cosa e non « il » mediterraneo. Ma vi sono molti uomini di entrambe le razze, che sono adatti alla guida d·una automobile. Se essi lo sono, i nordici lo sono in un modo nordico: in questo sono da riconoscersi nordici. E nello stesso modo i mediterranei lo sono in modo mediterraneo: in questo sono da riconosce.rsi mediterranei. Ed entrambi questi modi differiscono tra loro. ll guidatore mediterraneo ò padrone dell'attimo: egli è sempre là, dove è, nel pieno presente. Egli gira per le curve con la velocità del fui· mine: quanto più ardito, quanto più difficile, tanto più splendido riesce il giuoco. A ciò non arriva il guidatore nordico: non perchè egli sia un peggior guidatore, ma perd1è i suoi movimenti dello spirito e del corpo hanno un altro stile. Il nordico non vive dove è, ma sempre in ciò che viene: egli non è padrone del momento, ma J)CI· drone della lontananza. Egli non procede nelle curve, ma nelle linee larghe: per lui la curva è bella se essa è pre• visla e poi da lui stesso il meno possibile accentuata. Il guidatQre mediterraneo ama il massimo della velocità: in esso si dimostra padrone dell'attimo. Il guidatore nordico si spinge sempre avanti, nell'avvenire, anche nel più lon• tono possibile avveni,re. Perciò egli si forma un piano d'azione previsto per tutti i casi possibili, il quale distur• berebbe il guìdatore mediterraneo assai più di quanto non gli sarebbe di aiuto. Per il guidatore mediterraneo. nonJ di alcuna facilitazione se egli non tocca il massimo della velo. cilà. Un altro errore è questo: che il·popolo tedesco sia da identificxne nella razza nordica, e iJ popolo italiano nella 10 Ti.po nordico•meditenaneo ·
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