La Difesa della Razza - anno III - n. 15 - 5 giugno 1940

h,liti Ji una fusione .uu J f.lr nprenJere alla C.:orsu.-1 il ritmo del suo dmmmo. Su una me<li;i.Ji popolazione presente d1 poco più di 200.000 umti. ben 200.000 1.òn,1 sono tmi~rao <.on i,.:li ,11rn1 ~blrisola. Sari ,ufhoente J.<ltnnare lhe, nonostante 1"1mm1ttra.z1one francCS<:, nprr;sa lar~amcntc Jopo la tuerra 191-1 191X. l'i$0la ha oggi un;i; popolazione pre~)()(.hi-ugualt' J qut"ll.t del 191I. Mantal<. le altre po)Stb1hti, 1 :.en1imt"nt1 .Ìl~li 1:,0!Jm si :.ono np1eJ:,lt1su St' stessi. racco~lien<losi e ac,cntr.mdosi, con fedeltà b't'los.a, intorno alle tr.uli.z1om oncmarie J, sangue e d1 lintua~•o. Queste ricerche, durame de<:enni hanno rilhia1m10 la parte rm_c.liorçddl.t gcntt cùrsa; cd esse )Ole sono st.1tc 1'2ffcrmn1one di una naturale \ 11a!ità razziale e storie.i. Co~i è ri.,(fior:na e lu. comb.11tuto ranima CÒr$.l; e, Jialeni dd/'isola, sonan11 nella loro purezza. hanno squill.110 taglienti lr.t I p.illidi rimbalzt-lli degli om. La popol;12ionc del NorJ-Est lo p:ul.i ,on inflessioni nettamente 1oscanc, mentre nel Sud t: pllcsc l"influenz:i del dialetto .-urJo più sc·uentrionale. ,1 prescindere d,tl 1nr1torio di Uonifano, o,·e è: tuttora comu. ne il J.>e:nOH'~ Nelle dut.· suddi\·is1on1 essuii,ali del di.aleuo. e nelle sfumature ,li , anniom d1c sono sensibili in questa e in ~1uella :.cona. b 1r.mu lmgu1s11c:i mela I., unti.i Jell.t radit~ e rende a1-:e\ole molle. t,:.ire 11 ..:òrso a1 Ji,1.lem mcndionali della r)(ni.)()b. quali :,1 ),·ilupp.irono nelralco Mc<lioc\o. Lt· :,u,,cssi\ e , iccnde storiche. inl(-n~1fiundo i ,.·omau1 dell.1 Cors1._a con Pis.1. Gcno, ;i. la ToKan.1. <ondusséro il lOrso a una panule mdi, iduali2:t.1zionc nei ..on fronti Jei di.tieni di origine: indi- , iduali2.uz1one, le cui caratteristiche sono defin1b11i appunio sulla b.ise Jcl rapporto con I.i. radi,c Potremmo ancor.1 comta1.1re talune sor prendenti analogie {one1ichc con le r.1Ji(J del daldto ligure e, persino, a.lame )Opta\ ,wcnzc etrusche. Se l.1 lin.!,'U:l è l'espressione dello spirito e il mezzo più idoneo di indh·iduazione rJ.zziale. il còrso qu.1Je oggi è parlalo, ci dà dunque mterJ la trama delrelabora21one millenaria att,,nerso lui si è formala la gente dclrisola: <-Omer gcnu ,na di clementi mediterranro-1ul1,1 L'ideale delle rÌ\ iste còrsc di ,·aloriua zione etnica e Jinguistu..1, cioè l'ide-.1ledel rinquadn.mcnto e, diremo ,osi, della J1stensione del dialetto in una lingua letteraria vigorosamente comprensin, a1:qu1sta, sono questa luce rilievi cs1remamente- significativi. Esso rappresenta nella sostanza, senza possibilità di equivoci, al <li là dclk :ipp:i.renzc e dt-lle frammentarietà della cron.1ca, uno dei più sensibili aspcui ,mra. ,erso cui si pales.1 l'istinto profondo dcli.I razza isol:ma: l'impulso a una nuO\ a umtl, allo sbocco su un piano di picnnza, uot di espressione integrale. In questo impulso è l'antico aneli10 Jel. I.a ,gente còr.n a rientrare nd circuito Jell.1 vita ,·il-ente ,\ ricon.i:i;iun!!crsi ci()(: al suo lCppo. dopo il silenzio quasi b1secolartchc non potr~ durare più ohre. GIOVANNI SAVELIJ :l9

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