La Difesa della Razza - anno III - n. 12 - 20 aprile 1940

sono imvicgati, commercianti, operai, e . ,·in)no nei centri urb:rni. La prO\·enienta dei coloni è chiarita dalla seguente ta- ~lla: Fru.o.A ••. Tnvuo Ut>tSI. •••• l1 Al>o'\'A L1TroatA kov1co • \'1c1S7.A :s1,nicru ddk rcr~tnalc rAIIUklkOel resto. l'unità e la solid!frictà, fra contadini. sono preslo raggiunte. E' il lavoro dei campi che li accomuna. Si riconoscono fratelli nell'uguale amore alla terra. nell'ugual cura con cui la col1i,1ano, negli uguali arnesi di cui si servono. Mi hanno citato la frase di una contadina di Sezze. che a,·eva \'eduto i coloni veneti all'opera: « Sono contenta che anche loro sono italiani. perchè sanno coltivare la terra come noi>. Que1>t'interpretazione, umile e altissima, dell'unità della raua; quC!to riconO!!Cere il rondamentale carattere dell'ilalianità dialetti delle genti di Littori ,11. ILU.Al.l1ANAcao PONTINO o.u. 1930"VIIIAL1939-XVJI•rAllf:1.1,A \ - I - 11 .• tM I RecidiYi I % ' N~I % l_:i·~% "'-I % 19JO. 1931 . 1932 • 1933 . quetite genti, e 14.106 41.026 62.018 per sgretolamento in che per circoistam:e di fa . 3.4JS 1.189 Sl6 Il i 39 ,. 11I l'sisi. è Liuoria; vale a dire il cent cui com·crgono i lo'ro in1erC$$i 10)2 2.36 24,3S 2.ll'I 0.ll'I 0.02 0.07 0,19 0,02 Della città sono ~i isles!Ì la linfa; NSÌ I I o.n 'I 2.lllS 37-: 2.62S ◄1.n . ; 1.320 24-,l.4l0 2,;,36 I 8.193 S7,69 11.628 82.()1 47 JJO I 10.318 2S,IS 11.507 28.04 14 0,34 9.S81 ls.43 10.137 16J2 12 0,19 i.an 3,1) 1.888 J.IS 1.2241 2J8 1.lbJ 2.4S I 0.021 361 0,96 431 I.IS I I I 0.02 2171 0jJ 228 0jS I 3l 0/)7 33 0JJ7 I mamenle, e non sospettano ro che un uomo possa « inuranti :.. eristallizzaui fra quattro case, abituati come sono a respirar largo e aperto. Mi dicono ehe le ragaz.ze dei contadini ,·eneti, un tempo abituate a recarsi ndle città a servizio. da quando sono immigrate nell'Agro con le r11miglie. ,,i si rifiutano decisamente, a costo di la-

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