La Difesa della Razza - anno III - n. 13 - 5 maggio 1940

,m femmu110 ormai ronsegnato al tempo e 1ra11qflillame11ldeefinibile t todifirabift. 1/ noslro raniJmo è ùt allo. Non soltanto 11011ha eseuJrito il 1110ro,,,pito romt ,,oppi JJ()rrtbbero, ma 11011ha ntpp,"t ro111intia10ad espletar/o m pieno. Siamo an,ora nelJtJprima fau; si fOJ/rtlÌ· l(Ono le fondamenta. UntJ rosrienu rntiale sta fatirosamente 11asre11doi,1 ltali.1; e l'avverbio non i eruJJivo, peuhi u da 1111la/o la nostra ra:1.za è trtJ le piM anlirht e gloriose e pure e rompallt. d11ll'~/J~o l'equfro,o dtlf11nìn-rsaliJmo ptStJ. 1trr1b1I. men/e sulla no1t~a r11/Jurae fa parer JO· 1ptt10 ltlllo riò rhe tende a individ11arti rigorosamhlte e r1 dt1."ì """ gelo1r1 <O· srienza 11axionale. E' 1111alolla assai simile a quella_ rht m a/Jro ,ampo il 1:tJJciJmoha sosten1110 pu rmdere popoli:1re il ro,uello di A11tar- <hia; ma più dilfiolt, ptrrhi f i•a111i:1ggi ma/triali dell' ÀNlarchia e i ptricoli de/111 ,oggezione ttonomi<a a/I'esttro - speàe dopo l'esperimento sanz.ionista - 10110a1sa1 piit chiaramente e immedialame11te percepibili dei va111aggidi una nella inditiidualùJ razziale e dei pnùoli di ,ma, sia p1ir parziale e di1sim11/a1a,dipendenta da a/Ire razu. Epp111e,1/ problema i ,miro. La difesa della rnza i ima forma di aularchia, an. zi, i l'a11Jarrhiadelle a11larrliit; e l'autarrhia ;i risol,;e in 1m polmziamenlo di /NIii i mtzz.i ,mi a difendere la raz.za. Non si può ;,riammte dire ad 1111popolo: "Balla a le JltJJo!" s, non gli si i deJJo: ·'Sii u stnso!"; 11011 Ji può ronqnistare i,, pimo la propria personalità fisita. morale t 1pirit11alt, <ht è quanto dire la propria raua. ,e non si po11eggo110i mezzi pn iiifen_dere tale pe,sonalità da ogni assalto tJler,ore. Chi i111istenel solltnere the il razzismo italiano i ,ma mtru d'importazione, Jo. 1 rebbe ri/lellere a <(lft/la rompleme11/i:1rit1à fra difesa ,auiale t po1tnziamt11/() a111ar- ,hico della Nazione: i/ razzismo 11011pr1ò euere rhe originale, anzi i - per definizione - /'origi11ali1àJtessa, t Ji risolve iu 1111progressiw irrobustirsi delle radi<i de/. fmdividuo e della Nazione e ,ull'ine1orabile lolla ro11tr<o>gni sptrit di paraJJili. Si pe111ial para,ritismo ebraùo : il primo nemiro della ba11aglii:r1azziale romt di quella a11tarrhira;iJ nemico più perito/oso perrhi intemazionalmente organizzalo e fornilo delle af'flli meglio di11im11/a1eC. i si rirordi rhe la più va,Ja congiu,a ordiJa per 11ra11g0Jare la ,nza italiana - la rongiura Ja11zio11ista - 11arffNtproprio 111/lerrtno t<O• nomiro, ebbe gli ebrei per principali ar/e. frri e 111satò la meraviglio;a reazione nuJal'<hùa. Ci. romt si diuv:z. il pregiudizio u11i1,•e,;a/isti<o.L'tmit·nsalismo, a parere dt molli, sarebbe la n<>Jlrgarandezza; b1111an. dolo aJJe ortùhe, noi rùmeghe,emmo la parie migliore delle nmlre tradizioni. Quali 2S

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