PONTINO erno dello meri• rffpinte. M1 pare che non aio alteno dell 1,;.lhcio d, 1r.o e di suddito olledonoto e learie brevemente od e1ame i1J d! eue pennella ad rle nel loro verace 01peUo. i noi •• 1 nomi onorati, e111.a1e od oon1 pcçoto e la v 0709nono lutto cerio 11-ono. l'im I en1lion1, che .,.., plocob,le • contro ct11 nu più e m1c:idioli •. dovrebbe corri ,ponder.%0 olle 1er11tur ithnto d1 umonitb, ma rlalr perJ)t'tuo cooe esHr1 coni 9hos1; e1<:lus1 non aolo da u!hc10, ma anche doll'acc. e~ o..-ruDbctro.olo a 9aron !1llo; umi!aii o vivere col tr liero, e oon lo conlrott<n1 vrehbero teneri onte dt oml di 1 11 nome , e .Olto deue p1:'.l amati dello Scaelb. e dal Trono a:ta copcmno. dal foro oll·A1tore, tutto 0991ma. obbedi~ ola S1no9090, perche tu!:I, nel- 'runo o r.ell'alt:o modo. 1iomo deb110r1 dc figlioli d lsroello. L'oro cnd'ero formolo ! te(lltro !nlronto di Giuda, li à convort 10 in cotone eh. avvincono l'inhero crationità. • dobb1cr:,o rcgionevoh::,enle temer• che h t:e1 tr,hor:1 di scudi ..-,bit.ci aiano uno fro- :r.1on• d1 quello scettro. Sor6 dunqu., poaa1bil• òe ondando uno Hra o! ripoao auddHI onorou o hoti del PoJ)O, dobbiamo riavegharci de9rodati e vili mancipil .di Giuda? ro poulbile che il Pontefice sommo d•I ani diYenti in quolch• modo 11 Mtn • I .atellit• de' l1oh prevoncoll d. e non Sommo Pontehco od&rendo ol venderò olio m.cio1 proprio trono». J)Orolo 11ogu·vano oltre e fl pericolo un Ghetto d1 G1udo1 diventouo il idonee deUo S1010 papale. m1 forò s.emple obbcrnre qu•a1-, i:100•llo. • &ar6 sempre penuaao che 11 SO:o riach10 d1 ve:iere in quolche modo d11n\nullo indipendenza nazionale. e eh \·•dor@ I~ 09090 Enfiteuta • Padrona perpeh1a del trimon!o della Ch1e»o. deve con.,l9harne iò dedao e il più coatonle rihuto. lo ro che H Regno di P\o VIII non nrr6 deturJ:'(llo con questo vergogno, e chq,, pi• gliando appunto l'oe-:aa1one e lo impulao da queato progetto atron1ero, 1! Governo Pontlhcio preparerò fin d'ora I mezzi oppor1unl per operare con le 101• forze nazionali un tanto auguralo mlghoromento. So il Go· verno Cl apr.rò i suol analoghi d1•bomont;, e .. promuonro a1cun poco lo aklncio ciel no.llo pensa.re. ac:riYeromo. • proçi•U•r•mo noi aloul, più o mono bene, intorno o quoate mo1orte • inhne dimostreremo che colle noslr«, Ione, • col no1tro ln9egno poHlamo provv<ktere al n01t,o prooperamento "nzo il perlgllo.o soccor.o dello •lroniero, Sensi la aodotà progettante por avere •usat:it1 quHti uhltuimi pensieri, oYtt.l Nmpre acqu1a1oto un diritto allo noatra rieonoec.nzo >. 23
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