cuamenle. m:t i pit'.1 rimanendo tah e quali. E però. 11el periodo dei Re Cano• lici. questi cristiani 9ìudoi:&c1"ti costitu1- ,·ano una classe benestante e onorata e 11nparenta1a con le pi,ì cospicui famigli~ Castigliane: e non pochi anolki. dcui ncchi cristia"i, aderil•ano alla loro t'Usio, b. più grande eresia s1.1ag11uoladel sc.-colo XV, consistente nella oss~r,·anu esteriore del Cattolicl·Simo, ma nel seguire in segreto il giudaismo. Ciò aveva, ne.I 1481, de:tenninato l"istituzione dell'Inquisizione. allo scopo di ucerncrc 1 ,·eri d.,i falsi cattolici c I veri dai falsi com·ertiti, N.I un apposito Consiglio, dctto Cott• _.rjo ,fr fo .\0 11prcma, ,·cime cr:.-ato dal re Fc.-rdi11:u1d11lii Castiglia. Qu('SIO JX'r la Spagn.t. L.,; Sicilia cu allora go, ernata dal ,·1ccrC: d'Acu,:-na, spagnuolo. E non C'r.t n1eno preparata della Spagna all'c.-dittu d1 I t-rdinando. cs~udo stata 1e:uru di antt• chi e rccc111111mmhi contro il non desiderabile clcnH:nto giudaico. h•i, a partire ~i primi anni del Cristianl'simo. la k,:-- ,:-enda. naru,a di San ~lan1a1)0. manda· 10 da San Pietro a Siracu)a a prediun 1 l'fa·angelo N.I ucciso dall'tKho isradi1ic0- rochi secoli dopo, il Sommo Pont~lic:: San Crcgorio Magno scrive lcuerc a '.\kssina 1>erchè sia tutelato l'onore di una fanciull.t cristiana da m1 cbrt"o. Passat.1 l'isola lOIIO la dominationc mu~ulma11a, gli ~brt"i non ,·i ehhno migliore sorte dd Cristiani. ;-;cl 1210 11 grande nmna.r• ca. F~derico 11 di S"e"ia. delegò al Capitolo e all'Arcivcsco\·o (h l'akrmo la facohà di giudicare le cause degli t.•hn.•1; con la L!:'g~c 1:ioi dc! 1 :u .• attribui agli Inquisitori l'eu.mc dq::h ebrei ndk- cau• se di roscicni:.1.. e di impurità con donne cristiane, e pn·scrissc agli ebn·i segni di• stinth·i sul , cstito, maschili t.· fcmmi11ili. 1x-r distingi1crli dalla rim:rncntc popob,- tion<': il segno era una rotella d1 1,anno rosso: s1 applica,·a anche alle in~gint. tldlc hon::ghc (in Fr.mcia e altrove, un nastro giallo, sopprcsso ll.1lla Ri,-01tu:1one (rallC('S'-'). Uu pronedilll{'lllU del 1312. :s-011n la di11astia AragQ11csc, ordinò al{li ebrei sparsi nel quanicrl' della città n-c· chia di Pakrmo. o del Cassaro, di riunirsi ali abitare in un gheuo d1 là dallc mura. ,: hmuò la loro liherti J1 ,·in"rt" lii comunt• coi cristiani. 111 11111~ le 1crrt" del Regno: fu J>OÌ abrogato 11d 1-431 e 1450 da Alfonso J'Aragona. lk'r dona1ì,•i dcllt.- Comunità 1sracli1icht.• ,oc1li;tnc. il che non fa onore a qud monarca. )la nel 1~riodo storico d1 cm ci occupiamo, hcn ~, 1,uò dire che tutta la p,o1>0iazionc s1c1liana <:ra in fermento contro i giudei: un tmnuho contro i mcdt'- simi eu ,1,·vc11t11,) a Taormina nel 1455. A Modica poi. nel 1474, n fu strage nel quartiere Cartello""• si calcola circa 400 il num<"ro di <"brt-iuccisi: era la festa del• l'8 Settemhr~. ~ati,•ità di ~laria Vcrg1· ne: onde 1>asMÌ:11tempo suc«ssi,·o un distico "°1,arc: • Ppì li, juornw d' 11 Bbcrn1• mi,u_i - l.11 At11tgu /11 11 ltidna >, eh,: i11 italiano )t"'Jlh:rebbc cosi: e Nel giorno d::lla X:ni\i1à della Buia Vergi11t il sani:,w corSC' a torrenti•· Nel 1,.&7 a Sirarns;1 fu per scoppiare 1111:1.ltro cecidio. La Re1n11iadi Pal•nno, eh• h1 per Mcolj dimo,a dl Sonani • dii Vicer6 Ara9ousi ;\'d 1491. a UIMiglionc Etneo fn ucciso 1111 ròthbino, che a,·e,·a scagliato un ~sso contro il Crocifisso portalo m ,,roccssione. lla il pii1 grande eccidio fu quello di ~Iodica, al punto eh:: do,•ettc accorru- ,·i. da Palermo, lo stesso , iceri, Lopu Ximencs dc Urroa. Dopo l'c<litto del 149.1, Jl.l.fccchi cl1rci !'i conn:rt1ro1)0, tanto in lspag11a quan10 in Sicilia, ma~1 si0Ct"ramen1c. comi'.' dimostrano I: moltis:simc condanne pe:r ,:iuda.ismo e lilogiudaismo, nel quarlo di secolo immediatamente consccuti\·o, pronunziate dal Tribunale dell'Inquisizione. La politica rauistica di Ferdinando il Cauolico si 1m:occupò soltanto dclrunità rdigiosa dei )Uoi Stati, che avevano rag· giunto l'unità l)Olitica e lcrritoriale, e non tenne conto del danno etnico, che le con- ,·~·rsioni potc,•11110 apportare. Tutta,•ia si de,·e a Ferdinando d'Aragona il fatto che la Sicilia oggi conti uno spanatissimo e quasi trascurabile numero di ebrei. AGOSTINO GURRIERI
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