La Difesa della Razza - anno III - n. 17 - 5 luglio 1940

Il più anuco s«ato dd mondo, come si compiacciono d1 dite e di scrivere i s.tnmarinesi, ebbe anch'esso a soffrire nel puuto la piagi ddl'inv.uione ebraica. A questa ttpubblìa. tanto glociOJacome faro d'italian1t-à, per quamo minuscola, e che rappresenta la pcrsisten:u. dei v«chi comuni itaJici del medio C\'O, non mancarono inquietudini causate dalla pccsmu di clcmtt,ti giudaici mtro le sue mun. E come :abbiino potuto pcn·enirc anche in quei nido di purità quasi spartana., in quella cittaduzza di non oltre duemila abitanti, fondare 11loro ghetto ed esercitare natun.lmcnte l'usura, non è facile oggi indagare. Tuttavia, se vi cn um vigilanu ncUa ttpubblica, css.a cn rh'Olta all'esame attento e rigoroso di ogni stn.niero. Sulla Porta di San Franccsro, in una lapide sono scolpiti i regolamenti dlC' disciplinano l'ingresso e l'uscita di tutti i (Ott$Cieri sin dal secolo XV. Non bisogna dimffltiare, d'altro canto, che una delle D.,panorama della città di San Marino dalla ione del Palau:o Go•ernoti•o. In ton.do le tre Penn-2.

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