La Difesa della Razza - anno III - n. 12 - 20 aprile 1940

l"Uriente cl1e è 11a.scosla nel sangue tli c1ualsiasi el\rto. pure quando non ne ablna pie11ame111ecoscienza. A ciò bisogna :iggiungere il fatto che a Bisanzio di ebrei ne vh·e,·ano mohissimi, e che quella in generale fu un"età d'oro per eMi: paragonabile per ricchezza e per polenua, forse solo alla nostra. Era quindi naturale che nel cinquantennio della fioritura ebraica, cioè negli anni Ira il 1880 e il 1930, in,cui tante oorrenli leueraric. artistiche. filo:SOfiche. l'loriche. caddero nelle loro mani. la coi-ideua civiltà bizanlina (~se imprO\'Vi~ samente meMB.al posto d'onore. Verificatosi ciò in Francia e anrhe negli ami)ienti della filologia germanica {allora quasi per intero nelle mani degli ebreiJ era ine,itabile che alcuni nostri ambienti eruditi. più (acili a lasciarsi influenzare, c-ades.sero in quella infatuazione. Cosa clie. da noi, portò a si rane con»e.guenze. Da una parte c'era la tendenz3. tradizionale nel no~tro paese, a cons.iderare la questione bizantina come una <1uestione di indipendenza delle nostre forze nazionttli, venute in :!-Ogge-1.ionfieno -dal III se~ colo tsia pure sempre sollo la luslra Jelrlmpero,. dagli uomini e dalle idee dell"Oriente: e ad indicare come nostra prima Hina:;iunza. indizio ed anche premessa di quella 8\'\enuta di po.i. oltre all"a:.-pra lour- ::os1enuta ~alla Chie~a. i moti di liheru:ione delle nc>slre rt"gioni. quali per <.-..empiola Sardegna e la Sicilia, e clellr nooitrf' ciuà mt1ri11arc.come \apoli. Amalfi. Gae111. Vt"nt"zia. Si , eJe,:i. in quei moli. il vrimo ripullulare della natura, cioè della razza. do1,o la secolare decomposizione ,li un .ipparnto opprimente e fìtti1.io. Solo da questa ro- \ imi. qua e là tra le pietre. pote,•a rina- :.cerc. a C."hJ>u~lil.a , ila. Lo ;i;tato, troppo dimentico degli ;o.pontanei llet1limt"11li tlell"uomo. dou-:,a a.s!li.stere non ;i;olo alla :ma, ma anche alla dissoluzione e quasi alla di,,truzione Jelle ciuà. J>erchè dal nudeo più ~mplice e indislruuihile. cioè la f1rn1iglia. ri:mrge.ssero nuo\e cinti. e poi. a J)OC.-O a 1>oconuo,i slatì: fondati. que$1a ,oha.. sOJ>ra un terreno n:ilurale. In tal modo rra ~l:,ta posta in Italia la '<fut"$1ione bizantina: prima d1e IA nuo, a corrente, fr1rn,ese ed ebraica. Ci" la presenla•se .:uldirillura 80110 l'Mpetto oppo.-sto. E si assi!ltt'lt<.'allora al curi<>l'o spettacolo ·li cerli uoslri erndi1i tulti preoccupati di a!:giomarsi. e pronti magari ad eccedere. pure di mo~trare. in qual!!-iHi modo. il loro zelo. Kinunzi9rono a tt:tto: prima ct'ogni oo;;.aagli in• di1-ii importanliMimi d'una nostra prima Hi1ia.sce117.-,manifestatasi M!eoli prim3 dell"ahra, che ,·a cornunrmrn1e ~0110 tale nome. Mentre quesla. come lutti $,811110. fu la liberazione tlell'halia dalla influenza delle razze del :.ellr:nlrioue tcnll'nhb&ndono del gotico. e colla ricon,1ui~1a ddl'arle e della lettrratura anlichet, quella era stata il J>ÌÙ nello ed unh•er,i:i.lr: ripudio dell'infiltrazioue le,:i.111i11ac. he cominciata almeno fino da: Il ~et"Olo. e numtenula!-i sollo formi' statali :.cmpre piÙ Opprimenti. 8\'e\'a f>OIUIO essere ~tirpala. colla !oro estrema decomJ>D:!Ìzione. cioè solo nell'VIIJ s.eco1o. Due, dunque. erano state le sucttS.."'i\·e Hma!<tt"nze ,Idi' Italia: runa conlro fOrien1e. ehc. dopo l'ol<Cura rerment11- ,io11e di qu11lche .recolo. era :ihoceala nel 1omanioo e "'i ern chiusa col Ou~nto: l"altra. l·o11lr'o il Sel!enlrione. che si era chiu"a col Cinquecento. L'una e l'altra m11,1ife;;tazioni1euuine. e...senziali e qui111I; ii:imili. della no~lra raz7.a. l\·lai era .,,ata soppr~a del tutto la ,·italità di flUC'!la: Heanc-he nei periodi in a1>parenza 1,iù lri~ti. La continuità non era stata mai interrolla. CostalJlzione di cui è superfluo illustrarne l'importanza. Eppure 11011 occorre dirlo: obbedendo alle influenze e alle !mggestioni che ho deuo. ciò. non è importato nulla ai nostri cru.- di1i. Hanno ripe'luto. pressochè alla lettera. ciò che, intorno al bizantinismo. è i;.tato loro suggerito da fran~i e da ebrt"i; e l'hanno, quel che è peggio. in~ grc.:o anche neac scuole. G. DELL'ISOLA G. Vcucrri: La rotta di Mont~urlo (Palazzo Veo:hlo - Salo di Co.imo I. nrenH)

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==