L'Allena Reale Luigi di Savoia. Duca degli Abruui pbnler,,. delle Hplorcu,ioni polari l'America; e con questa, il mondo entro in un'èra nuova. che durerà sino al 1793: tre secoli sono cosl intitolati al grande marinaio genovese. Gli scienziati italiani d1 ogni epoca sembrano inoamore nelle loro scoperte quel che fu l'Atto Pwo. esaltato più tardi da Gabriele d'Annunzio. L'Atto Puro è il geslo dell'eroe che dona tutto quanto ha potuto inventare e per cui si è sacrifi~to. La vita dei nostri scienziati, è vita di rinuncia e spesso di martirio. L'inven1ore. l'innovatore. sono individui di eccezione, che impri• mono a una società lento e restia l'impulso od andare i!'· nanzi. La storia rico.rdo queste pietose tragedie: l'ignt>• ronza, la JXIUra, la prepotenza, ostacolarono a volte le conquiste del sapere; nei tempi che furono, si cercò di combatterle e di soffocarle. Il patibolo, il rogo, la tortura e le catene. hanno spesso angustiato l'opera degli scienziati italiani. Gli scienziati ebrei, usi più comodamente e L2 sicuramente a solisticore, a camminare per vie tortuose, hanno superato tanti ostacoli e corso tanti pericoli? Quel che fu scritto sui caratteri razziali dei grandi italiani nell'arte, prendendo spunto dalle recenti considera· zioni del fischer all'Accademia delle Scienze di Berlino, può attribuirsi anche ai grandi scienziati. Forse in questi non si riscontra una grande varietà fi- ;sionomica. tale che si possa tentar di stabilire una tripar• llzione, come già facemmo altra volta. Lo scienziato italiano ha quasi un tipo ricorrente, aquilino, molto misurato e composto, dai più antichi tempi ai più recenti. L'artista conduce per solito una vita più agi.tata. erotico e bizzarra, che imprime nel suo volto caratteristiche diverse. Lo scienziato batte invece vie più trar.quille e diritte. Mentre nell'artista si può riscontrare una serie di contrasti e d1 im· perfezioni, pur rimanendo salvo lo schgma del suo carattere. nell'uomo di scienza la calma, la certezza, il concen• trarsi del pensiero, producono stabilmente una misuro e come una quadratura somatico. Anche nella maschera del greco-italico Archimede, troviamo come stabilito l'ordine architettonico facciale del genio nello scienza_ Tale architettura di lineamenti la possiamo ritrovare pressochè identico molti secoli più tardi, sul volto di Leonardo da Vinci, di Galileo Galilei e di Alessandro Volta. Questi visi nobilissimi, di !orma allungata ed ovale, con la fronte p:irticolarmente sviluppata, l'arco delle sopracciglia molto pronunciato, la linea ricurva del naso, il mento regolare sotto il taglio semplice della bocca si ripetono. Chiamam• mo greco-italico Archimede, ma esaminato bene il suo volto, vi troviamo una quasi assoluta coratteristica della razza nostra, dove ie linee elleniche sono scomparse. In Cristoforo Colombo, come in Amerigo Vespucci (non facciamo che esempi isolati e non una rassegna) il tipo del navigatore è ben scolpito, ben plasmato, sicuramente costrutto. L'uomo del mare app:Ire nei lineamenti più rudi che gentili. ma sempre nobili. t·universalità del genio di Leonardo è palese, si rivela a prima vista nei pochi ritratti ed autoritratti che abbiamo, nella mirabile perfezione del volto. nello stessa espressione di ogni particolare SO· matico_ Ci sarebbe impossibile illustrare, sia pure in modo sommario, tutti i geni italiani nel campo dello scibile. E' una schiera, anzi sono innumeri schiere, che costituìreb• bero il vanto di molte nazioni. Celebrando ogni anno i grandi italiani, distinti per regioni, il Regime ha iniziato un'efficace azione valorizzatrice delle conquiste passate. Tornano rivendicati al nostro ricordo i grandi che la convenzionalità dei testi in U$O o della comune conoscenza, ralligurava con importune alterazioni. E quando i cich regionali saranno compiuti, potremo forse in base alle ultime ricerche e alle più recenti deduzioni. stabilire lino a qual segno di grandezza e di potenza sia pervenuto il genio della Razza italiana. OTTORINO GURRIERI
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