respinto l'intruso di là dogli antichi termini della natura. « Pareva - dice Ca.rducci - una sacra vendetta, questa delìo nostra patria che, ne· temoi più vituperosi, mentre per le regioni contendevano eserciti e governi d'ogni terra, non più padrona di sè; quando altre nazioni sarebbero cadute nel dissolvimento. gittaVa tra le dominazioni straniere a prova della vitalità che ancora le ardevo. vasti spiriti irrequieti capaci di sconvolgere regni, di annientare eserciti. di scoprir~ continenti, di alzare monumenti mirabili, di iniziare movimenti filosofici e sistemi politici. A ben altro JXI,rOlad'ordine essa chiamò i figli suoi: stupire il mondo. Ed il mondo, come attonito, guardò per secoli questo spettacolo. grande, di una gente che ri. creava l'umanità con le conquiste del sapere e dell'arte"' che dispensava a piene mani tesori di scienza, di dottrina e di esi.ctico; ovunque imitata e ricercala, sempre spinta a creare delle influenze, ed a portare luce là dove era penombra se non oscurità. 10 « In questa reazione e .in questa lotto, gli scienziati ila• liani sembrano guidare, come dei condottieri, tutte le sorti delle battaglie». Qui conviene ricordare il fenomeno opposto: l'ebraismo. Gli ebrei, dopo il crollo subìto dinanzi alle legioni di Vespasiano e di Tito, iniziano il movimento di disper• sione per le varie contrade del mondo. La loro nazionalità diventa un'internazionalità vincolata da un credo religioso. Vengono od estinguersi b virtù limitate degli antichi giudei. come lo poesia, la musica, la filosofia e l'idioma che hanno vita soltanto nella terra d'origine. Una parola d'or• dine circola fra gli ebrei snazionalizzati: attendere. E nulla è più pericoloso e più temibile di coloro che hanno molto pazienza. Lo pazienza ebraica è stola ed è ranno più terribile cli questa razza, mec-canicamente polverizzata e frantumata, ma chimicamente sempre ricomponibile come le particelle di mercurio. L'infiltrazione di elementi che
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