La Difesa della Razza - anno III - n. 17 - 5 luglio 1940

Anlonio Padnotti. genio delle appliccn.ioDi elettriche hanno l'orgoglio e l'odio di un popolo vinto, la profonda dilferenza razziale, la necessità di una difesa incessante e millenario, costringono gli ebrei o non avere uno personalità spirituale, estetica e scientifica, di carattere innovatore e di avanguardia. Agli ebrei è ~lato indispensabile lavorare nell'ombro. Alfinati in mille astuzie, pratici di mille strottégemmi, abili e roditori, mentre gli artisti e gli scienziati di tutto il mondo. ed in specie quelli italiani, giungevano aJle più alte conquiste, gli ebrei, con una mentalità tutta loro, cercavano di dissolvere nell'astratto. nell'impu• ro, nel relativo, nel surreale le affermazioni dell'ingegno ariano. Jn genere, la loro intelligenza li spingeva e li spin· ge più che nel campo delle scoperte e delle innovazioni, in quello delle applicazioni e delle elucubrazioni. Anche le scienze' esatte, come la matematica, la fisica e l'astronomia, nelle loro mani diventano materie tortuose e di· scordi. L'umanità non riceve alcun benelicio dagli scienziati ebraici, solo inquietudini e smarrimenti. Se noi guardiamo anche gli stessi volti degli scienziati ariani e li confrontiamo con quei pochi degli scienziati giudaici. vediamo come nei primi è la nobile e tragica effige del pensatore tonnentato ed assorto, mentre nei secondi lampeggia antipa1ioa ironia ed ambiguità sardonica. Ma tornando al. concetto di prima, quale è stata l'opero del genio italico verso il mondo civile? E' forse possibile misurare con aride statistiche quello che il mondo deve a questo popolo di pionieri, di navigatori, di scopritori, di clinici, di filosofi e di trasvOlatori? Ad ogni grande affermazione del genio straniero, corrisponde in ltalia lo figuro del precursore, di colui che anni, se non secoli, pri~o. ha gettato per primo il seme e l'idea di quello che più tardi altri dovevano tradurre in .otto. In ogni conquista della scienzq, la prima parola è italiana. F.d ognuna di tali conquiste, è madre legittima di cento altre. Nella bussola di F1avio Gioia d'Amalfi, è in germe la scoperta delu

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==