GENTE DI CARBONI Carbonia stupisce ancor più di Linona. L'.\1;ro redento è un prodigio, ma per ;a(_ feirJrne la portata occorre :1xer presente la desolazione che prim.t ~I faSt"ismo regr.a,·a m quei luoghi; è una resurrezione, una restituzione alla madre Italia di una figlia (he si credeva perduta. Carbonia è 1:na creazione nuova, un aspetto inedito di qucst.1 sorprro~nte Italia mussoliniana. Siamo fuori della tradizione, o aJdirittura m rotta con essa.. Una nuov,1 città italica. riace immaginarla o tutta bian'ca aggrappa.11 sui colli in riva al mare, o unta \'Ctde ingoiata dagli alberi e incl.lronatadai prati. Piace pensarla in dolce colloquio con la natura. Carbonia, m\'CCC, attanaglia Jurarr.c-nte li suolo, da (lJÌ <' n:lta in cento giorni, più r:ipida delle mes5i; Carbonia prende possesso de!la dolce n,1.turait,1'ica e le d~ ,1 proprio mito: il ,,olto di un febbrilc.- 1,wo:o. Per un raggio di cinquanta chilometri, il battito di questo gio\',miss, cuore anima di sè ogni luogo: ovun sono c.1.ntieri10 azione, ciminiere Cumfn , trm~llamci all'opera, gru in movimento. \',1gonòni in corsa. E: uno s~ta~ol~ e .s.1pcr.1 ,·eramcnte o~ni 1111magmu,onc: ;1, \J alla scoperta di Carbonia con~· ·n ~ .di eh,. si accinge a conoscere un bi (èF, ~ (()(Ì ~•ovane la città! ;appena d1.1 a.noi) .-: (' e ci s, tro\'a di fronte non ad un i l'l\"Y" ~ Yto , ilb.ggio, ma ad una ,·era et.. p <1tti, e non soltanto ad una città, un'inter.i regione totalmente rinoo\'ellata: Carboni:i de,•e la sua crigint' al ,·iaggio compiuto in Sardetna dal Duce, nel giugno 193}. I .e:iacimenti carboniferi del Sulcis, SCO}X'rtt nel 1851 e sfruttati per la prima 1olta. in ristrcmssima scala, nel 185-1, dctlt10 un buon rendimento, lino a }8 mila tcnnellate :annue, dal lk90 al 1901; la loro unportan:t:.1 aumentò, per ov, ie ra~ioni, clurante la }!:Uerramondiale, qu:inJo I.a Società « Ba..:uAbis », c05l1tu1ta nel 1915, fu dichiar.ata ausiliaria; decaddero rapid mente nel dopoguerra, soprallullo in ;;uito .tlla crisi del l929. Nel 1933 la 116acuAbis ». dopo ripetuti sal\'at.1~i m t-xnomis <la parte dello Stato, fallì, luci 16 milioni d1 debiti, l'anrcnatura delle inicre imperfetta, e prO\'OCando una grave di!occupazione loc.1le. I Sindacati fascisti dell'industria :iissun.sero temporaneamente b. gestione delle miniere, che dopo otto mesi trasmisero :iilla Società Carbonifera Sarda. Nd 1935 la situazione del bacino Donna sarda nel t1adi1ionale costume
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