cerca porterebbe nolél'Oli contributi non solo nel campo teorico ma anche in quello pratìèo. .. Nelle donne sono più frequenti i tipi di figure primilivi, come gli archi e le anse ulnari a poche linee; negli uomini sono più f(~uenti i tipi più evoluti, come le figure ad ansa ra-diale, le figure chiuse bidella ulnari e radiali. Il Falco aggiunge che nelle donne sono più frequenti che negli uomini le simme1rie di tipo di figure in dita omonime. Le oSJer- \'3Zioni ed i confronti falli pcrmeuono di concludere che anche le figure papillari dei polpastrelli delle dita concorrono 3 dimo;strare che la donna è morfologicamente un tipo più primitivo dell'uomo. In seguito ad un'altra gronde ricerca sulla e\·oluzione ·delle figure papillari delle dita nell'uomo il Falco ha concluso clic la figura primitiva da cui originauo tutte le altre figure papillari è l'arco sia ei.so tondo· sia ·t-riangolare semplice o triangoh1.re a tripode. c. Queslo tipo di figura - scri\'e il Falco - è primith•o perchè si ri.scontra nelle scimmie, come hanno ossen•ato \'&rii cuhori della materia. Da questa figura, che segna il capo slipite delle figure dei polpastrelli delle dita nell'uomo, si originano 1>èrserie di trasformazioni ernlu1i,,e le altre figure papillari. I tipi che \'engono successivamente dopo l'areo sono: 1) l'ansa ulnare a poche linee; 2) l'ansa radiale a poche linee; 3) l'ansa uncinata; 4) il cerchio centrale unico. Dall'ansa ulnare e radiale a poche linee si pusa alla stessa figura a mohe linee. Le anse ulnari e radiali a molte linee si trasformano succes.si\•a· menle seguendo due ,•ie di\'erse. Da unn parte si ,•a attra\'efflo alle figure a doppia ansa, o comµo!'Jte,incomplete alle fi. gure a doppia ansa classica completa; figure queste a due delta, che, a seconda dell'ansa da cui &ioriginano. sono anche e!se ulnari e Tadiali. Dall'altra parte si va. attra\'er&o le figure a racchetta. alle figure bidella, che, a seconda dell'ansa Ja cui si originano. sono ulnari e radiali. Dall'ansa uncinata si va. atlra,•erso l'ansa riA~a, clle quasi sempre si de,·e nll'aumenlo numerico delle linee ad ansa unci11o1laa. lla figura trideha. Questa fi. gura tridelta è c-ostituita da un terto si• st~ma di linèè- rappresentato da una bisaccia che poggia o a cavaliere di un arco, o a cavaliere di un'ansa. Queste figure tridelta, rare, sono anche esse radiali ed ulnari. Dal cerchio centrale un.i• co si \'8 alla figura cipollare, che quando ha raggiunto il suo completo sviluppo non è c1ie una figura bideha, la quale si distingue ,dalle altre figure bidella per essere simmetrica nei caratteri generali (non nel modo come si sviluppa la linea spirale esterna del terzo sistema di Hnce) ET<>ha&ion•delle tig-u.re papill~ dei ·polpoatrelli delle dito dell'uomo e per a,·ere il terzo sistema di linee perr1:uamentc chiuso dai due altri sistemi. basilare e marginale. Possiamo distinguere le figure papillari dei polpastrelli delle dita in due grandi categorie: in tipi nel \'CTO senso della parola ed in figure di passaggio. Sono figure di passaggio le figure ad ansa a poche linee, le figure a racchetta, l'ansa uncinata ed il «rchio centrale unico. Sono tipi di figura nel vero senso della parola gli archi, le anse a rnohe linee alunari e radiali, le figure hideha, le figure composte. le figure chiuse bidelta diritte o simmetriche. Un11. altra divisione delle figure papillari è in figure simmetriche e figure assimmetriche. Le figure simmetri<:hesono primitive, evolute le altre. Sono figure ~mmetriche primitive l'arco e la figura bidella diritta cipollare; sono figure 8.S$immetrichce,•olute le anse ulnari e radiali; le figure bidelta ulnari e radiali, le figure bidelta com• poste a doppia ansa, le figure trid_elta. I tipi di figura più frequenti nell'uomo sono le anse ulnari e radiali e le figure bidella assimmetriche ulnari e radiali. Di questi due tipi di figura sono più frequenti le ulnari che le radiali; ma tale frequenza non è uguale per tutte le dita; anzi le figure radiali sono più frequenti delle ulnari nel dito indice, mentre diminuiscono mollissimo nel dito medio per di\·entare rare nelle altre dita anuh:re, mignolo e pollic.e. Tenendo conto dei risultati ottenuti nello studio del modo di comportarsi dei ,,ari tipi di figure papillari, nella razza nera e cau· casica, e nei due sessi, si può concludere che fra il tipo ulnare e il tipo radiale delle figure, per quanto riguarda il carattere di e,•oluzione. debba darsi la pre• ferenza. alle figure radiali>. Queste idee del Falco sulla e,·oluzione delle figure papillari dei polpaslrelli -delle dita, sono flintetizzate nello schema che riproduciamo. Quanto abbiamo esposto ci sembra sufficiente per richiamare l'attenzione del lettore ,sull'importanza che può a,·ere lo studio delle impronte digitali--per aumentare le nostre conoscenze sui caraueri morfologici che servono a di,tingiiere le razze umane. GUIDO LANDRA 41
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