1rra i più rece;ti contribuii alltt conoHenza della slruttura razziale della Tran. sih·ania ,·a ricordato il sintetico la\'oro di Andrea Hònai. assistente nell'istituto cli scienze poliliche di Budap~t. A <1uantoafferma il llònai stesso la disperi,ione delle nazionalità in Transih•ania è molto confusa. Esi~te un solo comitato in èui è 1,ossibile tro,are uua nazionali1: sola in grande maggioranza. sopra il 90 per cenlo. E' quei-lo il comitalo dì Udvarhely che pr~nta gli Ungheresi nella proporzione del 95,.t per cento. E.si. stono poi sei comitali che presentano una :sola nazionalità in una proporzione che ,•aria dal 75 al 90 per cento: quallro di e&1i hanno una maggioranza romena r due una maggioranza ungherese. I rome• ni formano la maggioranza del 50-75 per cento in nove comitati e gli ungl,eresi in due. Questa situazione è ancora complicata dal fallo che nell'interno stes:so dei comitati e specialmente nelle cinà le naziona• lità sono straordinariamente mescolate. Come mo~tra la cartina n. I quasi tulle le cinà sono composte da tre o più di tre nazionalilà, la cui percentuale è variatd notevolmente dal 1880 al 1930. Anche la distribuzione delle religioni 11i pre!!enla in Tran11ilvania particolarme.nlecomplessa come può apparire clalla carlini n. 2. Gli abitanti che appartengono alle differenti nazionalità aderiscono a tre o 16 quattro religioni principali. In genere gli aderenli a certe religioni formano dei gruppi omogenei dal punto di vista dello nazionalità. Come si ,·ede dalla cartina i magiari del comitato di Gik sono soprattutto cattolici•romani; nel comllato di l'iloros-Torda invece prevalgono gli evan• µ:elici. I tedescl1i di Brn.ssO Szebcn e clella DIVISIONE DELLA POPOLAZIONE TRANSILVANIA DAL PUNTO DI VISTA RELIGIOSO NEL 1910 F}J=::"'11~ -~- Gl•- ili-- ~-
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