La Difesa della Razza - anno III - n. 13 - 5 maggio 1940

vinlo di essere giunto <11le Indie, anzichè di aver scoperto un nuovo continente? Del resto lo stesso prof. Dolci finisce col dire che <J lo •coperta del Brasile non debbo eaclu•i•am•at• essere legato al C'O&O dél Cobra!>. Ed io mi auguro che venga Il giorno in cui una revi•ione della comune tradizione ci aulorlzzi ad attribuire II merito della scoperta di'II Brasile non al solo Cabra!, mo od entrambi i navigatori. Per il momenlo, a me sia lecito osservare che, nel mio articolo, in cui esponevo i precedenti storici del problema della rana in Broaile. abbia accennalo solo per incidente allo •copritore di quel paese, ottenendomi alla lradizione corrente, senza acc:ennare ad un problema, che non avevo rapporto coll'01oomento del mio articolo, ed al quale perciò non avevo ragione di lare neppure un accenno. Vittorio Bernardi. da Tripoli· Ho letto in uno degli ultimi numeri della vostra (permettetemi am:i di dire meglio; nostro, po1chà l'abbiamo tutti molto care) rivista, un articolo su Leonardo e pillore razzista>, che nel suo immortale Cenacolo si sarebbe ispirato, per alcuni tipi di apo1otoli,ad autentici ebrei del suo tempo. E· infatti evidente che specialmente nella testa di Giuda (e ciò va tenuto nel debito conto) Leonardo ha sapulo trasfondere i carotieri della rozza ebroica, mentre negli L'Acropoli d'Ateae, Nt<1 d<1 OYHI altri apostoli quesli cara1teri sono molto anenuati, starei per dire ingentiliti. per sparire del tutto nella soave figura di Crislo; vedasi. o questo proposito, il mirabile disegno della. testo del Redentore allo pinocot&ea di Brera (dai pii) attribuita allo mono dello stesso Leonardo) lo cui derivazione dal Cenaoolo à evidente. Ed è assai in1eressante considerare oome In lutte le pi\) celebri ralligurai.ioni di Cristo, anche nelle piò antiche, non si noti alcun tentativo di marcare, nei lineamenti, lo rana ebraica. Non 6 anzi senia profondo significato che l'arte crisliono abbia invece sovente e.sasperoto negli ebrei nemici di Gesù - primo lro tutti l'lsoariola - i caroltéri giudaici, mentre tali carotleri scompaiono In Crislo e In tutti coloro che Lo amarono e Lo seguirono; poiehà nell'odiosa fisionomia, tipicamente ebraica, di Giuda, si à voluto, in ogni tempo, identificare lo •tesso 9enio del mole, mentre il soave, austero volto del Redentore. tramandatoci dolio tradizione - che cosl straordinariamente si ae<»sto all'ideale del lipo ariano - à l'espressione slessa dello bontà. Molte altre opere di sommi autori, oltre Il Cenacolo, si polrebbéro citare a convalida di quanto precede, ma, per taCf/re delle altre. ritengo oro di qualché interene citare il quadro pooo conosciuto del pillore fiammingo quottrocenleseo Hieronymus Bosch, che si ammira nel museo di Gand, G"ù eh• porta la çroc• (vedi tav. CXI, vovol. VII, Enciclopedia Treoc,). lvi non si potrebbe meglio aocentuore, esasperare anzi, il contrasto tra Gesù ed I •uoi carnefici giudei, nei CUi satanici 9higni sono mirabilmente messe a nudo. oon arte spielatamente vero e profondo. i malvagi caralleri non soltanto lisid della raua di Giuda. Au9u•to Menarinl, medico dei bambini, da Sesto Fiorentino: Ottimo Il N. 10 della Dif••o dello Rana dedicalo ai meticci, argomento che la Vostra Rivisto molto bene ricorda da molli numeri. Però in J)Tatica, per evitwe questa dannosa piaga 1SOCiole,occorrerebbe impedir• in tutti i modi lo stabilirsi di stranieri giovani nel nostro territorio, od almeno ridurre al minimo lo loro permanenza. Oro permettetemi una domando alla quale non mi è stola moi data uno risposta o quanle persone l'ho rivolta. Dopo la guerra le maggiori citlò d'Italia furono invase da varie centinaia di asiatici (giapponesi?) che vendevano perle folise. Da allora non 1SOnopiù andati via; hanno mantenuto il commercio girovago ed In più si aono lentamente lnlillroti anche nei piccoli paesi, devono éssere stati sostituiti da altri elementi giovani perchà ho essi non vi sono vecchi. Si domando chi li mantiene; perchà sono sempre vestiti decei:itemente, e non guadagnano certo da coprire le spese. P&rchè fingono di non eopire l'italiano, mentre poi piò volte sono alali sorpresi che lo oomprendevano beninlmo? Il popolo non ae ne fida e non comprende

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