La Difesa della Razza - anno III - n. 17 - 5 luglio 1940

zvgi'>rno. ringio,·anite. rianimate, ridh·e111atC' comlmttiw come :dk loro origini. Qudl'innalzarsi di mura l' di torri, che si n:rificò in tmta llalia tra il H"SIO e l'otta\'ù secolo, anzichè come una dccad<'nza dC\'<' con• ~•<kr.ir:si come un risn:glio: era la ra:aa cht•, :u.ldormcnrnla, JK"r hm~v tempo. sotto una formula legale, ora \'cdcndosi di colpo di11;u1u ad una fo.mdamcntale realtà, cioè ;il bisogno di sussìsterl' e di 11ifendersi. ritro\·a,•a sè stessa. ~iracusani, palermitani. :unalfi• tani. napoletani. discendemi degli antichi profughi da Aqnil~ia, IJ\:SCa10ri e marinai della foce dt'll'Arno, discende111i di famiglie patri1.ic-, uomini della pkb!.' che tuttora \'Ì\·e,·:1 delle distrihuzioni di pa1w eh,: si focc\•ano ;1 Roma. (nel sito chl' 1,oi fu tktto La Cattedzal• di Modena cb• nMII• all• origini di qHI Comun• è poateriior. di pcueccbi ... coli olle muro dello dttla, costruite c?m.:t bohuudo o1le Ul't'uioni borbtuicbe dell'Vlll • d•I JX Heolo. 40 e Bocca della \'erì1à •). tutti, dopo tanto tempo. pro,·arOno, uu·a11r:1 ,·alta. le emozioni degli assedi, delle sonit(•, dei combat1im1.:11ti:riudirono le canzoni delle scolte, come quella che, ndrou:o·o secolo. si canu.va sopra le mura di .\lodena: poi. rinfn111ca1isi. din:ntarono, a loro ,·olta. aggressivi; costrinsuo gli Ìn\'asori a chiudersi. a poco a poco. nelle loro rocche: e, quelli di mare. riusciti, ad affrancarsi 1lalla dominaziouc ormai solo nominale dcll'lm1>ero lc,•antino, percorsero con le loro flottl' il .\IC"<li1crr.·rn!.'oe, finirono col ridh•cmarnc gli assoluti padroni. Dopo cim1uc secoli, l'halia, per opera delle suz fonc SP,)11tance, liberate in qu,.sto modo. coniava infinitamente di 11ill di <111elloche :n•cssc co111a10.1•~r esempio. sotto C.:,s1antino: e la sola floua di Pisa. che osò sfidarl' da J)Mi a 1>ari lo stato dei Fatimiti, e prcndl·rn~ di ,·i,·a forza i porti, Mchcdia, Susa, o Tripoli, per portarne ,·ia le ca,enz. e deporle come offerta, nelle chiese della città, 1)(."sa,•aceno molto di J)ill di quella eh<', nelJ'an110 440. riempita a gran fatica di 1ru1>pc mercenarie, -~ra stata, pc:r comune sforzo degli l1111)(."ri tl'Oric111c e d'Occidente, i1wiata inutilmente comro i Vandali di Cartagine. E l'inRucuza dci Xapol<-1ani l' tlcgli Amalfitani pr~sso le corti dei l)Otemati arahi, che s.'affaccia\'ano rnl ~letlitcrraueo. era senza <lubhio as-

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