questionario 'JA.M d,e,U,' età, ~ E' sinoolare che anche in mezzo allo bu14:lra, i collaboratori di que1te colonne conlinuino a trattore i problemi della civilt6 dello nuova ra:r.za, come ha fallo Giuseppe Grieco, che es~endo soldato dell'Alric:o Ilo- )iana, ha trovato il modo dì mondarci un altro aeritto sulla poesia- Cib ,1i9nifiço che ci stanno nel cuore le cose più grondi di noi, e che combatliamo per HM, e combotllamo, avendole nel cuore. E significo che que11fora, nella quale Incomincia la slorla d'un nuovo ordine umano, è un'ora lomiliare Leonardo: Ritratto di donna a: nostri discorsi, un'ora che abbiamo olieso e anticipato con l'animo, siechè non abbiamo bilo0no di cwnbiore regi1tro. In queste colonne si è parlato del fondo popolare dello civilt6. clauieo, delrepieo, creatrice delle not.Joni di popolo, della lilcsofìo, sptegozione delle aociet6. oligarchiche, o della più piatta di tutte le socielà oli;archiche, qual 'è stata la borc;Jhese. Che si9nilica li crollo della Francia ? [' questo :I crollo d'!ll'ordine borc;Jhese? E la Francia, sttguendo la vocaJ.ione borc;Jhese, t;.a ser1ito la civiltà? E Si può servi.re la civiltà, aenui sentire Il popolo? Si può dite linila la borghesia, se l'ordine inglese non aia interamente crollato? Che eoeo rappNisenta la Francia nel sis1emo in9lese? E perchè l'ordine inglese, per esistere, aveva bisogno di essere servilo da una nazione c:c:ntinentole, oome la Francia? Finito quest:i- servitù, che cosa può roppre• sentore l'lnghiltetTC isolata? Chi ancora può avere intereHI solidO!i con gl'inlereui in• gl-.i? I:: come mai due società ordinate a oliçarchie dirigenti, come la inglese e la francese, sj sono chiamate democratiche e hanno latto tanto uso della parola libertà? Che significavano democrazia e libertà, nel mondo che vediamo crollare? Che si9niticarono nella decadenza greca? In che somi9liano quella e la decadenza eurdpea? E lo poesia che c'entra, che sorte ha avuto, nella decadenza greco e nella europea? Ha avuto la stessa sorte del popolo? E perchè? Ecco le questioni delle quali non abbiamo mancato di occuparci. ma alle quali ora occorre che tut11 I nostri collaboratori tor• nino, con il sentimento di quest'ora perchè si sappia bene che cos'è che finisce per sempre, e che deve linìre. per non ritornare più, che deve finire e non camuffarsi. e perchè si sappia bene che li nuovo ordine può sorgere, dato che è finita la più triste età della storia umana, qual'è stata l'età economica. Giusepp. Grieeo da Tripoli d'Ahi ca: Non mi piace, in arie, sentir parlar di par- !itl, 01 cenacoli, di :i:ètte o che so io. Non mi piace perchà è sintomo di decadenza. r.on solo di essa arte, ma anche della na• zìone, SI, proprio della mnione, dato che l'arte è l'espressione più oompìuta dello vi• talità di un popolo, è, per dirla oon un termine tecnico, il termometro della nazione. Non c'è via di scampo. FioNtnle !'orte, liorente la nozione; meschina l'arte, meschina la nazione. Come l'agglomerazione disordinala e parolaia dei partiti, è la rovino po• litica di una nazione, G"Osllo spezzettarsi dell'arte - la cosiddella Repubblica lette• raria (ma perchè poi repubblica?) - in tonte sètte e partiti, è la rovina dell'arte. In arte, è ora di dirlo ad alta voce, non ci deve essere che un solo partilo: quello della 4fli
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