La Difesa della Razza - anno III - n. 16 - 20 giugno 1940

"Le Trocbi.ni•" di Sofocle al T•atro 9HCO di Sil'Clt'USQ umano: che ogni affermoz1one noz:onale è frutto d1 une strenua tutela dei valor~ del sangue contro insidie esterne. materiali e morali. Ma il teatro di poesia aderisce ad un siffatto sviluppo psicologico solo in una età limpido e puro come quella ellenica. In seguito esso prescinderà con lrequenzo dolio recitò politica e la sua fortuna non coinciderò sempre con i periodi di maggiore floridezza nazionale, sia che tratti .:> meno i !asti deilo nozione del poeto. Abbastanza signi• licativo è il noto esempio offerto dal teatro inglese, pnVo attualmente di grondi auton, oltre Show. mentre ebbe uno Shakespeare quando l'Inghilterra ero demogralioomente e territorialmente modesta. In altre parole. affermando che la nazione lo il teatro di poesia, non s1 vuole accennare alrinflusso di eventi umani, mo a qualche coso di superiore che è lo spirito nozionale. specchio fedele delle ongin· della razza. Tanto è varo che il teatro di poesia tende verso l'alto e ccstituisce un baluardo contro tutta una mentalit~ di rinunzie. di adagiamento su pos'.zioni materiali, anche quando riprcxìuce artisticamente un fenomeno di decodenza nozionale. Attraverso Peer Gynt, esprlb-ssione d1 un norvegismo inerte e dimentico delle origini. Ibsen invoco in sostanza l'avvento dei principali attributi d: ogni razza H

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