Il piccolo Andr•uccio Macrl (il cognom• ri•ela l'origin• c<1lobr•J•) è il liglio d•l1::r Lupo: più popolar& di Ar.iio. Quanto alla prima domanda. è ovvio rilevare che il lavo.re del minatore è, ira tutti. quello che si compie in condizioni i::-iùdisagiate e malsane. Altro è lavorare la terra sollo il 30Je. respirando a pieni polmoni l'aperto cielo; altro è add-antrarsi nel sottosuolo, ove l'orio difetto o manca, ove le estremità si infangano e tutti gli arti bevono umidità Ma queste considerazioni non debbono indurci a ritenere ser.z'altro che il lavoro di miniera danneggi la razza. In primo luogo. bisogna tener conto del lotto che i • minatori costituiscono una categoria razziale moralmente e lisicamente selezionata. Non c'è posto per le mezze cor• tucce, fra loro, nè per i pusillanimi. Il lavoro del minatore è una continua battaglia; è un·avanzata guerresca èhe si compie altraverso il superamento di ostacoli sempre di• versi. Il min01ore non può pensare ad altro.• quando è impegnato nella sua dura fatica; come il soldato durante un·azione, come il marinaio in manovra. egli è tutto nel suo lavoro e tutto ciò che lo circonda la çarte del suo lavoro. Egli è tutto azione, è il meno passivo Ira gli esseri del creato, poichè, solo fra tutti. ha il privilegio di scavarsi con le proprie mani la via e l'orizzonte, e non persegue l'altrui traccia che per prolungarla. Si nasce minatori, come si nasce navigatori; e come nessuno oserebbe dire che la vita di mare, per il solo fotto che essa è durissima e rischiosissima, danneggi la rozza; cosi non si può a priori affermare che la vita della miniera ~io raz• ziclmenle nociva Coloro che la praticano sono atti a pro• ticorb
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