presenta la sleriliz,..azionc per quanto non degli eunuchi ma soltamo degli infecondi fabbrichi il moderno eugenista, con tecnica sì sottile da non lasciare tracce ,,isibili della delinith•a minorazione perpetrata (sarcastica compitezza dell'uomo ci,·ile). Infatti gli stcrilizzari hanno la potenza sessuale c:saltata per la legatura dei def<:- renti e possono costituire facili \'eicoli di

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