bero mantenersi a tanto altezza poetica se non 1ossero creo. ture spontanee. rec-anti intimamente i carotten dello stesse Shakespeare? A me piace pensare che se Shakespeare non avesse sentito da vero inglese le creature del suo teatro, anche quando esse dovevano vivere scenicamente ir. un mondo lontano dal suo. non sarebbe riuscito ad affascinare le platee di ogni epoca e di ogni po~_ L'influenza razziale (senso della realtà, proprio degli anglosassoni, e fantasia, derivata dal ramo celtico). generalmente ammessa per la letteratura inglese, viene riguardata nello studio della personalità di Shakespeare come meravigliosa capacità di interpretare lo spirito di uomini sia pure lonta- :-.,ssimi per ragioni di spazio o di tem!'.)O. Shakespeare avrebbe dunque « interpretato » lo spirito del più latino dei latini quale fu Cesare? E perchi! non si dice che ha dato al suo Cesare un'anima inglese? Poeta sommo e dunque prolondamente legato allo s}:lirito della raiza, Sha_ke• speare trasfonde neBa figura di Cesare quel senso della realtà che egli derivava razzialrr:">nte, come inglese, ma che, in delinitiva, e era anche prerogativa degli antichi romani». Scrisse Goethe che li Cesare di Shci.k.espeore ho l'ani16 ma di un grande signore inglese. Peraltro bisogna affrettarsi ad aggiungere, alla luce degli ultimi avvenimenti politici, che l'affermazione di Goethe ha ormai perduto ogni valore di attualità: oggi ìnfa1ti il « senso dello realtà it non può più essere accolto come attributo razziale del1·Jnghilterra. In ogni modo U credito della razzo sulla letleratura inglese dovrebbe essere considerato do un punto di vista positivo. Esso invece costituisce un elemento di fantasia anche per gli storici, tra i quali cito il Trevelyan che, nella sua e Storia d'Inghilterra», trattando deUa mesco• lanzo delle stirpi. scrive: « A noi piace ancora di so• gnare che la poesia inglese debba qualcosa alla sbrigliata fantasia celtica sposato al profondo sentire ed al buon senso delle razze nordiche: Shakespeare, per esempio, provenivo da una contea assai vicina alla zona della guerriglia di frontiera fra Gallesi e Sassoni nella valle del Sevem. Ebbene tutte codeste sono congetture prive di relazione certa coi fallì». Il fattore razziale domina dunque l'ispirazione del teatro di poesia. Finchà il poeta sì trova in quello stato di grazia, che è fedeltà olle origini, crea personaggi vilal:
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==